Era il 27 ottobre quando un camion ha travolto il sessantanovenne Natale Bonavita.
Trasportato d’urgenza all’ospedale di Cosenza, l’amanteano è stato ricoverato in prognosi riservata.
Natale era in attesa di essere quando e se possibile operato alla gamba che gli era rimasta sotto la ruota anteriore destra del pesante mezzo.
Ma non ce l’ha fatta.
E stamattina è morto.
Nemmeno 14 giorni dopo l'incidente.
Ma possibile che ad Amantea quelli che girano in bici finiscano nell’aldilà così facilmente?
E Natale non andava controsenso come molti altri ciclisti.
Bonavita e la sua bici circolavano non lentezza e molto spesso, se non sempre, rispettando il senso di marcia.
Un incidente strano il suo.
Occorre capire come abbiamo scritto “se il ciclista si sia portato fino alla linea dello stop mentre l’autocarro era fermo in attesa del verde, così che l’autista potrebbe facilmente non averlo visto, o se l’autista si sia avvicinato allo stop quando il Bonavita era già fermo in attesa del verde, affiancandosi allo stesso”.
Certo che quando è scattato il verde ed il mezzo ha tentato di svoltare verso sud il Bonavita e la sua bici si sono trovati sotto la ruota anteriore destra dell’autogru.
Ed ora dopo la sua morte, per sciogliere i dilemma, sicuramente saranno acquisite le immagini delle videocamere di Via Margherita e della SS18.
Niente servirà a ridargli la vita, ma la conoscenza potrebbe aiutare altri che ad Amantea girano in bici.
Noi però insistiamo.
Prima chiedendo alle forze dell’ordine di controllare i ciclisti che vanno contro senso
Secondo invitando il comune e le associazioni a formulare progetti educativi per coloro che sembrano inconsapevoli dei rischi che possono correre quando non sono fortemente attenti alle elementari regole del codice della strada.
Più cautela non sarebbe male
Addio Natale .
Tutti siamo certi che un uomo buoni come te sarà accolto a braccia aperte in Paradiso.
Riposa in Pace.