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Continua la forte sinergia e la collaborazione tra l’Azienda sanitaria, l’Amministrazione comunale di Amantea e l’Ambito territoriale, rappresentato dal Presidente Mario Pizzino, a difesa dei servizi sociosanitari e socioassistenziali del Comprensorio ed in favore di un potenziamento degli stessi.

 

 

 

 

 

Nelle scorse settimane, infatti, dopo un incontro anche alla presenza dell’Amministrazione comunale di Amantea, la Direttrice del Distretto Angela Riccetti e il Sindaco Mario Pizzino hanno interessato la Direzione Generale e la gestione commissariale - con la quale la Direttrice ha avuto una pronta interlocuzione - di alcune criticità riguardanti il Poliambulatorio cittadino.

In particolare, è stata sollevato il tema della sostituzione del dirigente ormai prossimo alla pensione e la necessità di provvedere alla sua sostituzione per garantire continuità al servizio di eccellenza offerto dal Laboratorio analisi della struttura di Amantea.

E proprio a tal riguardo, siamo felici di comunicare che con la Direttrice Riccetti siamo giunti ad una soluzione della problematica, in quanto a breve prenderà servizio un altro dirigente che darà continuità alle attività del Laboratorio.

Un obiettivo frutto dell’impegno congiunto proprio tra Azienda e Istituzioni locali.

Ho ritenuto importante darne notizia ai cittadini per rassicurarli del fatto che l’Azienda e le Istituzioni sono vicini alle loro istanze.

Nei prossimi giorni inviterò la dott.ssa Riccetti ad un’adunanza della Conferenza dei Sindaci convocata per fare il punto sui bisogni del Poliambulatorio anche nella prospettiva di una sua evoluzione.

Mario Pizzino

Presidente Ambito Territoriale ATS3

Pubblicato in Campora San Giovanni

C’è una evidente segnalazione della insufficienza dei servizi sanitari del locale Poliambulatorio nella nota che il Rotary ha inviato alla direttrice del Distretto sanitaria del Tirreno cosentino d.ssa Riccetti.

E, nel contempo, c’è una chiara disponibilità a porre in campo le innegate qualità professionali esistenti nel Rotary di Amantea e rappresentate da Curcio Giuseppe( delegato), Di Leo Antonio Raffaele(componente) e Frangione Antonio (componente), per migliorare i servizi offerti agli amanteani.

 

 

 

Una presa di posizione, quindi, che dichiara la forte attenzione del sodalizio rotariano di Amantea verso i bisogni del popolo degli ammalati del locale poliambulatorio

La dichiarazione di disponibilità alla collaborazione con la dirigenza del distretto nel rispetto, da un lato, delle leggi correnti e, dall’altro, delle regole statutarie rotariane è la conferma di una storia di attenzione del sodalizio rotariano ai bisogni sanitari.

Non possiamo che formulare fervidi auguri al Rotary per questa proposta, pur consapevoli della forte difficoltà di giungere ad una univocità di individuazione degli obiettivi e di una immediatezza nelle risposte.

Pubblicato in Politica

Ogni mattina decine e decine di pazienti si mettono in fila per effettuare i prelievi di sangue per le analisi di laboratorio.

Da qualche giorno i pazienti sono preoccupati.

Non sanno quale sarà il destino del laboratorio di analisi.

A breve il responsabile del servizio, il dr Pino Innamorato , andrà in pensione.

Ed ancora non è stato disposto l’invio del sostituto.

E si teme, cioè, che non sarà inviato il nuovo Biologo.

E questo mancato invio potrà significare che il laboratorio diventerà un semplice punto di prelievo.

Uno scandalo , una vergogna.

Chiediamo ai sindaci tutti dei comune di Amantea, Belmonte Calabro, Longobardi, Lago, San Pietro in Amantea, Serra di Aiello, Aiello Calabro, Cleto, di autoconvocarsi subito presso il municipio di Amantea per decidere le modalità di difesa del Poliambulatorio di Amantea e dei suoi servizi

Chiediamo ai sindaci di valutare il fatto che la chiusura del laboratorio significherà quantomeno che i risultati delle analisi avranno ritardi inaccettabili per gli ammalati.

Ah. C’è poco da ridere, amici!

Pubblicato in Cronaca

Postiamo la nota dal titolo “ A difesa del poliambulatorio e del diritto dei più fragili alle cure nel proprio territorio”

“Gentile Direttore Mauro,

nella giornata odierna, durante la Conferenza dei Sindaci Ambito Territoriale Sociale n. 3, abbiamo appreso di una missiva a firma del dott. Giovanni Amendola con oggetto “riorganizzazione turni di servizio” presso il centro di emodialisi del Poliambulatorio di Amantea.

Devo parteciparLe il forte dissenso espresso da tutta la Conferenza, che mi onoro di presiedere, con riferimento al contenuto della missiva.

Non è accettabile, infatti, il paventato ed ulteriore impoverimento dei turni che ridurrebbe alla miseria le prestazioni dell’emodialisi di riferimento nel territorio.

Non si può restare indifferenti dinnanzi alla possibilità che “pazienti in esubero” possano essere indirizzati verso altri centri distanti decine di chilometri.

Non si può neppure sopportare che la struttura venga nei fatti spogliata del personale medico ed infermieristico.
Ritengo - anche in considerazione delle nostre positive interlocuzioni, della sensibilità che Lei ha sempre dimostrato verso le istanze del nostro territorio e, non in ultimo, della ormai prossima evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute – che si tratti dell’iniziativa mal ponderata del dott. Amendola.

Non posso credere, infatti, che un tale disegno possa rientrare in una strategia organizzativa dell’Azienda da Lei egregiamente diretta, perché ciò comporterebbe una forte penalizzazione dei pazienti, del personale e della struttura.

Mentre le Sue posizioni e gli atti che ha approvato sono sempre andati nella direzione di un miglioramento del sistema socio-sanitario e socio-assistenziale del nostro territorio.

Per tale ragioni, nella mia qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, Le chiedo di intervenire e di revocare la decisione del dott. Amendola.

Amantea, 8 febbraio 2018

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci Ambito Territoriale Sociale n. 3 Mario Pizzino

NDR. Eppure vi avevo avvertito che era iniziato il processo di smantellamento dl poliambulatorio.

Altro che “Casa della salute”.

Stanno uccidendo quel poco di sanità erogata ad Amantea ( Dialisi, laboratorio analisi, radiologia, specialistica) e voi belate!

Ma che aspettate ad incazzarvi e fare azioni eclatanti alle quali chiamare anche i pavidi amanteani che non sembrano buoni nemmeno a difendersi.

Amantea non aspetti i briganti come avvenne con i francesi! Nessuno arriverà a salvarci! Dobbiamo farlo noi, contro tutti!

Faccio una premessa. Conosco Pino Aieta da quando era sindaco di Cetraro e so che ha sempre difeso gli interessi della sua città .

Cosa che non posso dire, tantomeno con la stessa intensità, per molti i politici di Amantea.

Ora mentre la sanità amanteana sta morendo, lui che da Amantea ha avuto bei voti ,distrae ( caso mai non fosse stata già di per sè distratta) la società e la parapolitica proponendo : «Convochiamo gli Stati generali del Tirreno cosentino»

E tutto perché secondo lui : «È il momento di trovare una soluzione alla crisi profonda dell’area»

Dice, infatti, Giuseppe Aieta «Subito dopo le elezioni, per evitare che si possa speculare sulla proposta, è necessario convocare gli Stati Generali del Tirreno cosentino al fine di porre rimedio alla crisi profonda certificata dagli impietosi dati Istat che relegano la Calabria all’ultimo posto in termini di occupazione e il Tirreno cosentino come l’area di crisi più preoccupante falcidiata dallo smantellamento di presidii industriali che avevano rappresentato negli anni un argine alla disoccupazione dilagante».

Poi il consigliere regionale del Pd continua sostenendo «Archiviata la fase industriale non si è stati in grado di sostituirla con un’alternativa credibile che desse opportunità ai giovani così come agli uomini e alle donne espulsi dal mondo del lavoro.

Eppure il Tirreno cosentino offre attrattori turistici unici e irripetibili mai considerati nelle politiche di sviluppo, se non da isolate misure che, però, non hanno prodotto alcun beneficio perché sganciate da una visione che tenesse conto dei punti di forza e dei punti di debolezza di questo territorio.

È una storia lunga quella del Tirreno testimoniata da ciò che la natura ci ha consegnato: Isola di Dino, Arcomagno, Isola di Cirella, Scogliera dei Rizzi, Acque termali.

Per non parlare di ciò che gli uomini, in un passato ormai remoto, hanno costruito: Torre Talao, parchi archeologici, Centri Storici, Chiese. Su tutto spicca l’opera del più illustre dei calabresi, San Francesco di Paola, con il suo suggestivo Santuario. 

Con il mare che accompagna e bagna ogni località in attesa di essere guarito da un progetto finalmente serio che tenga conto dell’entroterra e non solo dei depuratori».

Infine conclude evidenziando che «È il momento di mettere insieme sindaci, imprenditori, organizzazioni sindacali, associazioni, parroci, uomini e donne giovani e meno giovani perché al centro della giusta rivendicazione vi siano le persone, ovvero la società insediata, di un territorio capace di gestire e difendere la propria bellezza».

Caro Aieta , questo è il discorso di chi ha una buona sanità e la tutela della salute ed il lavoro che ne derivano.

Prima di ogni cosa qui in questa parte di tirreno ( Amantea e sud tirreno) abbiamo bisogno ALMENO della casa della Salute e non di chi sta rubando al nostro poliambulatorio tutto quanto è possibile “rubare”, mentre tutti sono distratti o fanno finta di non vedere, sia la politica, sia la magistratura.

Concludo.

La colpa comunque è della nostra politica ( e della nostra società) vergognosamente inerte e silente. Ed il PD non è certamente estraneo a questa grave situazione ! .

Pubblicato in Primo Piano

aslCarissime cittadine e carissimi cittadini,

teniamo a fare chiarezza riguardo ad un articolo apparso sulla stampa nei giorni scorsi sul Poliambulatorio cittadino.

Nell’articolo si denuncia un ritardo nelle prenotazioni annunciando una missiva al Sindaco della Città.

C’è da dire subito che stupiscono i toni con cui ci si rivolge al Presidente della Regione Oliverio che, tra l’altro, ha sempre dimostrato grande sensibilità alle istanze provenienti da questo territorio, con particolare riferimento alla materia sanitaria. Se la Casa della Salute di Amantea è stata inserita nei documenti di programmazione dell’Asp, infatti, è grazie alla sua determinazione e vicinanza.

Rispetto a quanto riportato, poi, è necessario innanzitutto chiarire che il Sindaco della Città non è un Dirigente dell’Asp, ma si occupa della programmazione dei servizi territoriali e si accerta che gli stessi vengano erogati (per questo ci siamo recati all’Asp nei giorni scorsi). Inoltre, dobbiamo precisarlo, nessuna missiva ad oggi è pervenuta nelle mani del Sindaco!

Occorre, tuttavia, fare delle ulteriori precisazioni. Dal report, prontamente inviato dalla Direzione Distrettuale, infatti, si evince come confrontando i tempi di attesa dei vari Poliambulatori quelli di Amantea risultano tra i più “accettabili”. Inoltre, da una ricerca effettuata dal responsabile URP, non risulta che i nominativi riportati nell’articolo abbiano mai usufruito di prestazioni presso il Poliambulatorio della Città.

Siamo esterrefatti.

L’obiettivo del nostro sopralluogo del 9 gennaio aveva (ed ha) l’obiettivo di portare all’attenzione dei nostri interlocutori istituzionali gli interventi da realizzare per migliorare l’offerta dei servizi del Poliambulatorio in prospettiva della sua evoluzione. Ma interventi atti ad affrontare criticità reali; in tal senso vanno, ad esempio, le nostre richieste di aumento delle ore per alcuni specialisti e quelle per una loro maggiore presenza settimanale.

Resta la profonda amarezza per la pubblicazione di notizie che ledono l’immagine della Città e del nostro Poliambulatorio.  

Con i più cari saluti

L’Amministrazione Comunale

Pubblicato in Politica

Che avverbio usare per descrivere sinteticamente quello che succede al poliambulatorio di Amantea?

Illogico, irrazionale, assurdo, folle, abuso?

Fate voi.

Questa la storia.

C’è un ufficio chiamato“ Cure primarie” che evidentemente per essere un ufficio deve pur attendere a qualche servizio. Vero?

Per capire è quello che a noi diabetici eroga le striscette per la lettura del diabete e gli aghi per le punture sempre per il diabete.

E’ un ufficio che se sgarri a presentarti il giorno giusto non ti da striscette ed aghi con decorrenza dalla data di scadenza.

NO! Lo fa a tuo danno e fa slittare la decorrenza a quando ti sei presentato.

Praticamente applica il detto “Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdámmoce 'o ppassato, simmo 'e Napule paisá!”

E’ la logica del “Basta ca ce sta 'o sole, ca c'è rimasto 'o mare, na nénna a core a core, na canzone pe' cantá.

Bene. D’ora in poi questo ufficio, nel quale fino a che qualche anno erano presenti 3 medici addetti, aprirà solo 3 giorni su sette.

E ci dicono che non abbia nemmeno un infermiere collaboratore ( a che servirà poi?)

Praticamente lunedì, martedì e giovedì.

Non lunedì, mercoledì e venerdì come potrebbe essere logico.

E non sei ore su sei, cioè dalle ore 8.00 alle ore 14.00.

Ma solo 3 ore e mezzo al giorno, dalle ore 09,00 alle ore 1230.

E la democrazia dell’ASP ed in specie del dr Pasquale Petrucci è un foglietto attaccato alla porta quello che leggete.

Solo la sua decisione, senza una parola sulle ragioni

Ed allora a lui , al direttore Mauro, a massimo Scura ed al ministro Lorenzin vogliamo chiedere:

-          Si è forse ridotto il lavoro degli addetti a questo ufficio ?

-          Ma prima quando erano presenti fino a 3 medici per 5 giorni forse la sanità sprecava giorni di lavoro degli addetti?

-          E prima quando i medici erano presenti tutti i giorni dalle 08.00 alle 14.00 che facevano?

Ci è stato segnalato questo fatto come l’ennesima riprova della spoliazione del poliambulatorio di Amantea.

Dovendo ritirare le striscette sono andato all’ufficio dove c’erano già altri pazienti.

Scatto la foto e li informo. Si stupiscono e si arrabbiano!

Ahi voglia di arrabbiarsi. Il futuro dei servizi sanitari di Amantea ci sembra molto buio.

La vicenda della radiografia la dice lunga. Molto lunga.

Ed io sono stato accusato di non vedere il bicchiere mezzo pieno

Ora mi chiedo se ci sia ancora il bicchiere

Mentre vado via un amico mi ha detto che la ragione di questo cambiamento sarebbe dovuta alla linea internet insufficiente, anzi inidonea, che rende difficile una serie di servizi quali CUP ed il nucleo di cure primarie che hanno necessità di accedere alle banche dati provinciali.

Deve aver letto sul mio viso la sorpresa o meglio la incredulità.

????????

È una domanda importante.

Una domanda necessaria alla quale occorre dare risposta.

Altro che Casa della salute, ad Amantea sta aprendo la Casa della Malattia!

Sono mesi che manca lo Pneumologo!

Perché non ne viene nominato un altro?

Non se ne trovano? Non ci crediamo. La verità che supponiamo è che non lo si voglia cercare.

Tanto ad Amantea nessuno si lamenta!

La lista di attesa per il cardiologo è vergognosa ( come definirla diversamente non so) : mesi e mesi.

Ovvio che in siffatte condizioni occorre rivolgersi al sistema privato od andare in una struttura pubblica in un altro comune.

Ma perchè non ad Amantea?

Perché i Paolani, i Cetraresi, i Lametini devono avere risposte sanitarie diverse e soprattutto migliori e più tempestive delle nostre?

Non dovrebbe esserci una sanità eguale per tutti?

Una mamma ha chiesto una visita specialistica per la prescrizione delle scarpe ortopediche invernali per la figliola e la prenotazione le è stata fatta per la primavera 2018!

Ma vi pare possibile?

Possibile che la politica( tutta, in verità?) non si informi di queste cose?

Che ci sta a fare?

Si fanno i fatti loro dimenticando i poveri fessi che li hanno votato?

E potremmo continuare a lungo!

Ma non possiamo non richiamare i caso del radiologo “ rubato” al poliambulatorio di Amantea per coprire le esigenze dell’ospedale di Paola!

Dopo il nostro primo articolo è intervento Mauro che ha assicurato la presenza per due volte a settimana

Non era vero! Affatto! Il radiologo c’è solo una volta a settimana.

Ovvio che la gente DEVE rivolgersi al sistema privato od andare a Paola, guarda caso per avere lette le radiografie dal “nostro” radiologo!

Ma perché non è stato chiesto al dr Franco Crispino di continuare a lavorare nella radiologia di Amantea e prestare lavoro straordinario presso l’ospedale di Paola in attesa che si trovasse un altro radiologo o si facesse un concorso?

Non si può fare? Ma che dite ! A Praia stanno operando gli anestesisti di Cosenza a 60 euro ad ora!!!!!!

Ed inoltre, possibile che Mauro non conosca le “ Linee guida per le procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate (art. 6, decreto legislativo n. 187/2000), pubblicate sulla GU Serie Generale n.261 del 09-11-2015?

Possibile che nessuno gli abbia detto che sta permettendo una cosa illegittima?

Non sa che le riferite linee guida stabiliscono che “Le prestazioni di diagnostica per immagini rese in ambulatorio, sia in regime di accreditamento col SSN-SSR che privato, sono eseguite esclusivamente dai professionisti dell'area radiologica abilitati, Medico Radiologo e TSRM, secondo i rispettivi ruoli e competenze professionali”

Possibile che non sappia che sempre le riferite linee guida statuiscono che “.

In tutte le strutture territoriali, della ASL, della ASO, dei privati accreditati e non, dove si svolgono attività di diagnostica per immagini in regime ambulatoriale, deve essere prevista in organico, durante lo svolgimento dell'attività, la presenza di almeno un Medico radiologo e di TSRM in numero proporzionale agli accessi e alla tipologia dell'attività svolta”.

Praticamente è come se avessero chiuso la radiologia!

Altro che Casa della Salute!

Che vergogna!

Stanno distruggendo la risposta sanitaria del Poliambulatorio di Amantea e nessuno ( o quasi) parla, nessuno difende il “Nostro” poliambulatorio, il “vostro” Poliambulatorio.

Ma ora sembra che il personale del Poliambulatorio stia cominciando a capire che piano, piano arriverà anche il loro tempo di andare via.

Magari verso il più vicino ospedale.

Tanto gli amanteani non si lamentano mai, dormono, anche quando si tratta di difendere i loro diritti!

Ma benedetto Iddio ma possibile che gli amanteani non abbiano attributi ed aspettino i briganti per difendersi da chi li assedia?

Ma benedetto Iddio dove è la politica, dove sono i politici?.

Di chi parlo? Di tutti coloro che avrebbero dovuto e dovrebbero fare qualcosa, MA SUL SERIO E NON A PAGLIETTE e non lo hanno fatto , né intendono farlo!

Volete i nomi?

Datemi un palco e ve li farò !

Anche dei pochissimi che si battono per Amantea e dintorni!

Pubblicato in Cronaca

Per quanto possa sembrare incredibile stanotte i ladri hanno messo a segno un altro colpo nel poliambulatorio amanteano.

Altre migliaia di euro che si volatilizzano.

La cosa più strana è che i responsabili dell’Asp avrebbero ben potuto comprare una cassaforte dove depositare le somme pagate per ticket presso gli sportelli o far depositare le somme incassate presso una qualsiasi delle banche locali munite di sportelli di deposito.

Ed invece no.

E così i signori ladri, impuniti, continuano le loro razzie.

Questa volta il povero massacrato armadietto in ferro è stato trattato con la fiamma ossidrica con cui i ladri hanno praticato due fori all’altezza delle chiusure interne, così facilmente aprendolo ed asportando quanto in esso contenuto.(vedi foto)

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale caserma che hanno provveduto ai primi accertamenti.

Stando a voci accreditate i malfattori sono entrati dal vicoletto a nord la cui porta risulta forzata.

Un’altra stranezza è quella che non esistono segnali di allarme connessi con le porte che possono essere aperte tranquillamente.

Ed in verità non sembra che ci sia una sola porta esterna intatta da segni di effrazione.(vedi foto)

Sembra che ci si sia affidati alle sole telecamere interne.(vedi foto)

Una soluzione difensiva che non è risultata utile, atteso che esse, come si nota nelle foto, sono risultate spostate verso l’alto o verso il muro così da non imprigionare i volti dei ladri.

Appare credibile, inoltre, che fino a giungere alle telecamere i malfattori si siano coperti il volto con qualche maschera.

Ma i carabinieri della locale caserma dei carabinieri in questi momenti stanno accedendo ad altre telecamere delle quali sanno osservando ed acquisendo i relativi fotogrammi al fine di accertare se abbiano registrato l’accesso dei ladri nel cortile del Poliambulatorio.(vedi una delle fotocamere esterne)

Vi faremo sapere.

La porta effratta

La prima telecamera disattivata

La seconda telecamera disattivata

Una delle telecamere esterne

Pubblicato in Cronaca

Un risultato di buona volontà ma anche un primo effetto positivo dopo la Casa della Salute.

 

La carenza di radiologi come sappiamo ha fatto i primi danni nel poliambulatorio di Amantea che ha visto le proprie prestazioni radiologiche ridursi da 40 a sole 10 al giorno.

Ovviamente si sono formate le file e molti ammalati si sono dovuti recare in Paola, Cetraro, Cosenza, Lamezia Terme e Catanzaro con evidente dispendio di tempo e di denaro per raggiungere le diverse sedi.

Poi l’atto aziendale del 29 agosto ha fatto giustizia di una assenza ultra decennale della buona politica nella cittadina tirrenica ed ha assegnato finalmente la casa della salute con sede nel poliambulatorio amanteana.

 

Ancora più la situazione della carenza di radiologi ha assunto il carattere della abnormità, considerato che in prospettiva la Casa delle Salute sarà sede di PPI.

E così, come da impegno a suo tempo assunto dal dr Antonio Lopez Direttore UOC di radiodiagnostica dello Spoke di Cetraro-Paola, da domani 14 settembre le prestazioni rese dalla radiologia di Amantea saliranno nuovamente a 40 al giorno permettendo di fatto di garantire la soddisfazione di tutte le richieste del territorio di riferimento.

Nei pomeriggi di rientro saranno praticate anche radiografie panoramiche che, come noto, mostrano una visione ampia delle mascelle, denti, zona nasale, e articolazioni temporo-mandibolarei.

 

Questo tipo di radiografie non servono a trovare carie. Ma sono utili per mostrare problemi come denti inclusi, anomalie ossee, cisti, crescite solide (tumori), infezioni e fratture.

E’ ovvio che per realizzare economie sostanziali ed efficienza dei servizi sanitari ove non siano richieste orto panoramiche si darà luogo a radiografie generali di urgenza.

In breve tempo saranno, così, effettuate le prestazioni non ancora rese e si eliminerà la fila dannosissima che si era creata.

E’ questo un primo piccolo passo sulla strada della casa della salute.

Pubblicato in Primo Piano
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