Ebbene sì...Quello su cui nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo di euro nei decenni passati, si è materializzato nel 2019.
Nel 2019, cari amici e concittadini di Amantea, abbiamo visto svolgersi le esequie del Carnevale. Ma non si è trattato, purtroppo, di un tipico gioco satirico e propiziatorio come e’ consuetudine nel Carnevale napoletano; ad Amantea il morto c'è stato davvero e tutti abbiamo avuto modo di partecipare ad un lutto comune, alla sorte di un destino ineluttabile.
Mentre gli altri centri del Tirreno ci sbeffeggiavano con le loro maschere e i loro carri, noi, mestamente, con gli occhi ancora pieni delle immagini mitiche di una tradizione immensa, non abbiamo potuto fare altro che elaborare il nostro lutto e rassegnarci alla perdita di uno dei pilastri della nostra cultura e della nostra identità storica, il Carnevale.
Se n' è andato in silenzio, vittima dell'incompetenza e dell'inedia di questa banda di millantatori che hanno l'ardire di amministrarci. Gente che non ha un minimo di orgoglio, nè di spirito di sacrificio utili a fare in modo di difendere la storia di questa città, da sempre protagonista di questa festa così spensierata e gaudente.
Era la prima Amantra, a contendersi con Castrovillari lo scettro del più bel Carnevale calabrese. Oggi non riesce nemmeno ad organizzare una festa di piazza per i cittadini. Si, ci diranno che è colpa del dissesto finanziario, figuriamoci. Tutto ormai è sacrificabile sull'altare del dissesto, pure il Carnevale.
Eppure, questi cari amministratori, avrebbero potuto provare a sacrificare, anche solo in parte gli emolumenti che percepiscono inutilmente, per metterli a frutto nell'organizzazione del Carnevale. Sarebbe stato un gesto importante, significativo, e certamente avrebbe rappresentato, un tentativo nobile di apparteneza per difendere il Carnevale di Amantea. Il fatto è che di nobile in questa gente al comando non c'è nulla, non si sono valori e non ci sono idee se non quelle totalmente assurde e confusionarie. Come spiegare altrimenti la decisione scellerata di togliere la delega a Caterina Ciccia e mettere sulle spalle del neo assessore Giusta, a pochi giorni dall' inizio ipotetico del Carnevale, la responsabilità di organizzare un evento di tale tradizione?
Una scelta impossibile da comprendere...e con risultati letali prevedibili, la morte del Carnevale di Amantea.
Possiamo solo sperare che la piccola luce accesa da un imprenditore locale domenica scorsa su Via Margherita, ardimentoso ed eroico, che ha regalato qualche momento di musica e spensieratezza ai suoi concittadini, possa diventare un fuoco sacro in grado di alimentare la nostra voglia di riscatto, sia con le matite nelle urne che sui carri allegorici per le strade!!
Per Amantea... Per noi tutti.
Vincenzo Lazzaroli