Non so se la vita militare con la penna sul cappello sia migliore che col basco di qualche altro colore o con il pennacchio in “fiamme”. Forse un po' meno alienante sì, prestando orecchio a reduci di varie forze dell’ordine.
Le varie prepotenze e vessazioni (abusare di un normale cittadino stanco non è una simpatica dimostrazione di affetto. Al contrario è una tortura utilizzata con successo dal Kgb). Avere sempre ragione , farsi sempre strada , calpestare tutto e tutti, non avere mai dubbi sul proprio operato con o senza divisa: non sono forse queste le grandi qualità con le quali la stoltezza governa il mondo?
In questo desolante quadro si intravvedono alcuni membri di quelle forze che dovrebbero tutelare i diritti dei più deboli in una società quasi civile dove, di norma, dovrebbero accettarsi come sono. Invece, pur essendo stupidi, ingrati, invidiosi e bramosi degli averi altrui, abusano della propria immagine e, con o senza divisa si sentono forti, mentre si trasformano in delinquenti quando sono deboli. Sempre più spesso non è più raro incontrarli per le strade di questo nostro Paese allo sbando e in particolare in una stradina del Meridione con il sole a picco e l’umidità che attraversa le ossa di un qualsiasi cittadino che alla meno peggio cerca di sopravvivere all’anticiclone africano.
Ecco, i tutori della legge hanno trovato lo sfigato (cioè chi scrive) per far passare una mezzoretta un po’ diversa a quei poveretti fermi in una piazzola, mangiati dalle zanzare, senza alcun spacciatore, trafficante o ladro da poter ammanettare.
Allora, se con modi ricattatori e minacciosi messi in atto, con quell’arroganza e superiorità di chi opera in un paesino che conterà poche migliaia di anime, allora queste persone sono veramente una vergogna per un’arma basata sui buoni principi, valori e famiglia. Ah, dimenticavo! Mentre ero fermo su quella stradina, con mia figlia che cercava in tutti i modi di evitarmi un infarto, gli uomini di legge mi multavano giustamente per aver osato parcheggiare per due minuti (forse meno) in un luogo non consentito. Il verbale veniva redatto da quelle stesse persone che si fregiano di portare una granata sormontata da fiamma che, oltre ad essere da sempre l'emblema di tutti gli appartenenti all'Arma, richiama i concetti di lealtà, fedeltà ed altissimo onore, sottolineando ancora una volta il loro originalissimo e indiscutibile modo di tutelare l’ordine sovrano. Anche questo può succedere a Beaumont sur Mer.
Gigino A Pellegrini and G el Tarik