Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa inviata dall’europarlamentare Mario Pirillo
“Grazie a potenti idrovore dei Vigili del fuoco, è stato possibile togliere l'acqua dalle zone del Parco archeologico e man mano che veniva aspirata, riemergevano i reperti archeologici dell'antica Sybaris. Le idrovore hanno fatto tanto, ma ora occorrono altri mezzi. Sostengo per questo, la necessità che gli organi preposti prendano impegni ben precisi e si faccia subito chiarezza ove ci siano delle responsabilità affinché si possa riportare alla normalità l'attività del sito archeologico. Il lavoro instancabile dei vigili del fuoco e del personale volontario e non, ha contribuito ad evitare il disastro completo, ma è essenziale l'impegno serio a fronte della salvaguardia di questo patrimonio culturale. Il parco presenta da tempo gravi problemi di infiltrazioni e umidità, che ne minano la struttura. Mi associo alla mobilitazione partita dagli studiosi, accademici, intellettuali, che hanno lanciato dalle colonne del Quotidiano della Calabria l'appello "Salviamo Sibari" per richiamare l'attenzione sul sito in pericolo, e sono vicino al Sindaco Papasso. Rivolgo altresì l’appello al Ministro Barca, che ha già annunciato uno stanziamento di 20 milioni di euro e favorito un concorso di idee per la valorizzazione del Museo di Reggio Calabria e dei Bronzi di Riace, di tener conto nel Progetto anche di Sibari, che è senza dubbio uno dei più significativi siti archeologici della Magna Grecia. Presenterò un’interrogazione alla Commissione europea per richiedere altri fondi. Proporrò infine, che i siti calabresi come Sybaris, Kroton e i reperti di Locri vengano inclusi nella lista ufficiale della Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità (UNESCO) per l'identificazione, la protezione e la conservazione del patrimonio mondiale culturale e naturale”.