Questo il duro documento che il Segretario PD Amantea Enzo Giacco ed il Segretario GD Amantea Stefano Spina hanno inviato al Sindaco della Città di Amantea, dott.ssa Monica Sabatino, in data 6 ottobre 2016.
Il documento apre con alcune puntualizzazioni relative alla risposta del Sindaco alla lettera aperta (sempre a firma dei Segretari PD e GD Amantea) inviata il 28 settembre 2016 e continua ponendo alcuni interrogativi sulla bontà delle finanze dell'Ente, con particolare riferimento a quanto emerso nell'ultima Assise del 30 settembre.
Il documento chiude con la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc sul tema del bilancio. Eccovelo:
“Al Sindaco della Città di Amantea dott.ssa Monica Sabatino
Gentile Sindaco, il fatto che la dialettica politica ed il dovere di un Partito di «interrogarsi ed interrogare nell’interesse della Città» vengano confusi con mere accuse, rappresenta bene il momento di difficoltà che vive l’amministrazione comunale e la nostra cittadina.
Davvero si pensa di poter liquidare le questioni poste dicendo che quella attuale è «l’amministrazione del fare» e con una dose di provocatoria retorica?
Riteniamo che, in mancanza di un ordinato disegno di sviluppo, il rischio in cui ci si può imbattere sia quello di seminare interventi qua e là senza una prospettiva armonica in grado di invertire la non tranquilla rotta che ha preso Amantea, e magari sprecando pubbliche risorse.
Le battaglie intraprese dal Partito per la Casa della Salute, per il potenziamento socio-sanitario e socio-assistenziale del territorio, a difesa del Poliambulatorio – giusto per fare qualche esempio - vanno nella direzione di un disegno legato ad un’idea di Amantea.
Perché la questione di fondo è proprio l’idea di paese per cui ci si vuole adoperare.
Amantea ha una naturale vocazione turistico-commerciale. Ed allora gli investimenti da fare dovrebbero riguardare la missione di sviluppo della Città, che nella visione del PD si traducono in: Lungomare, Centro storico, sviluppo di Campora.
Purtroppo abbiamo appreso – non di certo senza un pizzico di irritazione - che sulle questioni poste la lista civica Rosa Arcobaleno non intende dare risposte al Partito Democratico («ma direttamente alla società civile»). Sono scelte!
Oggi, però, è il più complessivo tema degli investimenti ad attirare l’attenzione.
Ci preoccupa non poco, infatti, quanto emerso nell’ultima riunione del Consiglio comunale relativamente all’indebitamento dell’Ente.
Anche perché quello del bilancio è un altro argomento su cui il Partito è più volte intervenuto ed a più riprese ha chiesto lumi. Citiamo gli atti:
- un anno addietro, il 10 novembre 2015, palesavamo una forte preoccupazione per via di «un’importante anticipazione di cassa di cui si è già beneficiato e del deliberato utilizzo di fondi vincolati per coprire le spese correnti»; tant’è che nel confronto tra Partito e amministrazione comunale del 23 novembre 2015 venivano chiesti chiarimenti proprio sullo stato finanziario dell’Ente;
- il 10 dicembre 2015, in un documento del Partito, venivano avanzate idee e proposte per avviare una necessaria politica di risanamento;
- il 12 aprile 2016 dei nove capitoli del documento assembleare, ampiamente discusso dagli iscritti, uno – denominato «una città senza cassa» – veniva interamente dedicato alla situazione finanziaria dell’Ente. Nel testo, tra l’altro, si auspicava la necessità di «invertire il senso di marcia, passando dal sistematico ricorso all’indebitamento ad una politica di risanamento»;
- nel documento del 16 maggio 2016 veniva sottolineata una «preoccupazione relativa alla capacità di indebitamento» e si invocava maggiore attenzione nei confronti di una «tematica che rappresenta il termometro della salute economica (e non solo) della città». Non a caso si suggeriva una «riflessione rispetto all’opportunità di un bilancio partecipato»;
- nell’intervista, del 3 luglio 2016, rilasciata alla stampa locale si ribadiva «una preoccupazione riguardo alla complessiva capacità dell’ente di indebitarsi, e dunque di fare investimenti»;
- nel documento del 28 settembre 2016, infine, venivano «sollevati dubbi su diversi aspetti che incidono sulle prospettive della città» (tra cui, appunto, le potenzialità di bilancio).
C’è da dire che, nonostante le tante sollecitazioni su evidenziate, le risposte sono state sempre atte a minimizzare le difficoltà ed a rassicurare.
Ma alle continue preoccupazioni del Partito Democratico oggi si aggiunge quanto dichiarato dall’Assessore al Bilancio durante l’ultima Assise, nella quale è stato pubblicamente ammesso l’esistenza di un debito – di cui pare nessuno sapesse niente! - superiore ai tre milioni di euro vantato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (che ha già trattenuto l’intera quota IMU riscossa lo scorso mese di giugno).
Ovvi sono i conseguenti interrogativi:
a) Com’è possibile che un debito datato e di tale portata emerga solo oggi “casualmente” durante una discussione in Consiglio?
b) Questo debito emerso nei confronti del Mef è presente nei bilanci approvati?
c) Qual è la reale situazione debitoria dell’Ente?
d) Quali implicazioni ci sono rispetto alla liquidità del Comune?
e) Ci sono pericoli di default per l’Ente?
Ti chiediamo, a tal riguardo, di convocare con urgenza un Consiglio comunale ad hoc, in modo che l’Assessore al Bilancio possa finalmente comunicare alla Città la reale situazione finanziaria dell’Ente e se quanto emerso durante l’ultima Assise ponga concreti pericoli di default.
Cordialmente
Amantea, 6 ottobre 2016
Enzo Giacco – Segretario PD Amantea
Stefano Spina - Segretario GD Amantea