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signorelli amaNel silenzio della politica sulle cause dello scioglimento del comune di Amantea disposto con decreto del Presidente del Consiglio, a seguito delle infiltrazioni mafiose comincia ad esservi chiarezza. QUANDO SONO STATO CHIAMATO INOPINATAMENTE IN CAUSA, ho da sempre ESCLUSO QUALSIASI CONDOTTA ILLECITA, quale concausa dell’intervento Ministeriale e per tale ragione ho avanzato richiesta di copia di tutti gli atti a sostegno del decreto di scioglimento, e contestualmente ho conferito ai legali di fiducia apposita nomina al fine di agire nei confronti del Ministero degli Interni e della Prefettura di Cosenza per ottenere il RISARCIMENTO DEI DANNI MORALI E MATERIALI CAGIONATI DALL’AVER INSERITO IL MIO NOMINATIVO PERALTRO, OMISSATO, ma nel citato decreto era evidente il riferimento alla mia persona. Il MINISTERO DEGLI INTERNI e La PREFETTURA DI COSENZA, consapevoli DELL’ERRORE COMMESSO e del GRAVE DANNO PROVOCATO, hanno opposto un presunto segreto istruttorio al fine di non consegnare la documentazione, dalla quale con certezza emergeva che NON HO AVUTO NÉ MAI POTEVO AVERE ALCUNA RESPONSABILITÀ SULLE CAUSE DELLO SCIOGLIMENTO. I legali di fiducia Giuseppe Bruno e Luigi Calabria, hanno presentato rituale ricorso al Tar della Calabria il quale, con sentenza definitiva, ha ordinato il rilascio di copia integrale del decreto del Presidente della Repubblica e della Relazione Prefettizia, riguardante la mia posizione. E’ UN PROVVEDIMENTO DI GRANDE IMPORTANZA E DI AFFERMATA CIVILTÀ GIURIDICA, IN QUANTO MI CONSENTIRÀ DI OTTENERE GIUSTIZIA. Non si comprendono le motivazioni che hanno indotto gli ispettori della Prefettura di Cosenza e del Ministero degli interni, a riportare fatti e circostanze, riguardanti la c.d. operazione Nepetia, coordinata dalla magistratura Catanzarese, avvenuta nel 2007, conclusasi con LA MIA ASSOLUZIONE CON LA FORMULA PIENA e che certamente non avevano alcuna influenza sulle reali motivazioni dello scioglimento del consiglio comunale di Amantea. La relazione prefettizia contiene una CONDOTTA FUORVIANTE ED INDIRIZZATA A CELARE LE REALI RAGIONI sottese al provvedimento ministeriale, poiché SAREBBE BASTATO ANALIZZARE UN SOLO DATO PER ESCLUDERE SIN DALL’INIZIO LA MIA PERSONA dal calderone delle cause dell’invio dei commissari. Dalla sconfitta della consultazione elettorale e dalla lettura integrale della documentazione acquisita dalla Procura della Repubblica di Paola, è stato dimostrato senza alcun dubbio che sono persona offesa e danneggiata. RIMANE L’AMAREZZA E LA RABBIA PER AVER INFANGATO LA MIA PERSONA E LA MIA ONORABILITÀ, per avermi impedito il raggiungimento di prospettive politiche importanti. Il risarcimento economico non può eliminare la mia delusione, CHE HO SEMPRE OPERATO PER LA SOLA PASSIONE POLITICA E PER AVER COLTIVATO IL SOGNO DI ESSERE UTILE AL MIO PAESE e contribuire alla crescita sociale ed economica dello stesso. Questo sogno, seppur tramutatosi momentaneamente in un incubo, è quello che mi ha tenuto vivo in questi anni, assieme alla vicinanza e all’affetto dei miei familiari, perché alla politica ho dedicato e dedico tutta la mia vita, mettendomi al servizio di essa e senza mai servirmene. 

Tommaso Signorelli

Pubblicato in Politica

covid amanteaRiprendendo un testo di un grande politico ,don Luigi Sturzo ,pubblicato nel 1947 vorrei ,con molto rispetto, riproporlo ai nostri 23 politici calabresi che sono stati eletti nelle ultime votazioni . " I diritti dell'uomo e del cittadino sono più noti dei doveri ; se non altro ,se ne parla di più e si fanno valere con maggiore efficacia . Ma dei doveri non si ha un'idea chiara ,al di là di quelli di obbedire alle leggi e di pagare le tasse,cosa di cui molti farebbero volentieri a meno ,se non ci fossero multe e prigioni. Una delle idee che occorre inculcare nella mente dei giovani è che diritti e doveri sono correlativi ; non si dà un diritto senza un dovere corrispondente .il cittadino ha il diritto di essere governato bene ,ma ha il dovere di inviare ai posti pubblici elettivi persone moralmente integre e politicamente preparate." Questa lunga introduzione mi aiuta nel rivolgere ai 23 politici calabresi eletti dal popolo una domanda molto semplice . Cosa fate effettivamente per le persone che vi hanno votato per prendere decisioni in merito ai tanti problemi che attanagliano giornalmente la nostra regione?Cosa fate per questo territorio sempre in eterna emergenza per i rifiuti ,per la sanità ,per la sicurezza ,per l'ambiente ,per lo sperpero di danaro pubblico ,per il malaffare,per la corruzione ,per la pandemia ? Io credo poco o nulla ! Non ho visto uno di voi parlare pubblicamente per una presa di posizione forte nell'interesse della comunità . Dovreste scendere in campo ogni volta che questa regione ha bisogno di aiuto ,ogni volta che i vostri concittadini vi chiedono aiuto . Non ultimo il grave focolaio di contagi nella nostra bella e sfortunata cittadina ,Amantea . Lasciata in mano a persone che non hanno a cuore il suo destino oggi conta 91 contagi e tutto nel completo vostro disinteresse . Un politico deve mantenere quello che promette perché i cittadini votano i loro rappresentanti soprattutto sulla base delle promesse che fanno durante la campagna elettorale. Queste promesse devono essere onorate ! Altrimenti il popolo non crederà più a nessuno di voi e anche se cercherete di giustificarviivi con i soliti giochetti ," non ero nella maggioranza o altre giustificazioni simili " il vostro destino sarà segnato . Non vi voterà più nessuno . Quindi se avete ancora un briciolo di dignità battetevi per le giuste cause ,per il Bene Comune non per il vostro . Scavate dentro il vostro cuore e seguite l'esempio di Cicerone. " Bisogna rinunciare agli interessi egoistici ,privati o di ceto,per ricercare il bene comune dell'intero corpo civico , bisogna attenersi saldamente alla giustizia e all'onestà che ,pur di mantenerle ferme e salde ,il politico affronterà i più gravi insuccessi e incontrerà anche la morte ,piuttosto che tradire il popolo ." Beh non vi chiediamo questo sacrificio estremo ma l'impegno ,quello sì. Grazie .

Ida Francescano

Pubblicato in Primo Piano

paola ospePochi giorni fa ho dovuto portare mio figlio,tramite il 118 , presso l'ospedale di Paola per un grave malore che ha tenuto me e la mia famiglia in grande apprensione. Non nascondo che le sue condizioni erano davvero molto gravi e la mia paura era anche il pensiero che non sarebbero stati in grado di salvarlo per le note carenze sanitarie. Ed invece questo nostro territorio così martoriato,così violentato in tutti i suoi aspetti mi ha regalato un soffio di speranza ,di umanità di buona ed efficiente professionalità . Tutti conosciamo gli sperperi e le decisioni scellerate che hanno caratterizzato gli ultimi anni di gestione politica a livello regionale. E non importa se siano stati di destra o di sinistra,ognuno ha contributo ,sulla pelle o meglio dire sulla salute dei calabresi ,a una lenta ma inesorabile malasanità . Ospedali chiusi ,medici spostati da una sede ad un'altra senza un criterio di merito ,senza valutarne il valore ,la dedizione e le competenze . Il mio pensiero non può non andare alla morte di mio marito ,avvenuta otto mesi fa ,nell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza. Lì l'umanità non alberga più da anni e la professione del medico competente non sempre prevale . L'ospedale di Paola ,il pronto soccorso e il reparto di medicina interna mi hanno ridato fiducia nel prossimo, mi hanno fatto vedere che ancora esistono medici che si prodigano per la salute dei propri pazienti e fanno di tutto per strapparli alla morte . Questo ho visto !! Ne sono felice per loro ,per noi !! Dobbiamo essere grati per questo lavoro che svolgono non sempre supportato ,in modo efficiente,dalle istituzioni . Quindi ringrazio tutto lo staff medico citato,gli infermieri e tutto il personale ausiliario, questi Angeli che hanno profuso tutta l'umanità nell'adempimento del loro dovere

Pubblicato in Paola

imigrati2020Nelle ultime ore il Movimento "Politica, Etica, Competenza" ha preso posizione rispetto all'aumento delle preoccupazioni in Città sull'emergenza Covid. Il Movimento PEC, infatti, ha inviato una missiva alla Commissione Straordinaria in carica al Comune di Amantea. Queste le richiesta avanzate alla Commissione straordinaria: valutare con estrema attenzione e senso del dovere, rispetto alla responsabilità propria di chi amministra l'Ente Comune, l'opportunità di porre in essere ogni iniziativa - anche in piena e totale sinergia con l'Autorità sanitarie provinciali e regionali e le massime Autorità provinciali di governo del territorio - volta alla tutela della salute pubblica; considerare che l'evolversi del trend dei contagi, specie tra gli ospiti dei CAS, deve prevedere necessariamente la rivalutazione delle stesse Strutture dei CAS, evidentemente non idonee ad ospitare, in questa gravissima fase di emergenza sanitaria, il considerevole numero di ospiti attuali; ripristinare con immediatezza l'operatività del "Centro Volontari di Protezione Civile" al fine di incrementare il numero di Risorse umane impiegate nell'attività quotidiana necessaria a garantire la maggiore sicurezza sul nostro territorio; garantire agli operatori del nostro Corpo di Polizia Municipale di operare in totale sicurezza, quindi con l'utilizzo di tutti i dispositivi di protezione necessari; garantire per quanto possibile il massimo supporto a tutte le Forze dell'Ordine impegnate sul territorio; valutare l'opportunità di predisporre attività di screening (con test seriologico gratuito su almeno un componente del nucleo familiare) su tutto il territorio, al fine di avere un quadro sanitario complessivo e conseguentemente porre in essere gli interventi del caso; fornire costante ed esaustiva informazione alla cittadinanza sullo stato dell'emergenza sanitaria.

A seguito dell'intervento del Movimento PEC, è intervenuto il Capogruppo del PD alla Regione, Domenico Bevacqua che ha dichiarato alla stampa: "Piena condivisione all’appello lanciato dal Movimento “politica Etica competenza” per la situazione Covid di Amantea. Non solo siamo convinti che occorra una costante iniziativa di sicurezza ma, al tempo stesso, chiediamo fortemente l’intervento del prefetto di Cosenza per individuare altre strutture idonee ad ospitare gli attuali ospiti del Cas. Non è tollerabile ulteriormente la situazione creatasi. La preoccupazione aumenta e gli interventi non sono più procrastinabili. Per i cittadini di Amantea e per tutti gli ospiti della struttura”.

Ora non ci resta che sperare nel buon senso e nella sensibilità della Commissione straordinaria e del Prefetto di Cosenza affinché adottino con celerità tutte le misure necessarie per far tornare nella Città di Amantea un clima di serenità. Se così non sarà il rischio che la rabbia e la protesta divampino diventa altissimo.

Pubblicato in Primo Piano

amantea

Sono giorni difficili in città, la tensione è palpabile, si è persa la serenità acquistata negli ultimi mesi.

 

Fenomeni di intolleranza e di perdita della pazienza sono il frutto di una situazione di insicurezza complessiva, che è figlia della gestione tutt’altro che “sapiente e di tutela della popolazione” delle ultime settimane.

 

Oggi sono stati effettuati tanti tamponi in città, alla ricerca del Virus Sars-CoVid19, abbiamo avuto contezza che i dipendenti dell’Asl di Cosenza, arruolati oggi tra le file dell’USCA, in città hanno effettuato più di cento tamponi, il tutto coordinato dalla responsabile dott.ssa Benavoli.

 

I tamponi effettuati nel pomeriggio di oggi sono quasi tutti da assegnare ai nuovi 21 positivi.

Nella cerchia dei loro coinquilini e comunque nella schiera dei contatti lavorativi e familiari.

Mentre quelle effettuati stamane solo relativi al terzo tamponamento dei negativi del CAS “Ninfa Marina”, questi ultimi nel caso di esito negativo sarebbero liberi finalmente di uscire.

I risultati dei tamponi di oggi saranno disponibili probabilmente tra sabato e domenica.

 

Inutile assegnare a questi risultati le disposizioni della misura di quarantena alla città.

Di fatti, se gli stessi dovessero risultare nefasti, la città piomberebbe sicuramente nella misura della “Zona Rossa”.

 

Ci è stato riferito che questi ultimi 21 positivi e gli occupanti della case medesime, sotto quarantena, hanno bisogno di generi di prima necessità, ci facciamo promotori di chiedere al grande cuore della città di coordinarsi con il Comune di Amantea, Uffici Affari Sociali, per far portare cibo presso le abitazioni dei migranti lavoratori, altrimenti gli stessi dovranno necessariamente uscire ad acquistarli.

 

Potremmo scrivere altro in questo articolo, dalle reazioni alla quarantena prolungata da parte di un gruppetto di immigrati del centro CAS “Ninfa Marina”, alle reazioni politiche che si sono susseguite, anche da personaggi politici di primo piano.

Ma siamo stanchi, esasperati, preoccupati per un problema più grande di noi.

 

Una considerazione finale occorre farla a chi vorrà, nel prossimo futuro, aspirare alla carica di Sindaco della nostra città.

Chi si siederà sulla poltrona di primo cittadino dovrà essere in grado di tutelare la salute e sicurezza dei cittadini di Amantea, cosa che è mancata, secondo noi, nell’ultimo mese.

 

Ai sensi dell'art. 31 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza)

"Il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei Comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza, pertanto, lo stesso, deve vegliare al mantenimento dell'ordine pubblico, ed alla salute ed alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità ed alla tutela della loro salute, e bene ricordarlo a chi di competenza.

 

 

 

Pubblicato in Primo Piano

ninfaAmantea è ormai una cittadina allo sbando, umiliata e presa in giro da chi dovrebbe garantirci sicurezza e stabilità.

NESSUN, e ripeto, NESSUN DITO PUNTATO CONTRO GLI IMMIGRATI che sono solo altre vittime di un sistema che li vuole carne da macello, in primis da un Centro di Accoglienza inidoneo e incapace di garantire il rispetto dei protocolli anti-Covid-19 per scongiurare l’espansione del virus tra gli ospiti residenti in struttura.

Di fatto, i contagi SONO AUMENTATI VERTIGINOSAMENTE ed ora riguardano anche altri immigrati alloggiati presso comuni appartamenti in fitto a Campora S. Giovanni e ad Amantea. Mi sono giunti appelli preoccupanti in merito ad interi palazzi privati non presidiati da nessuna forza dell’ordine, in cui alloggiano soggetti positivi al Covid-19.

Così come non si può non far notare L'ESPOSIZIONE COSTANTE AL PERICOLO per le FORZE DELL'ORDINE costantemente impegnate nel sedare tentativi di rivolta e di evasione. 

Non sono bastati gli assembramenti selvaggi dell’estate appena trascorsa su cui nessuna autorità ha vigilato, né sono bastati gli appelli affinchè i nuovi immigrati positivi non fossero ospitati nel CAS di Amantea, struttura senza alcun presidio sanitario stabile né una vigilanza interna.

Ed oggi, alla vigilia DELL’APERTURA DELLE SCUOLE, si pensa di poter procedere tranquillamente all’avvio dell’anno scolastico senza alcuna prudenza, senza nessuna misura di attenzione e tutela verso i nostri figli. Non si è ancora risalita la catena dei contagi, che già ci si prepara a suonare la campanella. INTOLLERABILE!

Per queste ragioni, con il presente comunicato mi APPELLO PUBBLICAMENTE alla Commissione Prefettizia composta dalla Dott.ssa Maria Grazia Surace, il Dott. Vito Turco e il Dott. Berardino Nuovo e alla Dirigente scolastica Prof.ssa Antonella Bozzo, affinchè:

•Si POSTICIPI L’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO per i plessi di Campora S. Giovanni e Amantea fino a quando non si saranno raggiunti gli standard minimi di sicurezza atti a garantire una corretta, consapevole e responsabile riapertura delle scuole.

• Si CHIUDA DEFINITIVAMENTE il CAS di Amantea ormai noto per le irregolarità gravissime commesse nella gestione dei soggetti positivi al Covid-19.

• Si assicuri il PRESIDIO SANITARIO COSTANTE DEGLI APPARTAMENTI IN CUI ALLOGGIANO I NUOVI 21 POSITIVI, con la conseguente adozione di tutte le misure necessarie a garantire non solo una assistenza dignitosa ai soggetti in quarantena (facciamo riferimento al rifornimento di viveri, acqua, medicinali), ma anche l’incolumità degli altri individui residenti nello stesso stabile, in difesa del sacrosanto diritto alla SALUTE sancito anche dalla nostra Costituzione.

️QUESTO È L’ULTIMO APPELLO “SU CARTA”. Diversi sono stati i comunicati giunti al Ministero e al Prefetto, l’ultimo ma non meno importante quello firmato dai commercianti e dagli albergatori di Amantea, appello che condivido in ogni parola. Tuttavia, ogni sorta di dialogo con gli organi istituzionali preposti alla nostra sicurezza, è rimasto sempre sospeso in un limbo: senza ascolto e senza risposte.

Per questi motivi, Amantea non esiterà ad alzare la voce e ad agire operativamente per fare in modo che ogni soggetto sia richiamato alle proprie RESPONSABILITA’... E Amantea lo farà nonostante la COMPLETA LATITANZA dei soliti noti personaggi locali che, della politica e della propria città, si occupano solo ad acque calme: quando c'è da RISOLVERE PROBLEMI SERI come quello che stiamo affrontando, scompaiono magicamente. 

In ballo non c’è solo un’economia che fa fatica a ripartire, un turismo che arranca e una popolazione disorientata. 

In ballo c’è la NOSTRA VITA, immigrati e amanteani, per cui nessuno fa nulla se non sfornare comunicati stampa dal Comune senza alcuna firma e senza alcun valore.

LA MISURA E’ COLMA!

Pubblicato in Politica

extracomunitari
E' arrivato lo screening dei tamponi effettuati lo scorso Sabato in due aziende Agricole/Commerciali in agro di Campora San Giovanni. 

 

La città di Amantea da oggi ha 21 nuovi casi di coronavirus, 19 sul bollettino regionale chiuso nella mattinata di oggi, due nuovi casi, non menzionati sul bollettino, poiché, come spiegavamo in uno scorso articolo, il tampone è stato processato dal laboratorio di analisi nella tarda mattinata di oggi e non inserito, per ragioni di tempo, nel bollettino medesimo, li ritroveremo riportati domani.

 

Complessivamente Amantea ad oggi ha 73 casi di positività

50 casi nei cas “Ninfa Marina” di via Firenze e nel CAS “Attivamente” di via Po’

1 nel Capoluogo

1 nella Frazione di Campora San Giovanni

21 le cui residenze, ancora a noi, non definite, ma abitanti nel circondario di Amantea, frazioni incluse

 

I nuovi casi non sono riconducibili ai CAS, se non come iniziale contagio, di fatti i nuovi contagiati, quasi tutti di nazionalità Bengalese, vivono in appartamenti nella città di Amantea e nella Frazione di Campora San Giovanni.

 

La loro residenza è un problema non di poco conto, dato il fatto che gli stessi vivono ammassati in piccoli appartamenti in almeno dieci persone, senza alcun controllo e senza alcuna separazione.

 

Difficile, quindi, sarà evitare che gli stessi vengano a contagiarsi l’uno con l’altro nelle loro residenze, di fatti il numero, per noi, è destinato a salire.

 

Sono, per noi, chiare le responsabilità su quanto sta succedendo ad Amantea, il Prefetto di Cosenza, non provvedendo tempestivamente allo spostamento dei migranti positivi, ha abbandonato la città di Amantea al suo destino, vane sono state le interrogazioni e le pressioni politiche locali e istituzionali.

 

Oggi probabilmente la città verrà dichiarata zona Rossa, con tutte le conseguenze del caso, soprattutto commerciali ed economiche, a chi dovremo destinare le nostre immagino vibranti proteste.

 

Sono in dubbio, per noi, anche le aperture delle scuole di ogni ordine e grado, vedremo le decisioni del tavolo di emergenza convocato urgentemente in Prefettura nel pomeriggio di oggi.

  

Appena avremo nuove vi aggiorneremo.

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esercito-sicurezza-strade-660x330La Prefettura di Cosenza pare si sia messa una mano sulla coscienza, finalmente, magari se fosse vero, a seguito di denunce pervenute in Procura da parte di alcuni avvocati dei migranti non positivi del CAS "Ninfa Marina" confinati assieme ai migranti positivi.

Entro inizio settimana tutti i migranti del CAS "Ninfa Marina" saranno trasferiti altrove, probabilmente fuori regione.

Non si sa i due del CAS "Attivamente" di via po'.

Altre notizie positive sono che i tamponi della palazzina in via LavaGaenza sono risultati tutti Negativi, ma rimarranno in quarantena per un'altro breve periodo.

Stamane tutto regolare lo screening della popolazione sul territorio, sia delle due attività Agricole/Commerciali nella frazione di Campora San Giovanni, che degli extracomunitari residenti in palazzina privata a Campora San Giovanni,  dove, pare, stamattina alcuni residenti della zona abbiamo inscenato una lieve protesta, ci informeremo sulla cosa. 

Intanto il numero attuale rimane di 52 positivi, lunedì avremo la risposta sui tamponi effettuati oggi, speriamo tutto bene.

Concludiamo l'articolo con una frase del Corano che in questo momento ci pare calzi a pennello,

"cercate aiuto nella pazienza e nell’adorazione, in verità essa è gravosa, ma non per gli umili".

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esercito-sicurezza-strade-660x330La Prefettura di Cosenza pare si sia messa una mano sulla coscienza, finalmente, magari se fosse vero, a seguito di denunce pervenute in Procura da parte di alcuni avvocati dei migranti non positivi del CAS "Ninfa Marina" confinati assieme ai migranti positivi.

Entro inizio settimana tutti i migranti del CAS "Ninfa Marina" saranno trasferiti altrove, probabilmente fuori regione.

Non si sa i due del CAS "Attivamente" di via po'.

Altre notizie positive sono che i tamponi della palazzina in via LavaGaenza sono risultati tutti Negativi, ma rimarranno in quarantena per un'altro breve periodo.

Stamane tutto regolare lo screening della popolazione sul territorio, sia delle due attività Agricole/Commerciali nella frazione di Campora San Giovanni, che degli extracomunitari residenti in palazzina privata a Campora San Giovanni,  dove, pare, stamattina alcuni residenti della zona abbiamo inscenato una lieve protesta, ci informeremo sulla cosa. 

Intanto il numero attuale rimane di 52 positivi, lunedì avremo la risposta sui tamponi effettuati oggi, speriamo tutto bene.

Concludiamo l'articolo con una frase del Corano che in questo momento ci pare calzi a pennello,

"cercate aiuto nella pazienza e nell’adorazione, in verità essa è gravosa, ma non per gli umili".

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CAS NINFA MARINA

Desta molta preoccupazione tra i residenti la questione delle tre persone trovate positive al coronavirus presso il centro CAS “Ninfa Marina” di Amantea.

 

Due Bengalesi ed un Nigeriano al momento le persone positive al coronavirus, quest’ultimo già conosciuto alle nostre forze dell’ordine per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, pare al momento non sia presente all’interno del centro.

 

Pertanto pare sia in itinere una caccia all’uomo da parte dell’Arma dei Carabinieri.

 

Voci attendibili ci hanno informato che entro la serata di oggi o al massimo entro domattina, tutti i 150 ospiti del centro CAS verranno sottoposti a tampone per covid 19, anche per dissipare voci insistenti di minori non accompagnati con sintomi influenzali all’interno della struttura.

 

Intanto pare sia intervenuta la politica che “conta” con pressioni per il trasferimento, in centri specializzati, per i tre positivi, oltre che per gli extracomunitari eventualmente contagiati dagli ospiti nella struttura cittadina.

 

Nessuna azione razzista, ci confermano, solo una oculata procedura contenitiva che vedrebbe azzerata la possibilità di eventuali ulteriori contagi, data la carenza, conclamata, di controllo e vigilanza all’interno della struttura CAS.

 

Intanto una buona notizia c’è, la famiglia del ragazzo positivo di Amantea, delle scorse settimane, ha effettuato il test con esito negativo.

 

Vi aggiorneremo ulteriormente

 

 

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