Girando per gli uffici dell’Asp di Amantea, abbiamo trovato, letto e copiato una missiva interessante da parte del sindacato Uil di Amantea, a firma della segretaria del Sindacato, Sezione di Amantea, Laura Pagliaro e controfirmata dai Coordinatori del Sindacato RSU Luciano Feraco e Mariolina Fera.
La missiva, che vi sottoponiamo per essere condivisa, risulta essere per la nostra redazione molto interessante e pone una serie di riflessioni, oltre che richieste, da avallare anche da parte di tutta la cittadinanza.
La missiva è indirizzata alla Direttrice del distretto tirreno Dott.ssa Riccetti.
La sottoscritta O.S. U.I.L /FPL venuta a conoscenza che alcuni operatori sono risultati positivi al virus SARS COVID -19 e che i suddetti operatori sono stati a stretto contatto con altri dipendenti nei luoghi di lavoro, chiede, se è stata predisposta idonea e necessaria sanificazione degli ambienti e degli uffici e dei mezzi, allo scopo di contrastare la diffusione del contagio.
Chiede, inoltre alla S.V. se è stato predisposto un potenziamento di uomini e mezzi, nell’ambito di un’assistenza multidisciplinare, necessaria, in un momento come quello che stiamo vivendo e constatata la carenza di personale che opera sul territorio, per frontegiare la situazione sanitaria, causata dal virus COVID -19 in linea con quanto stabilito nel DCA n.103 del 22 luglio 2020 e dal Decreto Legge 30 aprile 2019 n.34.
A tale proposito si fa presente che, il Poliambulatorio di Amantea è il più grande presidio territoriale del tirreno dell’Asp di Cosenza, e, in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo, se la Sanita Territoriale fosse adeguatamente organizzata, potrebbe rappresentare un grosso filtro per alleggerire l’intasamento dei Servizi di pronto soccorso, 118 ed Ospedali.
Questa O.S. ha più volte chiesto alla S.V. un incontro per discutere di organizzazione del lavoro, di dotazioni organiche, di mansioni del personale, e di Protocolli per la Sicurezza, afferenti al Poliambulatorio di Amantea, ma purtroppo ad oggi nulla di ciò è avvenuto.
Attualmente sono impegnati nell’emergenza Covid-19 i medici del Dipartimento di Prevenzione, con a capo la Dr.ssa Benavoli, che stanno svolgendo un lavoro encomiabile ed a cui va il nostro ringraziamento, noi come sindacato vogliamo fare una proposta.
Vogliamo proporre:
- acquisto di sanificatori ad ozono per igienizzare gli ambienti, termo scanner digitale a colonnina;
- monitoraggio di personale, con controlli periodici, all’occorrenza acquisto di tamponi antigenici;
- predisporre un’adeguata postazione di triage con tavolo provvisto di separatore in plexiglass e fare compilare la relativa modulistica di autocertificazione per eventuali tracciamenti;
- predisporre un riparo (gazebo o pensiline) da improvvisi ed inaspettati sbalzi climatici, fra l’altro andiamo incontro all’inverno e le persone sono assembrate fuori, sul piazzale esterno, ad aspettare il proprio turno;
- rivalutare e riconsiderare i percorsi “covid” interni con adeguata segnaletica e cartellonistica sulle norme comportamentali ed in particolare modo sulle entrate/uscite;
- individuare e creare una struttura operativa multidisciplinare (possibilmente H24), che operi in sinergia e cooperazione con tutti gli attori in campo (usca, medici di base pediatri di libera scelta, medici, vigili, volontariato e associazioni sul territorio, e quant’altro), che possa offrire supporto di assistenza, monitoraggio, soprattutto alle persone asintomatiche, da sole ed abbandonate a se stesse.
Vi aggiorneremo in attesa di conoscere le risposte che riteniamo urgenti
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Ecco la-calabria-dove-sanita-e-politica-fanno-soltanto-ridere
Se non fosse una cosa seria ci sarebbe da ridere.
Stamattina è successa una cosa incomprensibile.
Una delle tante in verità che accadono nella sanità pubblica.
Questa è successa al CUP del poliambulatorio di Amantea.
Vado per prenotare un ecocolordoppler arterioso e venoso agli arti inferiori.
Aspetto parecchio tempo ed indovinate?.
La prenotazione mi è stata fatta per il 20 dicembre 2018.
Incredibile 3 mesi e 10 giorni!!!!!!
Forse in un altro luogo di prestazione avrei potuto risparmiare qualche giorno ed ottenere la prestazione con qualche giorno di sconto ma onestamente con quello che oggi costa il carburante e con i rischi che si corrono sulle strade- anche su quelle calabresi- non me la sono sentito.
Ma la reale sorpresa è stata un’altra.
Siccome ho due gambe mi hanno fatto due distinte prenotazioni.
La prima, una prima indistinta gamba, come detto, per il 20 dicembre, cioè tra 101 giorni, la seconda, per l’altra gamba, per il 25 marzo, cioè tra 196 giorni!!!!!!.
Ma come è mai possibile?
Facile.
Probabilmente il programma di prenotazione è fatta per coloro che portano il gesso post traumatico e quindi intervallano tre mesi e 5 giorni tra una gamba e l’altra.
Oppure può darsi che sia stata richiesto un ecocolordoppler per uno zoppo e ne sia rimasto uno solo disponibile.
Per ora questa denuncia giornalistica ma mi riservo di proporre denuncia contro i responsabili di questa cattivissima sanità.
Responsabili che io individuo nei politici ad ogni livello che nominano i responsabili delle AASSPP e dei distretti ( Oliverio, Scura, Mauro, Pacenza, eccetera) e nei sindaci che non fanno nulla per far cessare queste che io considero vergogne.
Ora resta il problema quale gamba sarà controllata il 20 dicembre?
La destra o la sinistra?
….continua……
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La notizia non è ancora ufficiale, ma..
Vogliamo dire che la nota emessa dalla direttrice del distretto sanitario del Tirreno cosentino non è stata ancora resa pubblica, per quanto sia di estrema importanza.
Se vera, quindi, intendiamo affidarla alle riflessioni della comunità che fa capo al Poliambulatorio di Amantea e di cui fanno parte oltre Amantea, anche Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio, San Pietro in Amantea, Cleto, Serra d’Aiello ed Aiello calabro.
La nota dispone il rientro al laboratorio di analisi di Amantea di ”almeno” una delle unità “distratte” in passato e spostate verso nord .
Un rientro che agevolerà il difficile compito delle pochissime unità specialistiche rimaste e che sono fortemente oberate di lavoro.
Un rientro che inverte-finalmente- la storica abitudine ad utilizzare il poliambulatorio di Amantea come un pozzo a cui attingere per qualsiasi cosa.
E senza che nessuno reagisse
Certo non basta, ma è pur un inizio.
Certo non basta, mancano tantissimi specialisti un tempo presenti.
Certo non basta perché il Poliambulatorio di Amantea manca perfino di attrezzature un tempo esistenti ed operative( per esempio la MOC).
Ma è una bella notizia quella che la dottoressa Angela Riccetti voglia iniziare ad invertire il trend negativo, dando attenzione agli operatori di Amantea e rispetto agli oltre 30 mila abitanti che si rivolgono all’unica struttura sanitaria del territorio a sud del lunghissimo distretto del Tirreno cosentino.
A giorni anche un’altra notizia di una bella iniziativa della dottoressa Angela Riccetti.
Avanti così dottoressa…
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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota inviataci dalla dottoressa Angela Ricetti.
Ecco cosa scrive:
“Nei giorni scorsi il Quotidiano del Sud, sulla pagina dedicata al Tirreno, ha pubblicato alcuni articoli riguardanti il Poliambulatorio di Amantea.
Voglio premettere che - dal giorno in cui è iniziato il mio mandato - ho prestato un'attenzione privilegiata alla struttura di Amantea, rispetto alla quale l'Azienda Sanitaria e la Regione Calabria hanno già programmato importanti investimenti.
Resto esterrefatta nel leggere di un presunto (e solo tale) ridimensionamento del Centro di Emodialisi - denunciato dalla Cgil cittadina - che prefigurerebbe all'orizzonte lo spettro del trasferimento del personale ed un disservizio per i pazienti.
Voglio tranquillizzare gli utenti, il personale e la popolazione tutta in quanto - come già anticipato dal Consigliere delegato al Poliambulatorio Enzo Giacco - nulla di tutto ciò corrisponde al vero.
Il centro di Emodialisi, eccellenza della struttura, svolge e continuerà a svolgere le proprie attività regolarmente. Anzi, sono già attive le prenotazioni per il "Progetto Dialisi Vacanza" al fine di programmare i turni durante il periodo estivo.
Notizie di questo tipo non ottengono altro risultato se non quello di destabilizzare gli operatoti, di spaventare i pazienti e di promuovere un'immagine negativa del Poliambulatorio.
Ovviamente senza motivo alcuno!
Un atteggiamento irresponsabile atto a disinformare ed a trasferire timori e paure tra chi già vive una condizione di fragilità!
A che pro, poi, è tutto da capire!
Spiace che tutto questo avvenga in seguito ad un positivo confronto con il coordinamento poliambulatoriale proprio della Cgil.
Il prossimo venerdì - d'intesa con l'Amministrazione comunale - abbiamo convocato un vertice per discutere dei prossimi passaggi propedeutici alla firma della Convenzione per la Casa della Salute di Amantea.
Ritengo sarà un'occasione utile anche per discutere della disinformazione che si cerca di fare nei confronti di una struttura di eccellenza, in crescita e che gode di grande attenzione da parte dell'Azienda e della Regione.
Angela Riccetti Direttrice distretto Tirreno
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Mi vedo costretto ad intervenire - in qualità di delegato al Poliambulatorio - in merito ad un articolo apparso oggi, sulla pagina del Tirreno del Quotidiano del Sud, nel quale la Cgil cittadina, per voce del suo Segretario Massimiliano Ianni, parla di un imminente ridimensionamento della dialisi e del conseguente trasferimento del personale.
Un articolo, tra l'altro, uscito il giorno in cui è già possibile prenotarsi - nell'ambito del "Progetto Dialisi Vacanza", promosso dall'Azienda Sanitaria - per effettuare la dialisi nei centri dislocati nelle località turistiche della provincia, tra cui proprio quello del Poliambulatorio di Amantea.
Nulla di quanto prospettato nell'articolo corrisponde al vero.
Sul tema ho comunque avvertito la necessità di confrontarmi con la Direttrice distrettuale Angela Riccetti, con la quale abbiamo condiviso lo sdegno nei confronti di campagne mediatiche che non hanno altro obiettivo se non quello di disinformare e di spaventare gli operatori e i dializzati che già vivono una condizione di fragilità.
Fa riflettere il fatto che tale articolo venga pubblicato proprio dopo un positivo confronto tra il coordinamento poliambulatoriale della Cgil e la Direttrice distrettuale. Come riferito dagli iscritti.
Ad ogni modo è bene chiarire che nessun ridimensionamento della dialisi è in atto e che non sono previsti trasferimenti del personale.
Semmai è in atto un potenziamento.
Non so chi abbia preso l'abbaglio, se la Cgil o la giornalista. La quale avrebbe comunque il dovere professionale di verificare i fatti.
Trovo profondamente sbagliato allarmare la popolazione senza alcun motivo.
Venerdì prossimo abbiamo convocato una riunione per fare un ulteriore passo in avanti verso la Casa della Salute.
Questi i fatti.
Il resto sono solo strumentalizzazioni azzardate e irresponsabili.
Delle quali, onestamente, la città non ha bisogno!
Enzo Giacco Consigliere delegato al Poliambulatorio - Comune di Amantea
Ndr Massimiliano Ianni ha postato la seguente nota: “Ho già detto che vi è stato un errore della giornalista. Domani il tutto sarà corretto.”
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Lanciamo un articolo diretto soprattutto alla dottoressa Riccetti( ed ovviamente a chi “altri” di dovere) perché abbia( abbiano) la necessaria attenzione al problema dei parcheggi.
Ieri mattina intorno alle 10.30 non c’era un parcheggio libero nel poliambulatorio di Amantea.
Al punto che le auto erano parcheggiate anche sulle strade limitrofe, ma al di fuori dei parcheggi standard.
Alla dottoressa Ricetti nella qualità di responsabile della proprietà dei parcheggi interni alla struttura sanitaria chiediamo di prendere atto di quanti di questi parcheggi sono utilizzati dal personale dipendente.
Al comune nella qualità di proprietari del parcheggi esterni alla struttura chiediamo di prendere atto se tali parcheggi siano correttamente usati.
Ieri mattina per esempio ( vedi foto) c’era anche una roulotte.
Si trattava di un paziente atipico che viaggiava con la roulotte al seguito?.
E non basta.
Una autovettura occupava due parcheggi perché era entrata controsenso.
E’ vero che verso mezzogiorno qualche parcheggio si era liberato.
Ma noi ci chiediamo perché mai i parcheggi per il personale non vengano realizzati negli spazi limitrofi al poliambulatorio ma distinti e distanti da quelli dei pazienti.
E ci chiediamo anche cosa succederà quando il poliambulatorio andrà a regime e ci saranno al suo interno gli altri specialisti che da tempo mancano.( di questo parleremo tra breve)
Ed ancora.
Ci chiediamo anche cosa succederà quando ( e se mai) sarà aperta la casa della salute.
Ecco le foto.
Siamo certi che la dottoressa Riccetti potrebbe anche risponderci .
Al contrario siamo certi che nessuno del comune leggerà questo articolo ( lo sapremo per il fatto che leggendolo, come succede di solito, sbrufferanno, ma non avranno l’eleganza di dare una risposta attenta e corretta!
Almeno , finora, non è mai successo!
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Lei è stata chiamata a dirigere il Distretto sanitario, forse, più problematico, se non difficile, d’Italia, quale è quello del Tirreno cosentino.
Un serpente lungo oltre 100 km con 136.565 abitanti distribuiti in 33 comuni (Campora non è comune), 3 ospedali( se quello di Praia è ritornato ad essere pienamente ospedale) ed alcune cliniche private
Il distretto è poi ripartito in tre diversi ambiti territoriali:
Ambito territoriale Area nord
Aieta, , Belvedere Marittimo, Buonvicino, , Diamante, Grisolia Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora, Verbicaro.
Ambito territoriale Area Centro
Acquappesa, , Bonifati, Cetraro, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Paola, Sangineto, San Lucido,
Ambito territoriale Area Sud
Aiello Calabro, Amantea, Belmonte Calabro, Cleto, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea, Serra D'Aiello.
Gli ospedali e le cliniche sono tutte concentrate nell’area nord e nell’area centro.
L’area sud, invece, per colpa politici per niente lungimiranti è senza ospedali o cliniche.
In siffatte condizioni si era correttamente e fortemente poggiato su un “potente” poliambulatorio che sarebbe dovuto, o meglio deve, diventare una Casa della Salute.
Un poliambulatorio che , come ho ripetutamente denunciato, è stato ed è indifeso, e pertanto viene costantemente spogliato.
Ripeto, anche in questo caso la colpa è di una politica poco o per niente lungimirante.
Dopo tanta spoliazione l’ultima, in ordine di tempo, è stata quella al servizio di dialisi, alla quale LEI sembra abbia posto fine.
LEI sembra, cioè, avere riportato giustizia.
La prova è nel comunicato del comune dove si legge :” Auspichiamo che tale notizia chiuda definitivamente i tentativi di speculazione politica attraverso la diffusione di informazioni non veritiere e di allarmismi che non hanno altro obiettivo se non quello di destabilizzare il personale e di intimorire i pazienti”.
Un comunicato che ignora la nota del dr Giovanni Amendola indirizzata al dr Pititto che annunciava dal 19 febbraio la compressione dei servizi e lo spostamento del personale a Cetraro.
Ed ancora non possiamo dimenticare la dura nota dell’Aned del 12 febbraio indirizzata al Prefetto
Ora preso atto del cambiamento di rotta siamo a chiederle quanto segue
- E’ LEI che ha preso il toro per le corna ed ha fatto il miracolo o le sono state date opportune indicazioni di porre fine al dileggio della sanità del territorio di Amantea ?
- Da chi ha ricevuto tali indicazioni? Dalla direzione dell’ASP,dalla politica od altro?
- Ha forse adottato od intende adottare provvedimenti nei confronti del dr Amendola che potrebbe essere ritenuto responsabile della proposta di chiusura dei turi pomeridiani del servizio di dialisi ? Od il dr Amendola stava eseguendo una disposizione dall’alto e quindi è incolpevole? Ed in tal caso di chi è la responsabilità di un errore da LEI corretto
- Possiamo attenderci altre correzioni di rotta per Amantea? Per esempio per la radiologia?
- Davvero Amantea avrà la casa della Salute od è una fake che durerà fino al 4 marzo?
Grazie per le risposte
Giuseppe Marchese, in nome e per conto dei malati di Amantea
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Appena letto il titolo di questo articolo sicuramente molti mi attaccheranno ( ovviamente in cuor loro, perché ben sanno che appena diranno qualcosa in più li porterò in tribunale!) dicendo che sono io che la uccido e solo perché parlo di cose che sarebbe bene sottacere( per evitare di far fare brutta figura a loro)
Un invito ad essere falso, un invito ad essere ipocrita, un invito ad omettere.
Secondo molti io dovrei far finta di non sentire, di non vedere, di non capire, nel pieno rispetto del motto “ Fatti i cazzi tua ca ti cummene”
Ma come è possibile mi chiedo essere così ipocriti e falsi?
Come è possibile non vedere che stanno uccidendo la città?
Chi? Dai non scherziamo! Tutti!
Di cosa volete che parliamo?
Delle strade piene di buche, del porto ancora chiuso, della viabilità pazzesca, del castello che a giorni cadrà sulle case sottostanti, del mare che “s‘empesatu a spiaggia”, così che la prossima estate anche se avremo i turisti non sapremo dove far fare loro il bagno?
Ce ne sono cose di cui parlare.
Con questo articolo diamo inizio aduna lunga serie ( purtroppo) di lamentazioni.
Cominciamo dalla cosa più cara. Cominciamo dalla salute!
Lo abbiamo detto che ormai qualcuno ha deciso di chiudere il poliambulatorio( altro che Casa della salute!)
Noi sappiamo chi muove le fila.
E sappiamo anche chi dovrebbe difendere la città ed la sua gente, ma non lo fa.
Noi sappiamo che come avvenne durante l’assedio francese saranno ben pochi gli amanteani ad armarsi e sappiamo che senza i briganti di Re Curemme, al secolo Antonio Santoro, vigoroso ed intraprendente capobrigante di Longobucco, come De Micheli di Longobardi, come Panedigrano di Conflenti, come Necco da Scalea e Michele Pezza Fra Diavolo, nessuno difenderà Amantea
Purtroppo la regina Carolina è morta e non ne sono nate più.
Purtroppo ormai nessuno( pochi, poche) ama più questa città.
Tutti preferiscono sfruttarla, usarla, abusarla.
Come giustificare diversamente il fatto che il CUP funziona a saltapicchio o meglio non funziona e ci viene detto che “ Manca la linea” .
Nel 2107 manca la linea internet!
Chissà se il signor procuratore della Repubblica avrà tempo di leggere questo grido di dolore e di interessarsi per sapere perché la linea internet manchi o sia così inefficiente rendendo difficile anche prenotare gli esami?
Come giustificare il fatto che da 4 radiologi Amantea è passata ad uno quasi intero? Chi lo ha deciso e per quali ragioni?
Come giustificare il fatto che la radiologia ad Amantea ha ridotto fortemente le sue prestazioni addirittura da determinare liste di attesa? Chi lo ha deciso e per quali ragioni?
Come giustificare il fatto che la dialisi ad Amantea non accetta più nuova utenza così che da quattro turni giornalieri è passata a tre e via via si ridurrà ancor più? Chi lo ha deciso e per quali ragioni?
Potremmo continuare a lungo, parlando di tanto altro al quale nemmeno la buona volontà di Giuliana Bernaudo, tra le poche a continuare a rispettare gli ammalati di Amantea, riesce a dare la necessaria risposta( ne riparleremo)
Oltre la domanda alla magistratura facciamo una domanda al popolo di Amantea.
Ma vi rendete conto che stanno uccidendo la poca sanità che ancora esiste ad Amantea? E che cosa pensate di fare? Niente?
Vuol dire, allora, che vi va bene così?
Ma non avete rispetto di voi stessi e dei vostri cari?
Ma non pretendete vostri diritti? Almeno quelli della salute?
Amanteani, almeno, parlate( come fate quando mi incontrate o mi telefonate), ricordando che come si dice da noi “ vucca c’un parr’ e chiamata cucuzza”.
Ed infine dove è la politica ad Amantea?
Aspetto le prossime elezioni!
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Campora San Giovanni
Carissime cittadine e carissimi cittadini, nella giornata di ieri ci siamo recati presso il Poliambulatorio della Città per un sopralluogo e per fare il punto con gli operatori riguardo alle problematicità presenti nella struttura.
Una visita particolarmente utile perché ci ha consentito di cogliere le questioni cruciali da porre all’attenzione dei vertici Asp e della politica regionale al fine di migliorare l’erogazione dei servizi offerti dalla nostra struttura sanitaria di riferimento nell’attesa della sua evoluzione in Casa della Salute.
Abbiamo avuto così l’opportunità di appuntare diverse questioni da affrontare con urgenza.
Tra queste: il ripristino del quarto turno dell’emodialisi, anche al fine di consentire a quanti ne fanno richiesta di poter beneficiare del trattamento medico;
l’assegnazione di una unità di personale tecnico a pieno servizio presso il Laboratorio di analisi cliniche (al quale mancano ore date in prestito al centro trasfusionale di Paola);
il potenziamento dell’attività di refertazione delle analisi radiologiche (drasticamente diminuite negli ultimi anni);
l’assegnazione dello pneumologo (mai sostituito); il potenziamento della rete internet (che, tra le altre cose, rallenta il sistema di prenotazioni con grave pregiudizio per il cittadino).
Riteniamo che la qualità e la quantità dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali che un territorio è in grado di offrire ai propri cittadini rappresentino parametri per rendere quel territorio giusto, moderno e civile.
Per tale ragione l’azione di tutta l’Amministrazione comunale sarà improntata alla difesa dell’esistente e ad un suo potenziamento.
Perché riteniamo non accettabile che il diritto alla prevenzione ed alle cure dei nostri cittadini debba essere esercitato lontano dal luogo dove vivono la loro quotidianità.
Teniamo a sottolineare che l’Amministrazione lavora per dare più servizi al cittadino e sta dalla parte solo di chi si spende per questa causa.
Nei prossimi giorni avvieremo un primo propedeutico confronto con una delegazione dell’Asp e con la Rete comprensoriale di cittadini e associazioni “Difendiamo la Salute”.
Sarà, quindi, convocata un’apposita Conferenza dei Servizi e, successivamente, il Sindaco Mario Pizzino provvederà ad indire l’adunanza del tavolo tecnico con i vertici Asp di Cosenza, il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e la stessa Rete.
Ciò, al fine di affrontare le criticità presenti e giungere il prima possibile alla firma della Convenzione per la Casa della Salute di Amantea.
Con i più cari saluti L’Amministrazione Comunale
NdR. Mi dispiace che l’amministrazione comunale ora sia costretta a prendere atto che il bicchiere della sanità ad Amantea sia molto meno che mezzo pieno, anzi sia quasi vuoto.
Ma nel contempo e da cittadino non posso che esprimere la mia soddisfazione per questo passo dell’amministrazione comunale verso una piena consapevolezza della gravità della situazione della quale- vi prometto- continuerò a scrivere.
Ed ovviamente vi confermo che prima delle prossime elezioni stamperò a mie spese l’elenco di chi ha fatto qualcosa per la salute degli amanteani e degli abitanti del comprensorio e di chi invece sta uccidendo il nostro poliambulatorio.
Purtroppo io so che “ Vucca c’un parr’è chiamata cucuzza” e che, visto che non siamo difesi quasi da nessuno, occorrono azioni forti e decise.
ORA , prima delle prossime elezioni.
Poi sarebbe inutile!
Giuseppe Marchese
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Primo Piano
Quando una cosa non la difendi te la rubano.
E’ solo questione di tempo.
Ma ci solo ladri molti fini.
Sono quelli che rubano piano, piano, un po’ alla volta, per evitare reazioni amministrative, sociali, politiche .
E’ come quando spogli un carciofo levandogli una foglia alla volta.
Resta sempre un carciofo ma piano, piano perde le sue foglie , così che alla fine ne resta tanto poco che non è possibile nemmeno cucinarlo .
E’ quello che sta succedendo al poliambulatorio di Amantea.
Ci fu un tempo in cui Amantea era addirittura ASL, cioè Azienda Sanitaria Locale , piena di servizi sanitari .
Poi divenne Distretto Sanitario, in qualche modo autonomo e capace di garantire un equilibrato servizio sanitario per i suoi 30 e passa mila abitanti .
Poi divenne soltanto Poliambulatorio, cioè struttura della medicina territoriale.
Un poliambulatorio al quale viene sottratto di tutto e di più.
Perfino le scrivanie, e poi l’apparecchiatura per la litotrissia( La litotrissia rappresenta tutt'oggi il trattamento di prima scelta dell'urolitiasi, patologia meglio nota come calcolosi delle vie urinarie) che non si da dove sia andata a finire. Probabilmente in qualche scantinato di qualche ospedale.
E poi medici ed apparecchiature della radiologia. Un tempo Amantea aveva 4 radiologi oggi nemmeno uno!
Per non parlare degli specialisti per molti dei quali occorre aspettare 6 mesi e più.
Una vergogna. Così che spesso si parte per fuori regione.
Tra poco ruberanno anche il laboratorio di analisi.
Parlo delle attrezzature, dopo che ci stanno rubando i tecnici , perfino quelli che sono stati assunti per Amantea e che ormai vanno a Paola, anche se servono ad Amantea.
Ma la cosa più grave è l’altro gioiello del poliambulatorio di Amantea cioè il reparto di dialisi.
Pensate che questo reparto aveva due turni di mattina e due turni di pomeriggio.
Poi uno lo hanno eliminato non accettando più ammalati anche se ne facevano richiesta.
Ora addirittura sembra che vogliano eliminare anche un secondo turno.
Creando gravi problemi gli ammalati
Insomma se uno fa richiesta di curarsi ad Amantea non lo accettano, la spostano verso altre parti.
Noi sappiamo chi lo fa.
Noi sappiamo perché lo fa.
Noi sappiamo perché chi dovrebbe tutelare Amantea e la sua gente sta invece zitto o zitta.
Mi hanno chiamato ammalati per raccontarmi i fatti
Mi hanno chiamato anche altre persone
Qualcuno mi ha chiesto cosa fanno i politici di Amantea.
Ho risposto loro che Amantea non ha politici con le Palle, forse non ne ha mai avuto, visto che….
Qualcuno mi ha chiesto perché gli amanteani non parlano.
Ho risposto loro che gli Amanteani aspettano passivi che arrivino i briganti a difendere la città dai francesi, che gli Amanteani sono pecore.
Che nessuno si offenda per carità !
Se qualcuno ha dubbi basta guardare chi si elegge per governare questo paese che muore ed in particolare cosa ha fatto per la salute pubblica…
Ma faremo l’elenco!!!!!
...per ora....
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Campora San Giovanni