Redazione TirrenoNews
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Serra D’Aiello: Crolla una casa: “….pochi minuti prima, sarebbe stata una tragedia ”
Sabato, 02 Marzo 2013 21:12 Pubblicato in Basso TirrenoSerra D’Aiello è un piccolo paesino della costa tirrenica calabrese, famoso per essere stata sede del Papa Giovanni XXIII, la Fiat del Sud, una casa di riposo( ed altro) che dava lavoro ad 800 persone. E Serra D’Aiello è anche il territorio (insieme con la sottostante Campora SG) dell’antica Temesa di cui narra Omero, una storia in parte mostrata da un micro museo e da un’area archeologica. Oggi, invece, siamo qui perché una delle case del suo vecchio centro storico è crollata improvvisamente.
Ci sono solo io a documentare il crollo, a raccogliere i fatti, a sentire la gente, poi la meravigliosa ospitalità dei calabresi ti apre le porte e Roberto mi prepara un buon caffè, la bevanda tipica delle nostre zone collinari. Poi insieme con la mamma ammalata diventa un fiume in piena. “Erano le tre e mezzo ( le 15,30) ed ero appena arrivato a casa di mamma per vedere dome stava e darle la buonanotte quando abbiamo sentito un fortissimo rumore. Non abbiamo capito cosa fosse successo. Sembrava il terremoto. Mi sono affacciato ed ho visto il crollo del muro esterno della vecchia casa. Ero passato proprio sotto da pochissimi minuti”. Interviene a anziana madre che guardando il figlio aggiunge” E’ andata bene. Pensate che molto spesso proprio dove è crollata la casa veniva parcheggiata un’auto”. Si sente nella stanza il gorgoglio ed il profumo del caffè. Lo sorseggiamo lentamente come il tempo che tra queste vecchie mura scorre a ritmi rallentati, ovattati ed intanto Roberto continua “Sapete un tempo tutte queste case erano abitate. Poi la gente è andata via….. “ Si! Quando il Papa Giovanni XXIII era aperto la economia serrese era vitale , poi quando venne chiuso la gente del posto emigrò per trovare lavoro ed il paesino si svuotò inesorabilmente. Oggi cadono anche le case. Poi la domanda “ Voi pensate che sarà liberata la strada? Sapere mia madre è dializzata e tre volte a settimana deve essere trasportata fino ad Amantea ….”
“Stai tranquillo -rispondo- ho visto i Vigili del Fuoco, alcuni operai del comune ed alcuni abitanti pronti a creare un corridoio per permettere in via straordinaria il passaggio di un automezzo…”
Solo più tardi il caposquadra dei Vigili del Fuoco di Paola Giuseppe Sabato ed il geometra del comune Emilio Aveni mi rendono edotto che occorre sgomberare gli abitanti della casa di fronte a quella crollata e che pertanto la unica stradetta percorribile ad un automezzo sarà inibita all’uso. Due persone dovranno trovare ricovero altrove. Per fortuna ha appena smesso di piovere , una pioggia non intensa m costante. A Serra D’Aiello non ci sono alberghi e questa gente dovrà trovare ricovero presso qualche parente od in altro posto magari di fortuna posta a disposizione dal sindaco avvocato Antonio Cuglietta.
Le ombre della notte avanzano e coprono man mano uomini e cose e così le macerie del crollo diventano come tutto il resto , grigie ed amorfe. Domani quando sarà giorno si vedrà meglio, ma sembra che ci sia ben poco da fare . La vecchia casa le cui mura sono fatte perfino di rocce friabili non avrà più storia e la sua “vita” finisce stasera. Resteranno solo i costi di demolizione: un brutto affare per il proprietario. Ma queste sembra la storia di tante vecchie case , di tanti centri storici di questa Calabria
Se il buon tempo si vede dal mattino, come dice l’adagio, e nel caso dall’inizio dell’anno, il 2013 sarà un buon anno per la lotta alla droga sul tirreno cosentino.
Ad Amantea già i primi di gennaio il fermo da parte dei carabinieri di un venticinquenne M.S. .( celibe, nullafacente) e di in ventenne R.M. .( celibe, nullafacente) entrambi già noti alle forze dell’ordine che viaggiavano a bordo di uno scooter all’interno del quale, abilmente occultata, è stata trovata marijuana già divisa in dosi pronte allo spaccio con conseguente inevitabile deferimento alla Procura di Paola per traffico di sostanze stupefacenti.
E di questi giorni sempre i carabinieri della stazione di Belmonte Calabro effettuando un normale servizio di controllo del territorio hanno fermato il ventiseienne amanteano A.G. (celibe, disoccupato ed incensurato) che viaggiava con a bordo del mezzo 50 grammi circa di marijuana e tratto in arresto.
Sempre in questi giorni gli uomini del gruppo radiomobile della compagnia di Paola guidata del Capitano Acquotti hanno segnalato alla Prefettura due giovani di Cetraro ed uno di Paola per uso personale di sostanze stupefacenti e trovati in possesso di 3,7 grammi di cocaina.
Tutti i Carabinieri dell’area di Paola( 10 stazioni ed il NORM) restano impegnati alla lotta al traffico e consumo di droga.
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Quale turismo in Calabria senza strutture balneari e con il mare indifeso?
Sabato, 02 Marzo 2013 15:27 Pubblicato in CalabriaTante le vergogne di questa nostra regione. Ma la più grande è il vanto di grandi successi inesistenti. Parliamo di turismo. Provate a leggere le parti in grassetto della lettera aperta di Assobalneari al Governatore della Calabria
“Egregio Governatore della Calabria,
On.le Giuseppe Scopelliti, visto il successo del suo partito, a livello regionale, nelle recenti elezioni per il rinnovo del Parlamento, con l'elezione di alcuni attuali componenti della sua giunta, sappiamo che, a breve, sarà chiamato ad un rinnovo della stessa ed in particolare alla nomina del sostituto dell'Assessore all'Urbanistica ed al Demanio, On.le Aiello.
Sono sempre presente alle sue iniziative pubbliche e vediamo in Lei il massimo impegno per la nostra amata terra che purtroppo stenta a prendere il decollo verso lo sviluppo. Ci auguriamo che, oltre ai due anni di mandato che ancora deve ricoprire, possa continuare a guidare la nostra Regione anche dopo, ma non possiamo non nasconderle il fatto che gli imprenditori turistico – balneari calabresi brancolano nell'incertezza considerato che lo sviluppo, relativamente al demanio marittimo, è fermo al 2007, i Comuni Costieri sono senza piano spiagge e non possono rilasciare nuove concessioni demaniali, la Regione non incassa soldi, lo Stato non percepisce un euro e tutto il sistema turistico è paralizzato. Senza turismo balneare il tuo modello Calabria non potrà essere completo in quanto, con tutto il rispetto per il patrimonio artistico della nostra terra, l'attrattiva principale della Calabria è costituita dalle splendide coste e dal mare cristallino. Le chiediamo, caro Governatore, di tenerci presenti in modo tale che nel prossimo anno si possa intervenire per adeguare la legislatura sul demanio marittimo e portare i comuni all'approvazione dei piani di spiaggia. Siamo disponibili a collaborare senza percepire un euro di retribuzione. Non sottovaluti la nostra proposta perchè non siamo più disposti a rimanere con le mani in mano come abbiamo fatto da tre anni a questa parte. Non è accettabile che in Lazio e Liguria le strutture balneari possano rimanere aperte per tutto l'anno in considerazione del clima mentre in Calabria, con un clima molto più mite a settembre dobbiamo lasciare libere le spiagge per motivi di pubblica utilità. Ciò stride con il flusso di turisti russi che dovrebbe giungere nella nostra regione nei mesi di Aprile, Maggio, settembre, ottobre e novembre quando, specie per loro, è possibile fare un tuffo in mare. In quali strutture andranno?
Noi siamo indispensabili per il territorio che (lei) amministra. Abbiamo il bando degli stabilimenti balneari fermo con le quattro frecce, abbiamo chiesto una modifica della legge 17/2005 ed il dipartimento con una relazione molto semplice dice che non è possibile farla. Non si capisce come mai il dipartimento Urbanistica della Regione Calabria ancora oggi non ha comunicato ai Comuni che le concessioni demaniali sono state prorogate fino al 2020 invece è stato celere ad inviare ai Comuni Costieri la nota che diceva che tutte le concessioni devono andare all’asta cosi creando tanta confusione , come disposto dall'Europa. Perchè non si pensa alle cose che effettivamente possono contribuire alla crescita della categoria? Perchè non si accettano i consigli di chi tutti i giorni vive la realtà di imprenditore del settore turistico – balneare?
Caro Governatore siamo nelle sue mani. Siamo arrivati a marzo del 2013 e l'incertezza regna sovrana. Siamo stanchi di restare fermi. Aspettiamo un suo celere riscontro dopo che la Calabria le ha voluto dare ancora fiducia.
Reggio Calabria, lì 01.03.2013 Il Vicepresidente Assobalneari Calabria Massimo Nucera
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