Tante le vergogne di questa nostra regione. Ma la più grande è il vanto di grandi successi inesistenti. Parliamo di turismo. Provate a leggere le parti in grassetto della lettera aperta di Assobalneari al Governatore della Calabria
“Egregio Governatore della Calabria,
On.le Giuseppe Scopelliti, visto il successo del suo partito, a livello regionale, nelle recenti elezioni per il rinnovo del Parlamento, con l'elezione di alcuni attuali componenti della sua giunta, sappiamo che, a breve, sarà chiamato ad un rinnovo della stessa ed in particolare alla nomina del sostituto dell'Assessore all'Urbanistica ed al Demanio, On.le Aiello.
Sono sempre presente alle sue iniziative pubbliche e vediamo in Lei il massimo impegno per la nostra amata terra che purtroppo stenta a prendere il decollo verso lo sviluppo. Ci auguriamo che, oltre ai due anni di mandato che ancora deve ricoprire, possa continuare a guidare la nostra Regione anche dopo, ma non possiamo non nasconderle il fatto che gli imprenditori turistico – balneari calabresi brancolano nell'incertezza considerato che lo sviluppo, relativamente al demanio marittimo, è fermo al 2007, i Comuni Costieri sono senza piano spiagge e non possono rilasciare nuove concessioni demaniali, la Regione non incassa soldi, lo Stato non percepisce un euro e tutto il sistema turistico è paralizzato. Senza turismo balneare il tuo modello Calabria non potrà essere completo in quanto, con tutto il rispetto per il patrimonio artistico della nostra terra, l'attrattiva principale della Calabria è costituita dalle splendide coste e dal mare cristallino. Le chiediamo, caro Governatore, di tenerci presenti in modo tale che nel prossimo anno si possa intervenire per adeguare la legislatura sul demanio marittimo e portare i comuni all'approvazione dei piani di spiaggia. Siamo disponibili a collaborare senza percepire un euro di retribuzione. Non sottovaluti la nostra proposta perchè non siamo più disposti a rimanere con le mani in mano come abbiamo fatto da tre anni a questa parte. Non è accettabile che in Lazio e Liguria le strutture balneari possano rimanere aperte per tutto l'anno in considerazione del clima mentre in Calabria, con un clima molto più mite a settembre dobbiamo lasciare libere le spiagge per motivi di pubblica utilità. Ciò stride con il flusso di turisti russi che dovrebbe giungere nella nostra regione nei mesi di Aprile, Maggio, settembre, ottobre e novembre quando, specie per loro, è possibile fare un tuffo in mare. In quali strutture andranno?
Noi siamo indispensabili per il territorio che (lei) amministra. Abbiamo il bando degli stabilimenti balneari fermo con le quattro frecce, abbiamo chiesto una modifica della legge 17/2005 ed il dipartimento con una relazione molto semplice dice che non è possibile farla. Non si capisce come mai il dipartimento Urbanistica della Regione Calabria ancora oggi non ha comunicato ai Comuni che le concessioni demaniali sono state prorogate fino al 2020 invece è stato celere ad inviare ai Comuni Costieri la nota che diceva che tutte le concessioni devono andare all’asta cosi creando tanta confusione , come disposto dall'Europa. Perchè non si pensa alle cose che effettivamente possono contribuire alla crescita della categoria? Perchè non si accettano i consigli di chi tutti i giorni vive la realtà di imprenditore del settore turistico – balneare?
Caro Governatore siamo nelle sue mani. Siamo arrivati a marzo del 2013 e l'incertezza regna sovrana. Siamo stanchi di restare fermi. Aspettiamo un suo celere riscontro dopo che la Calabria le ha voluto dare ancora fiducia.
Reggio Calabria, lì 01.03.2013 Il Vicepresidente Assobalneari Calabria Massimo Nucera