Redazione TirrenoNews
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Migranti: Cinquecento euro, un permesso di soggiorno ed un “buon viaggio”
Sabato, 02 Marzo 2013 15:25 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaAmantea. Se c’era bisogno di un termometro che certificasse la gravità della situazione economica italiana eccolo. E’ quello che viene fuori da quanto sta succedendo ai migranti giunti in Italia agli inizi del 2011, quando la Libia era pervasa dal sacro fuoco della libertà dal dittatore e tutti gli “altri” africani , lì giunti da ogni parte del continente nero, vennero imbarcati, anche a forza, e mandati in Italia.
Finisce così l’ “Emergenza nordafrica” che aveva portato in Italia circa 50.000 persone in fuga dal nord Africa nel pieno della crisi sociale e politica di quella parte del continente africano.
Finisce così, dopo un’inedia di due anni.
Basta una circolare, l’uso delle forze dell’ordine ed il silenzio dei partiti oppressi dalla grave situazione post elezioni.
Nessun partito che difenda questi profughi.
Uno invece ( la Lega) che contesta l’Europa perché ha lasciato l’Italia sola a gestire l’emergenza profughi ed a garantire “per oltre due anni la presenza, improduttiva, sul nostro territorio, a spese dei contribuenti. Con famiglie italiane sul lastrico, il 35 per cento dei giovani senza lavoro, pensionati costretti a risparmiare sulla spesa, vigili del fuoco che hanno operato nei luoghi del sisma senza ricevere i pagamenti degli straordinari, è immorale continuare a sostenere, a piè di lista, la presenza dei profughi, nel momento in cui non ne sussistono più le ragioni”.
Non solo, ma la Lega vuole che le decine di migliaia di carcerati extra UE scontino le pene nelle carceri dei propri paesi senza gravare sullo stato italiano.
In questo contesto si muovono i profughi che hanno firmato (TUTTI) la richiesta di erogazione della “buonuscita” e che stanno andando via appena si realizza la seconda condizione e cioè il rilascio del permesso di soggiorno, sia pure di natura umanitaria, e che costituisce una specie di passaporto al movimento ed al lavoro, per avere il quale occorre che i migranti si rechino a depositare le impronte digitali per il loro riconoscimento dattiloscopico.
Tutti contenti allora? Macchè ! Se qualcuno all’insegna “dell’occhio che non vede ( i neri) cuore che non duole” si rallegra( magari silenziosamente) qualcun altro si lamenta ( in Italia chi si lamenta vuole solo soldi) perchè riceverà questa massa di persone lasciate libere, mentre prima, con la scusa di un pasto e di un letto, erano controllabili.
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Amantea. Due belle notizie dal Consiglio Comunale
Sabato, 02 Marzo 2013 09:49 Pubblicato in PoliticaUn consiglio comunale “vero” come l’ultimo svoltosi ad Amantea ed alla presenza del sindaco Tonnara è spesso una fonte di importanti notizie sulla città.
Notizie che, diversamente, né l’amministrazione partecipa, né gli assessori anticipano, né la stampa diffonde
Sono due notizie delle quali l’assessore Mazzei ha dato anticipazione a margine della discussione sulla impossibilità di mandare in esecuzione la scogliera di Coreca ( Amantea. L’impossibile difesa di Coreca. Come il ripascimento?)
La prima notizia è quella che a breve si realizzeranno le opere per permettere il soccorso del 118 ad eventuale ammalato abitante nel centro storico. Purtroppo da anni è impossibile usare una barella per trasportare un ammalato fino al parcheggio della stradella che serve il centro storico cittadino ( a proposito l’ennesimo esempio di progettualità infelici ma che vengono comunque approvate e pagate!!!!).
La seconda è che si porrà mano 8 sia pure con carattere di parzialità ad interventi di manutenzione dei muri di Via Indipendenza che mostrano abbondanti segni di abbandono se non di possibile crollo. Anche in questo caso era ora visto che sono quasi NOVANT’ANNI che la strada è stata realizzata e peraltro spesso usando pietrame di ogni tipo , anche proveniente da vecchie abitazioni demolite.
Plaudiamo alle entrambi le iniziative che finalmente muovono nella direzione delle “piccole” opere da basso costi e grande utilità ed importanza.
Ce ne sono altre, ma intanto va bene così.
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Amantea 11 anni dopo. Prima parte
Sabato, 02 Marzo 2013 09:46 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiGiovedì 23 maggio 2002 su “Il quotidiano” si leggeva un interessante articolo che recava il titolo” Una città migliore con un nuovo PRG”. Campeggiava ,poi, l’immagine di Salvatore Basso.
Basso era uno dei membri della delegazione dei commercianti che aveva incontrato l’allora assessore al Turismo Rocco Giusta.
Prima di lui aveva parlato il presidente dell’associazione dei commercianti Eugenio Bruni il quale aveva così dichiarato: “ Dopo aver espresso piena soddisfazione, a nome di tutta la categoria,per la bozza della programmazione estiva illustrata da Giusta, abbiamo ricordato all’assessore al Turismo che, oltre all’offerta di svaghi e divertimenti,è necessario risolvere i problemi della viabilità, dei parcheggi e quelli relativi alla pulizia della città affinchè non si ripetano gli stessi errori dell’anno scorso”
Non è dato sapere al momento quali fossero gli “errori dell’anno scorso”. Possiamo soltanto chiedere, come faremo nei prossimi giorni, al sig Eugenio Bruni se a distanza di 11 anni sono stati affrontati e risolti, e come, i problemi che lui, da presidente dei commercianti, sollecitava.
Basso, invece, ricordava la necessità di ridurre durante la stagione estiva i tempi di attesa per l’ingresso alla cittadina/( spesso lunghi e fortemente penalizzanti)oltre che la necessità di controllare eventuali scarichi abusivi a mare che penalizzano il turismo.
Poi ricordata la valenza turistica e commerciale della cittadina, Basso invitava a rivedere il PRG per migliorare la città.
A distanza di 11 anni sembra tempo di valutazioni che chiederemo al dr Basso.
Occorre ricordare,infine, che la brava giornalista del tempo( Carmela Provenzano) chiudeva l’articolo ricordando quanto Bruni e Basso evidenziavano nel dichiarare:“ Noi non facciamo opposizione, né siamo un’associazione politica. Il nostro obiettivo è quello di tutelare la nostra categoria e di dare voce alle nostre aspettative ed alle nostre idee”
La giornalista chiudeva con il suo pensiero finale fuso nella affermazione che “ di cui, naturalmente, ( riferendosi ad idee e proposte dell’AC) l’amministrazione non può non tenere conto”
A Bruni e Basso anche la riflessione, ad oggi, sulle parole della giornalista.
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