L’impianto era privo di ogni tipo di autorizzazione sanitaria.
Amantea – Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Nucleo investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Cosenza in collaborazione con il Comando Stazione di Longobardi hanno eseguito un controllo agroalimentare presso un’azienda di trasformazione prodotti alimentari nel Comune di Amantea.
Durante il controllo si è rinvenuto un laboratorio completamente abusivo privo dei titoli edilizi e delle autorizzazioni sanitarie all’interno del quale venivano prodotti fichi secchi.
I fichi erano trattati presumibilmente con anidride solforosa, gas tossico utilizzabile solo sotto lo stretto controllo di un tecnico chimico abilitato al trattamento.
I controlli hanno evidenziato come l’impianto di gassazione, così come la camera stagna erano realizzati in modo artigianale e privi di qualunque sistema di controllo e sicurezza.
A seguito del controllo si è posto sotto sequestro il magazzino e l’impianto oltre a 80 cassette di fichi secchi in procinto di essere immessi sul mercato.
Il titolare dell’azienda è stato deferito per abusi edilizi e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. su delega della Procura della Repubblica di Paola, che ha convalidato il sequestro, la bombola contenente anidride solforosa è stata asportata e consegnata al dipartimento di chimica e tecnologie chimiche dell’Università della Calabria per le analisi sull’additivo chimico, le analisi su un campione di fichi prelevati verranno invece effettuate dall’Asp di Cosenza con la collaborazione dell’istituto zoo profilattico.
Nessun comunicato sul sito della Questura di Cosenza relativo alla massiva presenza della Polizia di Stato nel territorio amanteano.
Per darne notizia dobbiamo allora riferirci esclusivamente a quanto visto ed alle informazioni circolate con il passaparola.
Molte le auto che hanno di fatto costituito una rete all’accesso alla città.
Ma si ha notizia dell’accesso presso vari uffici locali.
Non è dato sapere cosa cercassero e tantomeno su cosa indagassero.
Le uniche cose che abbiamo colto sono la speranza che la Polizia giunga presto a contribuire alla pulizia della città operando per evitare ogni comportamento illecito o comunque parziale e , probabilmente, i timori di chi ha da temere.
Non è affatto vero in sostanza che Amantea non voglia lottare contro le illegittimità , anzi, per vero, cerca di affrancarsi da ogni invadenza del malaffare.
Da qui la attenzione ogni volta che le Forze dell’ordine la presidiano , come ieri, in attesa di un posto di Polizia stabile a presidio della legalità
La commissione per la selezione per la copertura di 7 posti di Vigile Urbano si è riunita giorno 8 ottobre, non si sa dove e non si sa a che ora, per ammettere alla selezione per titoli ed esami i facenti istanza di partecipazione al concorso per la copertura di 7 posti di Polizia Locale part time a 18 ore ed a tempo indeterminato.
La abitudine ai pastrocchi del comune di Amantea sembra coinvolgere anche la commissione di concorso.
Oltre alle già dette carenze relative al luogo dove si è svolta la riunione ed all’orario della stessa , non è riportata e pubblicata nessun’altra riunione precedente della commissione, non si conoscono i nomi dei componenti, non si conosce il nome del segretario, nulla è dato sapere circa la loro eventuale incompatibilità con i candidati.
E potremmo continuare.
In sostanza la commissione ammette alla selezione le stesse unità che erano state ammesse dall’ufficio del personale con determina n 242 del 29 settembre 2015.
Sono , quindi , ammessi i seguenti concorrenti
Africano Ornella
Bossio Teresa
Guido Rizzo Antonella
Perna Franceca Mafalda
Valeriano Marilena
Vilardo Franceco
Faceto Giuseppina
Cristaudo Anna
Garritano Antonella
Non risulta essere stata pubblicata nemmeno la data del concorso che vi anticipiamo essere fissata per il 23 e 24 novembre pv.
Una data coerente con il provvedimento n 901 dell’8 ottobre 2015 del TAR di Catanzaro che deciso “solo” di intimare al comune di Amantea di “depositare dettagliata e documentata relazione sull’attività amministrativa posta in essere con riferimento alla procedura concorsuale in oggetto, evidenziando le ragioni per le quali essa non è stata ancora portata a conclusione” , assegnando il termine massimo del 2 novembre e fissando al 12 novembre 2015 la data di trattazione del ricorso in camera di consiglio.
In sostanza l’esame differito al 23 e 24 novembre permetterà la conoscenza della decisione del TAR.