I Carabinieri hanno denunciato 4 persone per accattonaggio con minorenne.
Ieri domenica 11 ottobre su Amantea pioveva a dirotto.
Davanti ad un supermercato una bambina di 8 anni sotto l’acqua chiedeva l’elemosina.
Si ferma una pattuglia dei Carabinieri della locale caserma sorpresa del fatto che la bambina fosse sola e sotto l’acqua ed avvicina la bambina.
Nei pressi 4 parenti che avevano costretto la bambina a chiedere l’elemosina a chiunque entrasse nel supermercato o semplicemente passasse lungo Via Bologna.
Immediata la identificazione e subito dopo la denuncia alla autorità giudiziaria.
Costringere un figlio minorenne all'accattonaggio è da considerarsi come una forma riduzione in schiavitù.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, confermando una condanna ad un padre di etnia rom, che minacciando di botte la figlia di appena 10 anni, la costringeva a chiedere l’elemosina dalla mattina alla sera.
Se anche la Corte Costituzionale con sentenza numero 519 del 1995 ha abrogato l’articolo 670 del Codice Penale, sulla “Mendicità”, rimane reato , invece, mentire al pubblico con la richiesta di elemosina senza trovarsi in condizioni di reale povertà o utilizzare l'elemosina per l'acquisto di alcol, droga o altri beni non legati a uno "stato di necessità", oppure simulare disabilità; ridurre persone come anziani e disabili in schiavitù (art. 600) nonché esercitare l'accattonaggio molesto e insistente (per violenza privata, art. 610), in particolare nel trattenere o bloccare per strada le persone che hanno risposto no alle richieste, o nel bussare con insistenza ai finestrini delle auto ferme ai semafori o davanti agli attraversamenti pedonali.
E soprattutto resta in piedi l’art 671 che vieta l’ impiego di minorenni per l'accattonaggio con finalità di sfruttamento economico.
Ecco l’elenco delle manifestazioni della Fiera 2015
Domenica 11 ottobre ore 18.30
Sfilata per le vie cittadine ed esibizione delle majorettes di Amantea
Domenica 18 ottobre ore 15.00
I ferari “armamuni e partimu” II edizione
Con la collaborazione gratuita dell’associazione NNS e NNC
Sabato 24 ottobre ore 17.00
Sala consiliare di Amantea convegno organizzato dal Rotary Club Amanrtea “ Due fiere imperiali a confronto, storia, cultura ed attualità degli antichi eventi fieristici di Ognissanti di Amantea e di san Giuseppe di Cosenza
Domenica 25 ottobre ore 16.00
Corteo storico ed investitura del Mastro giurato con la partecipazione di Klampete rievocazioni storiche
Lunedi 2 novembre ore 17.00
Gran chiusura della Fiera “L’ultimo mastro giurato” Corteo storico a cura di Klampete.
Don Giulio Spada resta indimenticabile nella società amanteana, forse come pochi altri parroci.
Nacque a Clusone, in provincia di Bergamo, il 4 gennaio 1912 da una famiglia povera e rimasto orfano del padre, morto nella grande guerra del 15-18, e successivamente della madre, fu cresciuto da uno zio paterno.
Fu accolto dalla Comunità del Beato Luigi ORIONE entrando in seminario a Villa Moffa di Bra in provincia di Cuneo e fu proprio il beato Luigi ORIONE che lo accolse e lo incoraggiò al sacerdozio
Seguì gli studi magistrali e per qualche anno fu maestro elementare
Fu ordinatotra gli Orionini il 12 luglio 1942 nel Santuario di Caravaggio.
Fu missionario in Albania e dopo l’avvento del regime comunista, essendo riuscito a sfuggire miracolosamente alle persecuzioni, tornò in Italia per prestare la sua opera come segretario di Monsignor Felice Cribellati, Vescovo di Tropea.
Per oltre un decennio, fu parroco di Drapìa (CZ).
Poi giunse ad Amantea alla guida della Parrocchia di Santa Maria La Pinta (Cappuccini)
Don Giulio convinto ammiratore di Don Bosco sosteneva che una parrocchia senza oratorio era priva di futuro
Per questo tenne aperta ogni giorno la parrocchia che divenne il più importante luogo di incontro e socializzazione della città.
Gli piaceva molto stare con i giovani, li aiutava a fare i compiti e compiva parecchie uscite e pellegrinaggi.
Continuando la sua esperienza pastorale don Giulio favorì la nascita degli scouts e delle guide dell’A.G.E.S.C.I.
Quello di don Giulio ( Tropea 1952) fu uno dei primi gruppi dello scoutismo giovanile sorto in Calabria.
Fu anche l’artefice della schola cantorum “S. Domenico Savio” sotto la guida del Maestro Angelo De Santo.
Sotto di lui l’apertura della scuola materna parrocchiale di Via lava Gaenza affidata alla cura delle suore e l’istituzione di un laboratorio artigianale di ricamo, taglio e cucito diretto dalla indimenticata Sig.na Gilda Viola, meglio conosciuta come "a delegata".
Al suo apostolato si devono lo sviluppo della Azione Cattolica dalla quale derivò l nascita del gruppo Caritas, che diede sollievo e conforto ai poveri di ogni ceto sociale.
All’eta di 71 anni il male che in breve tempo lo portò alla morte che giunse in Serra d'Ajello venti anni fa l’8 ottobre 1985
Le sue spoglie terrene riposano nella nuda terra del Cimitero di Amantea e sono ancora oggi meta di pellegrinaggio e di preghiera.
Uomo buono e giusto prima e più che sacerdote lasciò in ricordo indelebile nella cittadina tirrenica ecco un tratto del suo testamento
“Ora sento vicina la morte, il momento della mia liberazione e, seppure con tanto rimpianto per il bene non fatto, sento il dovere di ringraziare il Signore per tutto quello che mi ha concesso in questa vita e per l’approssimarsi a Lui nella cui infinita bontà e misericordia confido.
Lascio questo mondo temporaneo per iniziare la mia via nel mondo eterno.
Grazie Signore!”