Continua l'incontro tra musica classica ed il ballo classico.
Tutto grazie alla dalla banda musicale “Francesco Curcio” di Amantea ed all’associazione Pentadance.
Un evento speciale dal titolo “NOTE DANZANTI”.
L' evento si terrà stasera venerdì 24 aprile 2015 alle ore 20.30 presso il Campus “F. Tonnara” in via Vulcano ad Amantea (CS).
Saranno suonate le più note arie della Traviata, Aida, Carmen eseguite dalla banda Curcio diretta dal M° Perri Altomare Alfonso.
Sul palco gli allievi della Pentadance che balleranno al suono delle famose arie .
Una occasione speciale di cultura e divertimento.
Un cittadino segnala un grave pericolo e chiede l'intervento della Polizia Municipale
Rosario Cupelli attivista del Movimento 5 Stelle scrive:
Vorrei approfittare della disponibilità delle vostre pagine per segnalare un grave pericolo sulla SS.18 nei pressi del porto di Amantea e chiedervi di aiutarmi nel segnalarlo.
L’estate sta arrivando, il traffico veicolare è destinato ad aumentare, il porto di Amantea è già molto frequentato ma a breve lo sarà di più e nella medesima zona già sussistono gravi problemi di viabilità dovuti all’erosione costiera.
Ora chi frequenta la struttura portuale è costretto da qualche tempo a delle vere e proprie manovre spericolate con le proprie autovetture, sia in entrata che in uscita dalla struttura citata, perché di fronte all’ingresso del Porto c’è un ristorante molto frequentato dai camionisti, questi parcheggiano i loro automezzi nello spiazzo posto proprio all’entrata del porto, causando notevoli disagi perché i camion con la loro mole ostacolano se non oscurano totalmente la visibilità.
Chiedo al Comune di intervenire sollecitamente, prima che succeda qualcosa di grave.
Basterebbe un divieto totale di sosta, una maggiore segnalazione della struttura portuale, ora quasi inesistente, un indicazione ai camionisti della possibilità di ampi spazi per il parcheggio dei mezzi, al di sotto del piazzale antistante l’ingresso del porticciolo.
Inoltre che i vigili intervengano per il rispetto dei divieti.
Non è molto difficile, non ha costi elevati, ma garantirebbe agli utenti paganti un uso più sicuro della struttura comunale.
Certo dell’accoglimento dell’invito, approfitto dell’occasione per salutarvi. Rosario Cupelli.
“La menzogna è un venticello/un’arietta assai gentile/ che insensibile sottile/ leggermente dolcemente/ incomincia a sussurrar./ Piano piano terra terra / Sottovoce (si fa per dire) sibilando/ va scorrendo, va ronzando/ nelle orecchie della gente/ s’introduce destramente,/ e le teste ed i cervelli/ fa stordire e fa gonfiar”.
I giovani, privati dell’utopia di un futuro possibile, incapaci di pensare alle infinite manifestazioni del divenire, vivono soggiogati, in particolare le nuove generazioni, dalla sintomatologia dell’effimero.
Se lo spazio della comunicazione massmediatica è tutto occupato da “un’arma di distrazione di massa" come si fa a trovare spazi di discussione sulle cose importanti, come si esercita il senso critico sulle questioni fondamentali della vita di Amantea e degli amanteani?
Come si riesce a raggiungere un grado sufficiente di informazione?
Questo è il quesito.
In questo clima farcito da inganni, furberie e malcontento, ieri all’imbrunire, a Piazza dell’Emigrante (orribile nome) si consumava l’ennesima farsa corredata da videos, disegni e cotillon.
Una commedia dell’orrore.
Allo stesso tempo, sul Canale di Sicilia si assisteva ad un altro spettacolo: una tragedia che vedeva protagonisti, non dei buffoni e clowns, ma circa 900 fra donne bambini e uomini che pensavano di sfuggire alla morte sulla terraferma d’Africa per finire sul fondo del Mediterraneo.
Non esageriamo, direbbe il semplicione non comprendendo che quello che oggi viviamo è un mondo gestito da mediocri balordi di tipo diverso, la coercizione non è effettuata con la forza, ma con l’inganno di fantomatici chiarimenti, comitati, direttivi, sedicenti tridimensionali progettisti, distrazioni, spettacolo, divertimento, argomenti leggeri, rissa anche, perché no, il dolore stesso spettacolarizzato in tv minimizza le sofferenze reali della gente, inibisce l'empatia.
L'importante è anche riempire di notizie, servizi, informazioni, impedendo che quelle davvero importanti possano imporsi all'attenzione generale.
In questo spettacolo dell’orrore, le nuove generazioni, “dovrebbero essere costrette” a scuotersi dall’apatia del benessere costruito dai loro genitori ma ora messo in dubbio.
Se è vero che possono contare su un livello di istruzione e di accesso agli strumenti tecnologici senza precedenti, è anche vero che i venditori di fumo e di menzogne non permetteranno di vedere oltre il loro naso.
E trovandosi a passeggiare su un “avveniristico lungomare” rischieranno verosimilmente di finire annegati nello stesso Mare che ha inghiottiti i disperati imbarcati sull’ennesima carretta della speranza.
Dietro a simili atteggiamenti e comportamenti dei venditori di fumo e di promesse di turno, al limite tra paternalismo, prevaricazione e difesa di interessi di casta, non troveremo di certo l’altruistico desiderio di “proteggere” i più deboli, utilizzato solo come specchietto per le allodole e ottimo per garantire interessi egoistici.
“Dalla bocca fuori uscendo/ lo schiamazzo va crescendo:/ prende forza a poco a poco,/ scorre già di loco in loco,/ sembra il tuono, la tempesta/ che nel sen della foresta,/ va fischiando, brontolando,/ e ti fa d’orror gelar.”.
Gigino A. Pellegrini & G el Tarik