Cominciamo a svelarvi il mistero del pane che diventa rosso. In attesa del risultato finale da parte del laboratorio specializzato che da giorni sta conducendo approfondite analisi sui campioni prelevati, vi raccontiamo la seconda parte della strana storia.
Abbiamo concluso la prima parte del nostro primo articolo precisando che dopo aver portato le altre due frese di altri due distinti panifici eravamo curiosi di sapere quale risultato avremmo avuto
“ Venite, venite. Anche le frese che avete portato voi sono diventate rosse. Anzi è diventato rosso anche il fazzoletto che le copriva!”
Saliamo in macchina e ci muoviamo per raggiungere Campora San Giovanni,(Cominciamo a svelarvi dove il fatto è avvenuto).
Scattiamo le foto.
La sorpresa non è solo mia ma anche della famiglia che mi ha segnalato il caso.
Ed insieme anche della teste che era con me.
Ora la prima riflessione.
Dopo il primo evento avevamo pensato che si trattasse o del pane o dell’acqua. Per questo la prova su frese di altri panifici
Ma ora il risultato positivo ci portava a ritenere che si potesse trattare (anche) dell’acqua.
Ci spingeva in questa direzione il fatto che le tre frese provenivano da tre panifici di tre distinti comune del cosentino.
Si, dobbiamo smentire le facili affermazioni che “ il pane del mio paese è indenne da questo problema”
Vi prego in attesa dei risultati del laboratorio specialistico preghiamo i nostri lettori di non azzardare ipotesi sul pane .
Il pane esaminato (al momento, ovviamente) non è di AMANTEA!
E per cortesia nella stessa ottica ed in attesa dei risultati che forse arriveranno domani o dopodomani nessuno si ipotizzi che si tratti dell’acqua di Campora San Giovanni
Ma continuiamo.
In questo bailamme decidiamo di ripetere la prova.
Prepariamo 9 piatti di plastica sui quali segniamo Pane A acqua Campora, Pane A acqua minerale, pane A acqua Amantea, e poi Pane B acqua Campora, Pane B acqua minerale, pane B acqua Amantea, ed infine Pane C acqua Campora, Pane C acqua minerale, pane C acqua Amantea,
Mettiamo tre pezzi del pane A (evitiamo di indicare il nome del panificio A) nei tre piatti in basso
Mettiamo tre pezzi del pane B (evitiamo di indicare il nome del panificio B) nei tre piatti al centro
Mettiamo tre pezzi del pane C (evitiamo di indicare il nome del panificio C) nei tre piatti in alto.
A parte abbiamo preparato tre diverse acque.
L’acqua di Campora SG, l’acqua di Amantea, un’acqua minerale comprata in un locale supermercato.
Bagniamo le frese come da indicazioni A sinistra acqua di Campora , al centro acqua minerale, a destra acqua di Amantea.
Poi aspettiamo.
Nel frattempo andiamo a Campora a vedere la due frese aggiuntive. Sono quelle nella foto. Incredibili.
La famiglia sta bene.
Una voce ci sussurra che quello che abbiamo verificato è già successo a Campora ma che i risultati non abbiamo destato allarme nella autorità sanitaria.
Non sappiamo quanto sia vero
Ogni tanto siamo andati a vedere le frese e le abbiamo fotografate.
Ci vuole il giorno dopo, cioè le 24 ore per vedere i primi risultati
Ancora una volta ci sorprendono
Quello che vediamo è incredibile.
In sostanza lo stesso tipo di frese hanno dato risposte diverse con le varie acque
Ma completamente diverse
Impossibile cioè ascrivere il rosso ad un pane o ad un’acqua specifichi. Anche una fresa bagnata con acqua minerale (in bottiglia) è diventata rossa.
Intanto ci pervengono segnalazioni completamente diverse di esperimenti. C’è chi ci dice che un quarto tipo di pane bagnato con acqua è normale.
Qualcuno ci mostra pane fresco diventato anche “lui” rosato. A tal punto occorre chiedere informazioni. Ci rivolgiamo ad un esperto biologo e descriviamo le vicende.
In particolare segnaliamo il fatto che il pane viri al rosso , sempre più roso, man mano che passa il tempo.
E riceviamo una conferma del fatto che il caso sia stato già presente in loco anche se non ci viene riferito il panificio interessato
Poi ci viene anche indicato il possibile batterio che potrebbe avere provocato il fenomeno. A tal punto non resta che chiedere aiuto ad un laboratorio specialistico. Il laboratorio specializzato del quale attendiamo i primi risultati.
Nel frattempo una prima indicazione.
Chiunque può prendere una fresa, o pane, od altro prodotto da forno, bagnarlo con acqua ed aspettare che passino 24-36 ore.
Se il pane resta esente dal fenomeno, OK, se diventa rosso mandatecene una foto e regolatevi se continuare a mangiare lo stesso tipo di pane ed usare la stessa acqua .( NOI VI SUGGERIAMO DI ASPETTARE!)
Domani o dopo i primi risultati del laboratorio.
Seguiteci.
NB Ringraziamo chi ha voluto fornirci indicazioni. Per quanto si sappia al momento si tratta di un batterio non di una muffa; un batterio responsabile di un antico miracolo!
AH, DALLE FOTO ABBIAMO CANCELLATO I NOMI DEI PANIFICI
Il colore macchia anche il tovagliolo
Il tavolo della prova con i risultati prima del prelievo
Sotto le colonie batteriche
La Storia ha dell'incredibile ed è successa ad Amantea, "cosa porta il pane (dopo essere stato bagnato) a diventare di colore rosso fuoco?" è questa è la domanda alla quale si deve trovare una immediata risposta dopo la sbalorditiva scoperta fatta da una signora amanteana.
La storia:
Una signora residente nel comune di Amantea (omettiamo le generalità e la via per ragioni di privacy ma anche per altre ragioni che capirete da soli in seguito) una sera bagna alcune frese prodotte da un panificio della zone e che aveva intenzione di mangiare con una buona insalata di pomodori.
La signora e la famiglia non riescono a consumare tutte le frese ; ne resta una intera.( Omettiamo anche il nome del panificio non potendo escludere che si tratti dell'acqua o di altro!!!)
La signora decide di conservarla.
La pone in un tovagliolo bianco posto sopra un piatto che lascia sul tavolo della cucina.
Passano 24 ore.
La sera dopo prende la fresa per mangiarla.
La trova stranamente colorata di rosa.
Sorpresa di quanto visto, decide di non mangiarla
La mattina dopo la notizia esce fuori dalla casa ed in qualche modo arriva a noi.
Decidiamo di cogliere la notizia e di fotografare la fresa.
Ci rechiamo presso la casa della nostra signora /( che per comodità chiamiamo Maria) la quale ci racconta quanto abbiamo scritto.
Solo che la fresa ora ha un intenso colore rosso.
Sono passate più di 36 ore!
Non solo ma ha anche uno strano ed intenso odore.
Maria è preoccupata.
Ed in verità lo siamo anche noi.
Abbiamo letto di mozzarelle blu, ma mai di pane rosso.
Le ricerche su internet non ci danno grandi risposte.
Facile sospettare del pane o dell’acqua.
Ritorniamo il giorno e portiamo due frese di altri due panifici
Le bagniamo con l’acqua della fontana della casa di Maria e stabiliamo di vederci il giorno dopo
Nel mentre mi porto via un pezzo della fresa rossa.
Lo mostro ad un panettiere per sapere se abbia mai visto una cosa simile.
“E’ nostro” mi chiede. Rassicurato del contrario ma sorpreso, mi dice di non aver mai visto una cosa simile.
Sospetta che possa trattarsi di un colorante eventualmente rimasto nella impastatrice .
Un colorante?
Vado da un amico farmacista.
Anche lui è sorpreso. Escono fuori diverse ipotesi ma nessuna attendibile.
Mi assicura che però avrebbe fatto ricerche su coloranti che virino al rosso solo dopo essere stati impastati con la farina , l’acqua ed il lievito.
Vado anche da un amico pasticciere e li è subito un summit.
La sostanza rosa viene osservata, odorata, toccata.
“ No, non mi sembra un colorante! Quelli che usiamo lasciano un po’ di colore sulle mani, questo no! Non solo ma ha una certa consistenza. Vedi ne ho fatto una pallina!
Si dispiace di non avermi potuto aiutare, ma mi chiedono di tenerli informati.
Ora non resta che aspettare le 24-36 ore.
Aspettiamo risvolit, segnalazioni ed aiuto, su cosa possa portare il pane a divenire rosso (Acqua; Prodotto chimico; ... ...)
Continua domani con la seconda parte……..
Con delle foto pazzesche
l'Associazione AUSER organizza due eventi nel cuore del centro storico
La mattina alle ore 9.00 in Via Umberto I° incontro con la delegazione dei partecipanti al 12° Festival Scacchistico Internazionale organizzato dal Circolo scacchistico “G. Crupi”.
Alle 9.30 visita guidata del centro storico in compagnia del nostro amico Antonio Cima.
Alle 10.30, nella piazzetta di largo Chianura , ci sarà un momento di degustazione.
Il secondo evento, sempre alla Chianura, con inizio alle ore 19.30, incontro con “Librandi” , una delle più importanti e antiche Cantine della Calabria.Al nostro amico e socio Arturo Pucci il compito di presentare Librandi e, a seguire, la visione di un’interessante filmato sull’azienda .Subito dopo Roberta del Rosario, Maria Cuzzilla ed Eugenio Bruni reciteranno in dialetto un brevissimo testo (Dialogo familiare) scritto da Arturo Pucci.La serata terminerà con la degustazione di un nostro piatto tipico ..accompagnato da un bicchiere di vino rosso Librandi …
Saluti.
Roberto Aloe