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Redazione TirrenoNews

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''La Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha ancora trovato il tempo per decretare la sospensione di Antonio Rappocco pur ''ope legis'' disciplinata'.

Ciò nonostante l'iter preveda soltanto di “sentire” il Ministero per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport ed il Ministro dell'Interno. Eppure quando si è trattato di disporre la reintegra del predetto Rappoccio la Presidenza del Consiglio dei Ministri, opportunamente investita in data 15 luglio 2013 di un delicatissimo quesito tecnico da parte del Dott. Pasquale Crupi, Capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio della Regione Calabria, con tempistica anglosassone, in data 16 luglio 2013, ovvero appena in 24 ore, liquidava qualsiasi dubbio giuridico affermando incredibilmente che trattasi di un ''errore materiale'' della legge (sic!), sdoganando il ritorno del pluri-imputato ed indagato ex ante cautelato'.

Adesso che invece Rappoccio dovrebbe essere sospeso, a Palazzo Chigi c'è qualcuno che funambolicamente ancora cincischia''

E' con queste dure parole che l'ex Consigliere Regionale Aurelio Chizzoniti torna a farsi sentire nell'infinita querelle che lo vede contrapposto al consigliere, recentemente reintegrato ma ''risottoposto” alla misura cautelare del divieto di dimora in Calabria Antonio Rappoccio.

Poi Chizzoniti conclude: ''Si sollecita pertanto l'autorevole intervento di Codesta Presidenza perché venga bandita qualsiasi subdola ambiguità istituzionale che, di fatto, preclude la indifferibile ricostituzione del quorum strutturale della massima Assise Assembleare della Regione Calabria''.

NdR:

1)Chi è che cincischia?

2)Perché?

3)Ed ora cosa farà il Presidente Napolitano?

 

Crotone. Prende a cinghiate la figlia che non lo fa dormire

Lunedì, 02 Settembre 2013 19:59 Pubblicato in Crotone

Salvatore Tiano, disoccupato di 44 anni, picchiava ripetutamente la moglie e i figli.

Nell'agosto di quest'anno avrebbe addirittura frustato la bambina di otto anni perché aveva disturbato il suo sonno, procurando le lesioni guaribili in venti giorni.

In altre occasioni le avrebbe rotto un vaso in testa e l'avrebbe colpita con una sedia al volto.

Tiano e' accusato, inoltre, di avere picchiato la moglie colpendola, in un'occasione, col manico di una scopa.

Finalmente la moglie ha detto basta ed ha presentato denuncia ai carabinieri che hanno inviato il tutto alla competente Procura.

Ed ora il gip del Tribunale di Crotone, Raffaele Mazzotta, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto dell'uomo.

Perviene e pubblichiamo la nota del I Circolo PD Cosenza2:

“Damiano Covelli, PD: Sull’acqua necessaria chiarezza e rapidità nel risolvere il problema.

Sulla vicenda della non potabilità dell’acqua nel Centro Storico e nelle Frazioni è necessario che il Comune intervenga in modo tempestivo per risolvere il problema.

Mi sembra evidente che sulla questione ci sia stato da una parte un grave difetto di comunicazione e dall’altra un serio ritardo nell’affrontare il problema, tant’è che ad oggi i cittadini, nonostante siano passati diversi giorni, non sanno se possono utilizzare l’acqua pubblica.

L’ordinanza è stata pubblicizzata sugli organi di stampa e con qualche manifesto affisso soltanto su poche fontane pubbliche.

Molti cittadini l’hanno appresa in ritardo e ciò ha alimentato preoccupazioni e anche allarmismi.

Inoltre, se l’acqua in queste realtà non è potabile o non lo è parzialmente, è bene che si proceda, nelle aree dove esiste il problema, a chiudere le fontane pubbliche che invece continuano ad essere utilizzate.

Ma è necessario fare anche di più: dire chiaramente cosa si sta facendo per risolvere l’emergenza e quando e come i cittadini potranno tornare a bere l’acqua dello Zumpo.

Questa sorgente è, infatti, storicamente, quella più pura e pulita tra quelle che servono la città di Cosenza.

Se si sono verificate infiltrazioni che hanno pregiudicato, in parte, questa purezza, vanno trovate e rimosse senza perdere tempo e, soprattutto, senza alimentare ingiustificati allarmi.

Il Comune attivi prontamente tutti gli strumenti in suo possesso e ricorra anche, se necessario, a misure di emergenza, per risolvere in tempi rapidi il problema.

Cosenza, li 2 settembre 2013 Damiano Covelli Segretario I Circolo PD Cosenza2”

Ndr. Ma davvero, come è possibile lasciare aperte le fontane pubbliche che erogano acqua inquinata anche a coloro che sono di passaggio e che non hanno avuto conoscenza della presenza di inquinamento? Siamo di fronte ad una situazione aberrante. Possibile che si pensi solo a feste e sagre e non alla salute della gente?

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