Che lo Stato con i migranti fosse, come diciamo noi, ad Amantea “ mbrazz’a Maria”, lo si sapeva.
Ma ora abbiamo la conferma.
Non si tratta di proteste dei profughi, per mancato pagamento del pocket money, né per il cibo, né per la qualità, dei servizi offerti od altro, proteste che attivano le reazioni politiche delle associazioni di tutela dei migranti.
NO! NO!
Si tratta proprio di una forte, univoca, nuova reazione dello Stato.
E’ quasi incredibile, ma è così!
Minniti ha commissariato tre centri a Briatico.
Sembra che ci sia l’ombra della ‘ndrangheta sui tre centri di accoglienza per migrati di Briatico.
È quello che pensa il prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, che di concerto con l’agenzia anticorruzione di Raffaele Cantone e con il ministro dell’Interno Marco Minniti, ha nominato commissario l’avvocato palermitano Rosario Di Legami.
E non solo.
Il prefetto vibonese ha fatto scattare un’interdittiva antimafia per le due cooperative che gestiscono i centri, almeno sulla carta: si tratta della “Monteleone Servizi” e della “Monteleone 3.0 protezione civile”, che si occupano di 700 richiedenti asilo politico.
In sostanza, chi avrebbe in mano tutta l’assistenza dei migranti, attraverso un subappalto ritenuto illegittimo, sarebbe una società risultata pesantemente condizionata da infiltrazioni dell’ndrangheta.
Alcune società vicine ai boss avrebbero così monopolizzato le forniture.
Per questa ragione, il prefetto ha deciso di commissariare i tre centri, un provvedimento senza precedenti”.
Ndr.Una domanda al ministro Minniti ed al Prefetto Longo. “ Ma è possibile allocare 700 migranti in un paese di 4000 abitanti?”
Praticamente è come se in Italia ci fossero 10.600.000 migranti su 60.500.000 abitanti!
Non solo è come se ad Amantea ci fossero 2.333 profughi.
Nessuno ha sospettato niente? Troppo comodo! Ci sembra.