
Siamo all’interno del programma “Anticaporalato 2018”
L’uomo, un 59enne di Spilinga avrebbe sfruttato due lavoratori senegalesi senza aver proceduto alla loro regolarizzazione amministrativa.
L’ imprenditore agricolo è stato denunciato dai carabinieri nell’ambito dei controlli del programma “Anticaporalato 2018”.
I militari della Compagnia di Tropea, insieme ai colleghi del Nas di Catanzaro e del Nil di Vibo Valentia, hanno accertato che i due cittadini extracomunitari, obbligati a fare i braccianti agricoli, erano costretti a dormire in uno spazio ricavato all’interno di una stalla, in condizioni igienico-sanitarie molto precarie, senza servizi igienici e senza acqua potabile.
L’imprenditore, , è ritenuto responsabile di violenza psicologica nei confronti di due senegalesi ed è stato pesantemente sanzionato anche per le violazioni igienico-sanitarie riscontrate nella sua azienda
Ed ancora oltre a subire la sospensione della propria attività, dovrà pagare una sanzione amministrativa di 17 mila euro per avere occupato in nero i due lavoratori.
Ecco una ulteriore conferma che la immigrazione serve solo per sfruttare i migranti.
I carabinieri hanno anche imposto il vincolo sanitario a due cavalli di proprietà dell’imprenditore privi di documenti di identificazione.
Avevano rubato delle bottiglie di alcolici e generi alimentari all’interno di un supermercato di Simbario, occultando la merce fra i vestiti.
Non avevano però fatto i conti con i carabinieri della Stazione di Nardodipace che si trovavano stamane all’interno dello stesso supermercato.
Dopo aver attentamente seguito i loro movimenti, i militari dell’Arma hanno deciso di intervenire con una perquisizione personale che ha dato esito positivo.
Ad essere quindi fermati per il reato di furto aggravato ed essere posti agli arresti domiciliari sono stati Dumbrava Costel e Dumitrascu Costel, di 44 e 48 anni, di nazionalità rumena, residenti a Simbario.
Rispondono di furto aggravato dinanzi al Tribunale di Vibo che si occuperà nelle prossime ore della convalida dei due fermi.
La merce rubata, per un valore complessivo di 70 euro, è stata restituita al proprietario del supermercato.
Ancora un'aggressione al personale di Polizia penitenziaria.
Questa volta si è verificata nel carcere di Vibo Valentia.
A renderlo noto sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale.
Un detenuto di origine marocchina, già trasferito da altri istituti per i suoi comportamenti violenti - si precisa in una nota - ha aggredito tre agenti di Polizia penitenziaria.
Infatti, sembra che si tratti dello stesso detenuto, a rischio radicalizzazione islamica che nello scorso mese di giugno ha aggredito il comandante della polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia.
Questa volta, a farne le spese, si legge sempre nella nota del Sappe, sarebbero stati i tre agenti, i quali hanno riportato contusioni giudicate guaribili in due e tre giorni.
«Non è accettabile che la Polizia penitenziaria continui a subire aggressioni, senza che l'amministrazione metta in atto iniziative concrete, dimostrando un'inversione di tendenza rispetto al passato - denuncia il sindacato di Polizia penitenziaria - se ci fossero le condizioni sarebbe opportuno che il detenuto, ormai plurirecidivo, venisse espulso e mandato a scontare la pena nel suo paese».