Anche la Regione Lombardia, nonostante le varie campagne di “demonizzazione” del gioco e dei casino online con giochi live“capitanate” il più delle volte dall'Assessore Viviana Beccalossi, deve fare i conti con i risultati obbiettivi del territorio. Non si vuole dire se siano risultati positivi o negativi, ma si vogliono solo riferire come si fa con altre Regioni della nostra Penisola. Quindi, il Comitato Paritetico di controllo e valutazione fa il punto dell'attuale situazione della legge sul gioco vigente sul territorio lombardo.
Le varie disposizioni in essere “contro il gioco” propongono incentivi di vario genere per gli esercenti che decidono di disinstallare le slot dai propri esercizi, ma non sono state abbastanza “incentivanti”, a quanto pare, per ottenere un buon risultato: le “famigerate macchinette” sono sempre presenti sul territorio e dopo una flessione nel 2014, nello scorso anno sono aumentate sino ad assestarsi sulla cifra di 79.565 unità. Si segnala che le persone in carico alla struttura sanitaria per il gioco problematico sono 2.177 distribuiti in tutta la Regione. Questi i risultati.
Si potrebbe trarre da questi dati un risultato “sconfortante” viste le innumerevoli campagne di sensibilizzazione e responsabilizzazioni messe in campo dalla Regione contro il gioco d'azzardo pubblico: l'agevolazione nel pagamento delle imposte per coloro che hanno deciso di eliminare le apparecchiature da intrattenimento dai propri esercizi è stata riconosciuta sino a questo momento da due soli contribuenti della provincia di Pavia che ne hanno fatto espressa richiesta. Un po' pochino come risultato raggiunto, almeno con questa iniziativa.
Insomma, in Lombardia “il pericolo slot” è sempre alto e l'aumento delle slot sul territorio oggi, rispetto al 2014 è preoccupante. Per il Presidente del Comitato che ha stilato la relazione sulla situazione lombarda si dovrebbe rendere “opportuna una risoluzione per orientare e rafforzare l'azione regionale di contrasto anche attraverso un sistema regionale di mappatura degli esercizi commerciali e degli apparecchi”. Più forza, quindi, alle azioni della Regione.
Senza contare che la Regione Lombardia ha stanziato tre milioni di euro sul bilancio 2015-2016 per sostenere le iniziative dei vari comuni indirizzate alla prevenzione del gioco problematico.
I progetti ammessi al finanziamento sono stati 68 distribuiti su tutte le provincie, ad eccezione di quella di Lodi), per 286 iniziative nei campi della formazione, delle azioni “no slot”, del controllo e della mappatura. Un dato positivo c'è: 13.500 persone hanno partecipato alle attività di formazione per i nuovi gestori, per i quali sono stati svolti circa 560 percorsi. Il numero di presenze è stato notevole.
Almeno questo ultimo dato, che non riguarda il mondo dei migliori casino online italiani legali, dovrebbe rendere felice la “paladina del no slot”, l'Assessore Beccalossi: potrebbe significare che gli operatori del gioco vogliono essere preparati ad affrontare con responsabilità il proprio business. Vogliono essere pronti anche ad incrociare persone-giocatori che potrebbero essere coinvolti nell'abuso del gioco e, quindi, vogliono essere all'altezza di poterlo “riconoscere” ed “andare in aiuto” e consigliare nel modo più professionale possibile. Ma, senza ombra di dubbio, anche questo dato per chi scrive positivo, sarà ricoperto dalla negatività del gioco e da quello che ci gravita attorno, da quello che il gioco potrebbe comportare, dal suo effetto “demoniaco” sui cittadini e sul territorio. Pensieri e parole di Viviana Beccalossi.