Dopo la prima udienza del 12 dicembre 2013 ecco la seconda il 28 gennaio 2014.
A presiedere la d.ssa Paola Del Giudice.
Come la prima udienza solo discussioni propedeutiche
A cominciare dall’ ipotesi dell’uso della videoconferenza per evitare i trasferimenti contestata dai legali degli imputati che al contrario ritengono indispensabile avere il contatto diretto con gli stessi.
Per seguire dalle forti osservazioni sul costo giudicato abnorme , ben 65 000 euro, per avere copia di 30 mila copie di brogliacci e 4 anni di file di intercettazioni.
Sono state comunque accettate le richieste di costituzione di parte civile da parte della regione Calabria e del comune di Scalea
Discussioni preliminari ma estremamente importanti
Diverse le eccezioni della difesa.
Ha cominciare dall’avvocato Nicola Guerrera secondo il quale le sentenze definitive possono essere acquisite solo come prova documentale, mentre le decisioni cautelari non possono essere utilizzate.
Poi la distanza tra le posizioni del PM Luberto il quale cerca di spingere sull'acceleratore del processo( si tratta, infatti,di un giudizio immediato) sostenendo il forte spirito di collaborazione: «La difesa è stata sempre messa nelle condizioni di conoscere la documentazione».
E quella dell’avvocato Adamo che chiedendo maggiore riflessione sostenendo che : «Ci sono esigenze di speditezza, ma anche di verità».
Si è discusso pertanto sulla necessità di capire la rilevanza delle prove.
Ricordiamo che il processo vede 29 imputati sui 41 in totale
Ben 400 i testimoni e sedici collaboratori di giustizia.
Durante l'udienza il giudice ha reso noto il calendario dei prossimi appuntamenti. Si tornerà in aula il prossimo 17 febbraio.