Continua la solita triste cronaca tutta Calabrese, quella che parla di criminalità organizzata, di controllo del territorio, di fazioni, di faide e di contrabbando di stupefacenti.
Di pochi giorni fa la notizia di un arresto da parte delle forze dell’ordine impegnate nella città di Diamante, che avevano sorpreso in una delle strade del centro storico un trentaseienne impegnato a spacciare cocaina a due donne segnalate alla prefettura di Cosenza quali assuntrici di stupefacente.
Adesso tocca alla città di Cetraro, ribaltare alle cronache per il ritrovamento di una ingente quantità di sostanza narcotica rinvenuta tra le mani di due uomini durante un controllo mirato delle forze dell’ordine avvenuto in località Malvitani, sopra la località “San Francesco” a Cetrato appunto.
Si apprende, infatti, che l’operazione, è riuscita grazie all’intelligence dell’Arma, insospettita dai continui spostamenti nella zona del lametino, un buon esempio di combattimento serio al crimine ed al riciclaggio di denaro attraverso lo spaccio per l’appunto.
Il cerchio della cronaca malavitosa si chiudo con la misteriosa, quanto inusuale sparatoria avvenuta in una zona molto trafficata di Paola (Via Nazionale), il tutto in orario pomeridiano di un giorno feriale.
Il tutto infiocchettato per assurdo da uno stile in pieno action movie, con tamponamenti a bordo di fuoristrada e spari in pieno centro, tra il panico generale dei malcapitati cittadini nei pressi della zona.
Una volta raccolte le versioni da parte dei testimoni, le forze dell’ordine sembrano indirizzate all’ipotesi del racket del “pizzo” ed all’ipotesi di una ripresa delle ostilità tra i clan di Paola e Fuscaldo.