Prosegue l’udienza davanti al GUP distrettuale di Catanzaro dell’inchiesta “Tela del ragno”.
Al momento 25 dei 75 indagati per i quali il PM Eugenio Facciolla ha chiesto il processo s avvalgono del rito abbreviato.
Per loro il processo non andrà a dibattimento ma si chiuderà davanti al GUP. In questo caso la loro pena sarà contratta di un terzo.
Ecco i nomi dei 25:
Salvatore Serpa,
Gianluca Serpa,
Romolo Cascardo,
Mario Attanasio,
Francesco Desiderato,
Pietro Lofaro,
Sergio Carbone,
Pier Mannarino,
Fabrizio Rametta,
Giuseppe La Rosa,
Domenico La Rosa,
Vincenzo La Rosa,
Sonia Mannarino,
Luciano Carmelo Poddighe,
Pasqualino Besaldo,
Alfredo Palermo,
Mario Scofano,
Paolo Calabria,
Michele Bloise,
Gennaro Bruni,
Domenico Cicero,
Ettore Lanzino,
Giuliano Serpa,
Ulisse Serpa e
Daniele La Manna.
Tra gli indagati che hanno deciso di farsi giudicare dal Gup, e quindi senza ulteriori indagini, vi sono i collaboratori di giustizia di Paola
Ulisse Serpa,
Giuliano Serpa e
Gennaro Bruni.
Tra i restanti spiccano
i fratelli Domenico e Vincenzo La Rosa, paolani residenti a Roma,
Domenico Cicero di Cosenza e
Pasqualino Besaldo di Amantea.
Imponente il collegio di difesa:eccone alcuni
Giuseppe Bruno
Gino Perrotta
Armando Sabato,
Sergio Rotundo,
Francesco Scrivano,
Nicola Guerrera,
Sabrina Mannarino e
Massimo Zicarelli.
Tela del ragno è l’inchiesta del marzo scorso, coordinata dalla Dda di Catanzaro, il cui fulcro poggia sulle dinamiche criminali di Cosenza e del versante tirrenico della provincia, con la ricostruzione della maggior parte dei fatti di sangue avvenuti negli ultimi 30 anni di guerre di mafia.
Una inchiesta che ha indagato, complessivamente, 250 persone.
Nell'operazione alla quale parteciparono 500 militari, oltre ad elicotteri ed unità cinofile, furono eseguiti oltre a 58 arresti anche il sequestro di beni per 15 milioni di euro.
Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, omicidi, tentati omicidi, usura ed estorsione. In particolare sono stati ricostruiti 12 omicidi e tre tentati omicidi. In particolare sono state colpite le cosche Lanzino-Locicero di Cosenza (subentrata a quella dei Perna-Ruà), Muto di Cetraro, Scofano-Mastallo-Ditto-La Rosa e Serpa di Paola, Calvano e Carbone di San Lucido, e Gentile-BeSalvo di Amantea.
Ora l’inchiesta giunge in aula.
Ed il PM Eugenio Facciolla davanti al GUP distrettuale ha chiesto il rinvio a giudizio di 75 dei 77 indagati finali con proscioglimento solo di Alessio natale e Francesco Loizzo.
Oggi è stato il turno degli avvocati difensori e delle parti civili
Poi toccherà al GUP.
Riceviamo e pubblichiamo il seguente interessante confronto tra dati elettorali alla Camera di Amantea e di Paola ed alcune riflessioni finali
Liste I dati di Amantea I dati di Paola differenza
Pdl 23,35 23,10 -0,25
Pdl ed altri 26,50 33,34 +6,84
Grillo 30,77 27,35 -3,42
PD 23,89 18,27 -5,62
PD ed altri 28,94 24,17 -4,77
Monti 6,18 5,94 +0,24
UDC 2,26 2,23 +0,03
Fli 0,89 0,54 +0,35
Totale 9,34 8,83 +0,51
Ingroia 2,41 4,22 -1,81
In sostanza:
Ad Amantea il primo partito è il Movimento 5Stelle mentre a Paola ha avuto “solo” il 27,35%
Ad Amantea il secondo partito è il PD con il 28,94%, mentre a Paola ha avuto il 18,27%
Ad Amantea il terzo partito è il PDL che ha avuto il 23,35, mentre a Paola ( dove governa) ha avuto solo il 23,10%!
La differenza è fatta soltanto dai candidati paolani presenti nel GRANDE SUD – MPA, Lucio Sbano ( nella foto) che ha ottenuto, infatti, il 6,55 %, e LA DESTRA Giovanni Gravina che ha ottenuto il 2,24 %.
La differenza è ancora quella che il PDL di Paola ha dato ampio risalto al risultato ottenuto mentre ad Amantea , dove mancano perfino i circoli, nessuno ne ha parlato.
Nemmeno il PD ad Amantea si è fatto grande vanto di oltre 5 punti percentuali avuto rispetto a Paola.
Potenza dei mass media!