La statale 18 della costa tirrenica cosentina era presidiata , da SUD, dai photored di Amantea e, da NORD, dai photored di Scalea. Del tipo “ chi siete, quanti siete?: due fiorini”
Poi il 21 luglio 2012 l’Anas con verbale 9732 elevava verbale di contestazione all’amministrazione comunale per violazione dell’art 21 commi 1° e 4° del CdS, per aver realizzato un manufatto segnaletico ( photored) senza la preventiva autorizzazione del proprietario della strada.
I photored vennero fortemente contestati dai consiglieri di opposizione( evidentemente lì ci sono!) i quali più volte avevano fatto notare che la presenza di quei dissuasori era un modo “per far cassa” e poco a che fare aveva con la sicurezza che, anzi, rischiava di essere compromessa.
Anche a Scalea, come ad Amantea , chi giungeva alla SS18 provenendo dal centro, pur passando con il rosso, non veniva immortalato dai photored. E questa condizione compromette la famosa “sicurezza” che si diceva di voler assicurare agli automobilisti.
Poi il 12 luglio 2013 l’arresto del sindaco di Scalea e la decapitazione del comune.
Il 16 luglio la nomina dei commissari prefettizi.
E fu sotto il loro governo che ad agosto 2013 i photored ai semafori di Scalea vennero smontati.(come a dire finchè ci sono arresti c’è speranza!)
E l’avvocato scaleota Mauro Campilongo evidenziando che aveva chiesto più volte l’interruzione del funzionamento dell’impianto, disse il problema fu risolto: ” Ci ha pensato il commissario prefettizio Massimo Mariani che tra i suoi primi atti al comune di Scalea ha ordinato la rimozione del photored!
Intanto il Giudice di pace, adito da numerosi automobilisti, ha dato loro ragione
Ed ecco perché siamo sorpresi della decisione dello stesso commissario di ricorrere in appello davanti al Tribunale di Paola alle sentenze emesse dal giudice di pace favorevoli agli automobilisti.
Ma come? I commissari prima fanno smontare il photored e poi ricorrono in Tribunale contro le sentenze del Giudice di pace?
Che cosa mai è successo?
Lo leggiamo dalla delibera di Giunta n 167 del 19 dicembre 2013( praticamente un regalo di Natale)
E leggiamo che:
- La delibera è stata adottata non dal Commissario Massimo Mariani, ma dal sub Commissario Domenico Giordano del Dirigente Servizio Contabilità e Gestione Finanziaria.
- Il sub commissario ha preso atto che l’orientamento della Prefettura di Cosenza è orientato al rigetto dei ricorsi presentati dagli automobilisti contravvenzionati ( circa 100 rigetti!)
- Le sentenze del Giudice di pace sono avallate da riferimenti legislativi superati “ da altre novelle legislative”
- il comune deve difendersi fino all’ultimo grado di giudizio salvo che non vi siano ragioni diverse di “utilità e convenienza”, nella situazione non riscontrate! Ed allora la delibera per tutelare le ragioni e gli interessi del comune di Scalea. Quali?
- L’ orientamento del Tribunale di Paola nel caso di Amantea è a favore dei comuni e non degli automobilisti. In sostanza il “caso” Amantea fa scuola.
E pensare che gli scaleoti difesero Amantea durante l’assedio francese!
Peccato che nessuno, sembra, abbia letto le sentenze del Tribunale di Paola che condannano gli automobilisti ma che pagano soltanto gli avvocati, non il comune!.Dov’è allora la utilità per l’ente?
Non solo, ma resta sempre il mistero della disattivazione del photored.
Se sono legittimi e fanno cassa perché non si riattivano?
Se sono un atto di tutela degli automobilisti allora la disattivazione è contraria agli interessi degli scaleoti?
Chissà se il Tribunale terrà conto che il photored venne attivato illecitamente?