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mareRiceviamo la seguente nota di Gigino  Pellegrini

Quali sono le cose che Amantea (e la Calabria alla quale essa appartiene) non da ai suoi abitanti? E una volta che si riesce a capire, siamo sicuri che di esse cose ce le siamo meritate? Qui affiora una domanda ancora più determinante, anzi per meglio dire un vero e proprio sospetto:- Non sarà che questa sua negazione sia giustificata? Non sarà che Amantea non dà ai suoi figli per saggezza, e forse per il troppo amore, invece che solo per crudele e indolente odio verso i propri e indegni figli?

Sono sempre più  convinto che quelli dell’Arpacal, chiamati ad analizzare le acque sacre del Mare Nostrum, meglio conosciuto come Mare di Ulisse, distrattamente  hanno analizzato le acque pure e miracolose di Lourdes. L'avvenuto prodigio  è stato comunicato all’Amministrazione e  a tutti gli organi di stampa. Il giorno dopo, tramite la voce di Sparaballe , Tg locali e quotidiani cartacei, i cittadini vennero  informati che l’acqua del mare di Amantea è da “bere”.Avete capito bene! Da bereeeee!!  Allo stesso tempo chi scrive osservava, mentre se ne andava a fare dello jogging, che il mare di Amantea si tingeva di marrone e diventava schiumoso. Varie macchie scure piene di bollicine “petillant” avanzavano gradualmente  sul mare e quando i raggi del sole tornarono a splendere emergevano, staccandosi nettamente dal blu del Mare di Ulisse. Non è oro nero, è liquame. Forse non molti lo sanno, o non vogliono sapere, ma la città ha un sistema fognario ridicolo. Acque nere e bianche terminano nelle stesse condotte e quando piove troppo gli scarichi finiscono a mare.gigino Tanti sono i punti di scarico in zone diverse del litorale amanteano lungo 12 km. , da Acquicella a torrente Torbido. Quello delle fogne è il problema strutturale più “sentito” dai cittadini. Risale ai tempi del boom economico, quando Amantea iniziò a svilupparsi a suon di cemento e opere edilizie spesso molto discutibili. La città si espanse, ma il sistema fognario rimase praticamente uno e misto. E da allora gli scarichi in mare sono cronaca ordinaria quando, a causa della pioggia, o la presenza di turisti fa aumentare la popolazione, l’acqua fogniaria in eccesso non riesce a defluire verso il depuratore di Nocera. In questo quadro, non certamente idilliaco né per i residenti né per i sempre meno turisti, una speranza di risolvere il problema ci sarebbe.  “Basta merda in mare”.  Dovrebbe essere il nome di una associazione di amanteani indipendenti da qualsiasi schieramento politico. Nome adeguato per non edulcorare un problema gravissimo, avvertito da tutta la cittadinanza.  Resta da chiedersi che ruolo abbia avuto l’Asl nella vicenda. “Il direttore di turno è intervenuto negli anni solo se l’Arpacal  dava un segnale, ma durante il periodo turistico tutti zitti” è la denuncia che faccio, la dice lunga sull’omertà, a lungo conservata tra gli operatori del settore, per non pregiudicare l’intera economia cittadina che attorno al mare gravita. Otiti, vaginiti e altre infezioni venivano da tempo diagnosticate dai pediatri della zona e il sospetto che c’entrasse il mare c’era senz’altro. Il mare è una risorsa vitale per l’uomo: l’alterazione del suo ecosistema costituisce un gravissimo pericolo per la sua salute. Dunque, per noi è un obbligo tutelarlo oltre che proteggerci dagli effetti del suo inquinamento. Le acque inquinate contengono grandi quantità di virus e batteri i quali possono essere assimilati dai frutti di mare allevati in prossimità degli sbocchi degli scarichi, provocando così nell’umano malattie come l’epatite, la salmonellosi, il colera e il tifo. Inoltre contengono pericolosi agenti chimici, metalli pesanti e veleni fortemente dannosi per l’umano organismo e in alcuni casi anche cancerogeni. Uno studio condotto da Greenpeace ha rilevato che il mare più inquinato del mondo è proprio il Mediterraneo, in particolare la zona compresa tra Spagna, Francia e Italia. Le foto che vedete le ho scattate negli ultimi tre giorni, certamente non tre secoli fa, come farebbe piacere ai nostri Amministratori e Autorità competenti.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

balcaLa sala conferenze della biblioteca comunale di Tropea ha ospitato nel pomeriggio di giovedì 4 giugno una riunione convocata dal Capo del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE, nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ove sono stati invitati i titolari degli stabilimenti balneari del litorale tropeano.

 All’incontro, organizzato grazie anche alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Tropea, è intervenuto il Sottotenente ATELLA della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e il Maresciallo LODORI, Titolare dell’Ufficio Locale di Tropea, insieme al vice Sindaco Dott. Tropeano e all’Assessore Sig. Valeri.

La riunione, connotata da una viva partecipazione da parte dei soggetti invitati, è stata incentrata sulla nuova Ordinanza di sicurezza balneare del Circondario di Vibo Valentia, la n° 12/2015.

In particolare si è mirato ad informare ed istruire i titolari degli stabilimenti balneari sulle disposizioni previste dal citato provvedimento da attuare per garantire ai bagnanti una fruizione del mare in totale sicurezza per la loro incolumità, per quella dei naviganti e per l’ambiente marino. Inoltre, si è colta l’occasione per ricordare e ribadire che  qualsiasi evento pericoloso per la salute e la vita umana in mare deve essere comunicato con tempestività alla sala operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, tramite il numero gratuito attivo 24 ore su 24 per le emergenze in mare - 1530, al fine di consentire l’immediato intervento dei mezzi nautici e delle pattuglie della Guardia Costiera che opereranno quotidianamente sul territorio durante tutta la stagione estiva nell’ambito dell’operazione complessa “MARE SICURO” 2015, disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Tutti i partecipanti oltre a gradire l’iniziativa e l’incontro alla vigilia dell’inizio della stagione balneare, hanno ringraziato i militari della Guardia Costiera per l’attività quotidianamente svolta, assicurando il proprio sinergico contributo per il regolare e sicuro andamento della stessa.

A breve, si legge nella nota stampa, il veloce battello pneumatico GC 163 della Guardia Costiera di Vibo con equipaggi composti da Guardiacoste addestrati al salvamento nuoto e al primo soccorso sanitario, sarà nuovamente operativo nel porto di Tropea per le attività d’istituto ed opererà per tutto il periodo estivo per garantire la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare.

Pubblicato in Calabria

Amantea-LidoCapire quale sia l’effettivo stato di salute del mare e orientare le scelte delle nuove generazioni verso le problematiche ecologiche. La presentazione del progetto “Quanto è profondo il mare”, avvenuta presso il polo scolastico di località Sant’Antonio, ha messo in luce le potenzialità del territorio, ma soprattutto le difficoltà che esso subisce dall’antropizzazione. Il discorso, complesso e articolato, è stato introdotto dal dirigente scolastico Francesco Calabria che ha evidenziato le peculiarità di un progetto che vede collaborare fianco a fianco l’istituzione scolastica, la Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, il Dipartimento di biologia dell’Università della Calabria, il Nucleo subacqueo paolano ed il gruppo comunale di Protezione civile di Amantea.

L’assessore all’ambiente del comune di Amantea Antonio Rubino, nel corso del suo intervento, ha confermato la massima disponibilità dell’amministrazione “ad attivare ogni possibile forma di collaborazione per favorire politiche attive finalizzate alla salvaguardia ed alla sostenibilità del territorio. «L’avvio della raccolta differenziata – ha sottolineato lo stesso Rubino – è stato solo il primo passo e certamente non sarà l’unico».

Gli studenti, secondo un piano concordato con la stessa Arpacal, parteciperanno in prima persona all’effettuazione dei test sulla balneabilità delle acque che verranno effettuati nel corso dei mesi di aprile e maggio. La città di Amantea, infatti, è divenuta punto di monitoraggio permanente: uno status che consente il prelievo dei campioni per l’intero arco dell’anno, con la possibilità di creare nel tempo una mappatura più che esauriente del livello qualitativo delle acque.

«Il nostro fine ultimo – ha spiegato il preside Calabria – è lavorare per consentire la nascita nella scuola di una stazione di monitoraggio permanente che possa consentire l’ingresso nel mondo del lavoro da parte degli studenti che attualmente frequentano le scuole amanteane e che se vorranno potranno seguire dei percorsi formativi ad hoc».

«Il miglioramento costante del mare – ha evidenziato il comandante della Capitaneria di porto Antonio Lo Giudice – è il nostro obiettivo supremo. Per fare ciò siamo “scesi a terra”, analizzando il funzionamento dei depuratori ed il grado di pulizia dei fiumi. Non bisogna dimenticare, infatti, che ciò che è a terra prima o poi arriva in acqua. Il risultato è incoraggiante. Certamente le cose sono in miglioramento, ma non dobbiamo abbassare la guardia. L’interesse dei giovani è fondamentale per programmare il futuro e per fare in modo che di mare e di ambiente si possa vivere. Mi riferisco ad esempio al turismo».

Comunicato comune di Amatea.

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coricaSi svolgerà lunedì 19 gennaio alle ore 15, presso il Dipartimento delle infrastrutture e lavori pubblici della Regione Calabria a Catanzaro, l’atteso vertice per consentire la rinascita della Scogliera di Coreca.

 

La convocazione del tavolo tecnico è frutto dell’incontro intercorso nei giorni scorsi tra il sindaco Monica Sabatino ed i funzionari dell’ente regionale che seguono l’iter procedurale per l’utilizzo dei fondi necessari alla realizzazione del progetto di ripascimento costiero e di rivalutazione ambientale.

Secondo l’ingegnere Alberto Borsani, per ottenere entrambi i scopi, è necessaria la costruzione di una barriera emersa lunga 107 metri, con un’altezza sulla cresta dell’acqua di due metri.

Contro questa ipotesi alcune delle associazioni che operano sul comprensorio hanno chiesto l’attuazione di progetti alternativi e meno invasivi dal punto di vista ambientale.

Il tavolo tecnico è stato convocato per cercare di fare sintesi tra le esigenze progettuali, la necessità di proteggere le attività commerciali e le infrastrutture presenti in loco, l’urgenza di adottare una soluzione che garantisca di non aggredire visivamente l’intero sito e la possibilità di non perdere il finanziamento già stanziato. L’ente municipale, inoltre, deve rapportarsi con le diffide che i titolari di alcuni stabili hanno presentato al comune, allo scopo di salvaguardare le proprietà minacciate dalle onde.

«Non appena la riunione a Catanzaro è stata confermata – spiega il sindaco Sabatino – abbiamo provveduto a notificare la convocazione ai referenti delle associazioni interessate ed agli altri enti coinvolti, come il consiglio di frazione e la Delegazione di spiaggia della Guardia Costiera. Ci auguriamo che il vertice serva per giungere alla definizione di una strategia che sia la più possibile condivisa».

Due mattine con un mare splendido, azzurro e trasparente.

Poi nel corso della mattinata il mare diventa giallo tendente al marrone, l’acqua perde la trasparenza e si riempie di schiuma.

Le foto sono di tutta evidenza e mostrano il fenomeno in tutta la sua verità e tutta la sua crudezza.

Molti bagnanti sono a mare a prendere il sole, ad abbronzarsi.

Qualcuno osa anche farsi il bagno.

Ma la domanda è d’obbligo: cosa è fogna?

Forse la fogna che viene da un impianto di depurazione a sud( Nocera terinese) o da un impianto di depurazione a nord( Fiumefreddo, San Lucido, Paola)?

O si tratta di un fenomeno locale magari da scarico di qualche pozzo nero che viene scaricato di nascosto prima che arrivino i prossimi turisti?

Sarebbero non solo delinquenti ma anche sciocchi ; perché mai farlo di giorno? Se avessero una qualche tubazione sotterranea perchè non farlo di notte quando nessuno vede?

Ed allora occorre chiamare il 1530

Risponde Roma

“No!” è la risposta ferma “ Non è fogna! Si tratta –secondo l’Arpacal - di una infiorescenza algale piuttosto importante, giustificata verosimilmente dal gran caldo e dalla bonaccia di questi giorni”.

I tecnici dell’Arpacal hanno comunque proceduto ad effettuare prelievi finalizzati a verificare la eventuale presenza di colibatteri e streptococchi al di sopra dei valori tollerati dalla legge.

Ma la preoccupazione la si avverte, e tende a salire fino a rischiare di diventare psicosi

Allora c’è necessità di chiarezza.

E la chiediamo al neo assessore all’ambiente, al neo assessore al turismo, al neo assessore all’igiene ed alla sanità.

Che pretendano dall’Arpacal e dalla Guardia Costiera risposte certe ed immediate da diffondere alla comunità.

Sappiamo che non basta e che c’è bisogno di altro ma almeno pretendiamo di sapere se ci dovremo bagnare in un mare sporco o “soltanto” inquinato!

sosSono stati soccorsi nel pomeriggio di ieri quasi contemporaneamente due natanti in panne che tramite il numero blu 1530 hanno richiesto assistenza per avaria al motore.

La prima richiesta di soccorso perveniva intorno alle 13.40 alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, che disponeva l’immediato intervento della Motovedetta SAR 808 di stanza nel porto di Vibo Valentia Marina e pronta a muovere 24 ore su 24 per esigenze di ricerca e soccorso. Dopo circa 20 minuti la veloce unità della Guardia Costiera intercettava a largo del Comune di Parghelia il natante alla deriva con due persone a bordo e lo assisteva fino a farlo giungere nel Porto di Tropea.

Non appena intrapresa la rotta per il rientro per il porto di Vibo, giungeva una seconda richiesta di soccorso da parte di un natante con due persone a bordo a largo di Briatico. La Sala Operativa della Guardia Costiera, che aveva appena coordinato l’assistenza dell’unità alla deriva a largo di Parghelia, presi i dati, la posizione e la problematica del secondo natante, inviava la Motovedetta CP 808 verso lo stesso. Raggiunta l’unità di sei metri a motore, alla deriva a circa 10 km dalla costa del Comune di Briatico, i tre guardacoste imbarcati sulla Motovedetta SAR, effettuavano il rimorchio della stessa fino alla spiaggia della località Bivona del Comune di Vibo, ove i due diportisti assistiti, avevano richiesto di essere lasciati così da provvedere al recupero della loro unità.

Le favorevoli condizioni metereologiche – si legge nella nota stampa del Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina – che stanno interessando questi primi giorni del mese di giugno, spingono diportisti e bagnanti sia in mare che sulle spiagge. Un consiglio che viene dato è quello di verificare sempre le condizioni metereologiche, l’evoluzione delle stesse, ma soprattutto di accertarsi che le dotazioni di soccorso presenti a bordo siano in corso di validità, possibilmente di munirsi di un telefonino per eventuali richieste di soccorso da formulare al numero gratuito 1530, ove risponde sempre la Guardia Costiera competente per la gestione dei soccorsi, avendo cura, prima di intraprendere la navigazione, di effettuare sempre delle prove di messa in moto in porto, ovvero tramite rimessaggio invernale, dei  motori di natanti e imbarcazioni, soprattutto in caso di mancato utilizzo dell’unità nel periodo invernale.

Inizierà il prossimo 23 giugno l’operazione “Mare Sicuro 2014” disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto lungo gli 8000 km di coste italiane e che vedrà impiegate nel massimo sforzo operativo uomini e mezzi della Guardia Costiera. Nella prossima settimana, il Comandante C.F. (CP) Paolo Marzio, in apposita conferenza stampa, illustrerà il dispositivo operativo che verrà predisposto nel Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, uno dei più vasti d’Italia con i suoi 220 km di coste, che abbracciano quattro province e trentasei Comuni costieri del versante tirrenico Calabro-lucano.-  

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Riceviamo e pubblichiamo

Amantea, 31 maggio 2014 - Nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Mameli” di Amantea si è svolto, con inizio alle ore 10.30, alla presenza di un numeroso pubblico di studenti, docenti, cittadini ed autorità varie della scuola, delle istituzioni civili e militari e del mondo delle associazioni e del volontariato, il Convegno sul tema “IL NOSTRO MARE, DA CONOSCERE E AMARE”, organizzato dall’I.C. “G. Mameli” di Amantea e Lago in collaborazione con l’Associazione F.I.D.A.P.A. Sezione di Amantea e con le Capitanerie di Porto Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina. Introduce i lavori il Dirigente Scolastico prof.ssa Caterina Policicchio, la quale rivolge a nome proprio e della scuola i saluti all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Cosenza, prof. Giuseppe Aieta, al Presidente della Sezione F.I.D.A.P.A. di Amantea, dott.ssa Anna Magnone e alla dott.ssa Clara Sciandra, al T.V. (CP) Antonello Ragadale della Capitaneria di Vibo Valentia, al Comitato Civico “Natale De Grazia” nelle persone di Giulia Pellegrino e Vanessa Magliocchi in rappresentanza del Presidente Gianfranco Posa, assente per impegni inderogabili, all’Assessore Ermelinda Morelli ed al Consigliere Caterina Ciccia del Comune di Amantea, in rappresentanza del Sindaco Monica Sabatino, al Sindaco del Comune di Lago prof. Vittorio Cupelli e all’Assessore Giovanni Barone, al dott. Nicola Penta, Dirigente dell’U.S.P. di Cosenza, assente per impegni istituzionali, al Maresciallo Fausto De Caira, Comandante Guardia Costiera di Amantea, al 2°Capo Sc. Np. Luigi Marrello, alla prof.ssa Eleonora Saia, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Liceo-Ipsia-Tecnologico Amantea, al prof. Arch. Francesco Calabria, Dirigente Scolastico I.T.C. “Mortati” – I.T.I. Amantea, al prof. Leopoldo Di Pasqua, Dirigente Scolastico I.C. Guardia Piemontese – Sc. Prim. “Manzoni/Pascoli” Amantea, alla prof.ssa Nella Pugliese, Dirigente Scolastico I.C. Belmonte – Campora San Giovanni (Amantea), al prof. Franco Pedatella, al prof. Salvatore Sciandra e alla dott.ssa Franca Dora Mannarino, rispettivamente Direttore Artistico e Presidente dell’Associazione “Il Coviello”, al Lions Club di Amantea, al Rotary Club di Amantea, nella persona del Presidente, dott. Raffaele Di Leo, alle altre associazioni che operano sul territorio, alla prof.ssa Concetta Mileti, Responsabile Funzione Strumentale P.O.F., per l’instancabile impegno profuso nell’organizzazione e gestione dei lavori, e poi ai ragazzi, ”i nostri alunni, che sono stati l’anima ed il vero motore del progetto. Infatti con il convegno odierno – precisa la Dirigente – noi   concludiamo   il nostro Progetto, rivolto ai ragazzi delle prime classi, di Educazione Ambientale, che ogni anno inseriamo nel P.O.F al fine di sensibilizzare gli alunni a questo importante tema della tutela dell’ambiente che ci circonda. Le nostre colline, le nostre montagne, la nostra campagna, il nostro mare, la nostra bella Calabria vanno tutelati e questo si può fare se creiamo nei giovani la sensibilità necessaria. Quest’anno abbiamo fatto un percorso particolare, abbiamo portato i nostri ragazzi delle prime classi nell’ambiente forestale e loro sono entrati in contatto diretto con quell’ambiente, hanno toccato con mano la biodiversità grazie anche alla disponibilità ed alla collaborazione degli uomini del Corpo Forestale dello Stato, che hanno messo a disposizione le loro competenze in materia di conoscenza dell’ambiente collinare e montano e di tutela dell’ecosistema. I ragazzi si sono arricchiti, ma, ciò che è più importante, si sono appassionati e questo lascia bene sperare sulla qualità della ricaduta che questa esperienza può avere nella loro vita quotidiana in termini non solo di conoscenze ma anche e soprattutto di correttezza ed adeguatezza dei comportamenti. Oggi parleremo del mare, – continua la Dirigente Policicchio – del mare da conoscere e da amare”. Qui ringrazia la Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di Vibo Valentia: “Grazie per tutto quello che fate, per come controllate la costa tirrenica e per come operate per la sicurezza del nostro ambiente”! Ricorda anche il numero telefonico di emergenza, il numero blu 1530, istituito per i casi di pericolo o se si nota qualcosa di strano. “I nostri ragazzi devono diventare cittadini attivi”. Poi, rivolgendosi direttamente a loro, afferma: “Da grandi vi voglio cittadini attivi. Per fare questo accanto alla scuola ci vogliono altre istituzioni, altri operatori, perché la scuola da sola non va da nessuna parte, in quanto non ha i finanziamenti necessari. Per questa ragione oggi accanto alla scuola c’è la F.I.D.A.P.A. Noi vogliamo attive le donne, le vogliamo attive in associazioni, perché possano affermarsi e rendersi utili nella società. In questo modo costruiamo un sistema formativo integrato che gravita intorno a voi ragazzi, in modo che voi stiate al centro di questo sistema e cresciate consapevoli ed attivi”. A seguire interviene la dott.ssa Anna Magnone, Presidente della sezione F.I.D.A.P.A. di Amantea, che a nome suo personale e di tutta l’Associazione ringrazia la Dirigente Caterina Policicchio, la prof.ssa Concetta Mileti, “brava e dinamica collaboratrice” della Dirigente, e la scuola tutta per aver dato la possibilità di questa collaborazione e l’occasione di questo incontro. “Non c’è sempre questa possibilità di questi incontri – sottolinea la relatrice – e l’occasione di oggi è per noi grande”. Quindi presenta la F.I.D.A.P.A., che è un’associazione internazionale che non ha scopi di lucro e che “opera per favorire la crescita culturale e la partecipazione sociale di tutte le donne del mondo. Questa di oggi è per noi un’esperienza interessante, per questo la nostra Sezione non poteva che accogliere con grande entusiasmo l’invito rivoltoci da questo Istituto e programmare questa manifestazione come convegno sul Tema Nazionale F.I.D.A.P.A. ‘Ruolo e finalità delle associazioni femminili in una società in rapida e continua evoluzione’. Inoltre si parla   del mare, del nostro mare, accanto al quale siamo cresciute e che rappresenta tanta parte della nostra vita. È gradita la presenza della Guardia Costiera e della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia”. Quindi legge il messaggio, trasmesso stamane dalla Vicepresidente del Distretto Sud-Ovest F.I.D.A.P.A., prof.ssa Vincenzina Nappi, che parla della struttura organizzativa dell’Associazione e del cammino costruttivo iniziato. La stessa si complimenta per l’attenzione che la scuola rivolge al territorio ed il ruolo che essa svolge nel territorio medesimo. Termina il suo intervento con il saluto a tutti i presenti, alle Associazioni, ai rappresentanti dei Club ed alle Autorità. Poi saluta in particolare gli alunni: “Oggi la F.I.D.A.P.A. ha il privilegio di essere con voi. Voi state crescendo. La F.I.D.A.P.A. desidera starvi vicino perché diventiate veri uomini, cittadini consapevoli”. Poi prende la parola la Vicepresidente di Sezione Clara Sciandra, la quale, dopo avere ringraziato la Dirigente, i professori, le Autorità, le Associazioni e gli alunni, avvia un’ interessante riflessione sull’ambiente mare e fornisce un appassionato ed appasionante spaccato dell’ambiente amanteano di mezzo secolo fa legato al mare, rendendo tangibile quanto l’intervento della natura e la mano dell’uomo possano operare trasformazioni più o meno profonde nell’ambiente medesimo. Offre poi una viva testimonianza della vita di Amantea fino agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso, quando “la superstrada SS. 18, che attraversa Amantea trasversalmente da sud a nord nella zona marina, ancora non esisteva”. I terreni della zona marina erano orti e giardini mediterranei con rigogliosissimi agrumeti e non ancora “aree edificabili, case, strade, centri commerciali, distributori di benzina, alberghi, negozi di ogni genere (…). I marciapiedi, a sera, non sono più i ritrovi (…) delle famiglie dei pescatori che (…) raccontavano i loro sogni (…)”, mentre oggi Via Margherita è affollata da eleganti negozi e “non è la gente, ma sono le vetrine a raccontare i nuovi desideri, le nuove offerte (…)”. Non ci sono più le reti dei pescatori, i remi, le vecchie lampare a petrolio; non ci sono più neanche i pescatori né le ciurme. “Anche la spiaggia ha subito un vero sconvolgimento ambientale. I boschetti di tamerici, gli orti, le cocomeraie, ‘le marinelle’ sono stati sostituiti dal lungomare, dai lidi, dalle barriere di massi, rendendo il luogo irriconoscibile per chi dovesse ritornare dopo 40, 50 anni di assenza”. Con questo sono cambiati anche i costumi e le abitudini della gente ed i giochi dei bambini. “Tutto è stato trasformato”. Questo non sempre è stato positivo, anzi spesso “abbiamo violentato il mare con la nostra poca cura, facendolo diventare una discarica di veleni, di carrette di mare, di rifiuti pericolosi (...). Perciò perdonateci e fate in modo che la vostra storia, la storia del vostro paese (…) non venga mai sepolta, ma salvaguardata (… ) come patrimonio che appartiene a tutti”. Dopo di lei prende la parola il Comandante del Servizio Operativo della Guardia Costiera di Vibo Valentia, Capitano Antonello Ragadale, il quale, dopo avere rivolto i saluti ai rappresentanti della Scuola, delle Istituzioni, delle Associazioni ed agli alunni, illustra l’operato della Guardia Costiera nel nostro mare in termini di sorveglianza, per garantire la sicurezza delle coste e rendere tranquille le vacanze dei bagnanti, e presenta la Scuola Italiana Cani Salvataggio, Sezione di Catanzaro Lido ed il dott. Andrea Spagnuolo della Sezione del Tirreno della S.I.C.S. accompagnato da un meraviglioso esemplare di Cane da Salvataggio, Maya, un Labrador di sei anni, appartenente all’Unità Cinofila della Sezione di Catanzaro Lido. Ricorda poi di aver frequentato da bambino questa scuola di Amantea, che gli ha consentito di realizzare i propri sogni, e coglie l’occasione per ringraziare la propria insegnante del tempo, la prof.ssa Teresa Camarca, presente tra il numeroso pubblico. Quindi, coadiuvato dal 2° Capo Sc. Np. Luigi Marrello, Addetto alla Sezione Polizia Marittima, fa distribuire al pubblico dei volantini realizzati con la collaborazione della Provincia di Cosenza, nei quali sono riportati dei consigli e delle prescrizioni circa il comportamento corretto da tenere sulla spiaggia ed in acqua. Viene poi proiettato il filmato illustrativo sulle variegate attività che svolge il Corpo delle Capitanerie di Porto e l’attività dei reparti operativi della Guardia Costiera e la sua storia, realizzato in occasione della ricorrenza del 147° Anniversario dalla fondazione. Quindi viene invitato ad intervenire il Maresciallo Fausto De Caira, Comandante Guardia Costiera di Amantea, il quale invita gli alunni a leggere i consigli esposti sul volantino per affrontare in sicurezza e tranquillità il mare. Sotto la sua guida i giovani studenti rispondono ad alcune domande circa l’esposizione al sole, l’uso di creme, la distanza dalla spiaggia da rispettare durante il bagno in acqua, il tempo di attesa per l’immersione in acqua dopo i pasti, la gradualità d’immersione dopo l’esposizione al sole, l’inopportunità di salire sugli scogli e la pericolosità del tuffarsi in acqua ed altri casi relativi al comportamento da tenere, per evitare danni a se stessi ed agli altri o anche le procedure per far soccorrere gli altri in caso di necessità. Segue la proiezione di un filmato sul Corallo Nero al largo degli scogli di Isca ad Amantea, scoperto nel 2011, che vive in acque molto pulite come quelle della Zona di Tutela Biologica di Amantea e l’iter avviato per ampliare il parco marino regionale Scogli di Isca per tutelare il prezioso Corallo nero. Dopo il filmato, segue il racconto di esperienze del dott. Andrea Spagnuolo. È il momento del contributo del Comitato “Natale De Grazia”, a cura delle dott.sse Giulia Pellegrino e Vanessa Magliocchi. La prima presenta il Comitato, ne illustra i fini e l’attività a salvaguardia dell’ambiente, ringrazia la Dirigente e l’Associazione F.I.D.A.P.A. per l’invito rivolto e per l’occasione offerta alla sua Associazione d’intervenire e portare il proprio contributo al convegno e ricorda che la scuola è istituzione primaria nella formazione delle nuove generazioni. La seconda presenta alcune slide sull’inquinamento. Di seguito il prof. Giuseppe Aieta, Assessore all’Ambiente della Provincia di Cosenza e Sindaco di Cetraro, comincia il suo intervento sostenendo che l’opera della magistratura non è punitiva, ma tende a sensibilizzare sulla necessità del rispetto della legalità e di un comportamento che salvaguardi l’ambiente. Coglie l’occasione per salutare la dott.ssa Anna Lorelli, Past Presidente della F.I.D.A.P.A. Quindi racconta la sua esperienza di sindaco legata al rispetto dell’ambiente.

Appena insediato, la Guardia Costiera gli ha sequestrato un depuratore per cattivo funzionamento ed ha dovuto costruirne un altro che funziona così bene che può essere visitato. Racconta anche che deve abbattere una brutta chiesa, ma ha rinviato l’esecuzione dei lavori a causa della presenza di nidi di rondine sotto i cornicioni. Suscita la commozione e l’applauso della platea quando ricorda Franco Tonnara, ex sindaco di Amantea tragicamente scomparso, come “un galantuomo della politica” e ne vede l’erede ideale nell’attuale sindaco Monica Sabatino. Rivolgendosi poi ai ragazzi, dice: “Voi siete non il futuro, ma il presente”. Ha parole durissime nei confronti della criminalità, che “inquina e fa schifo”. Rivolgendosi alle fidapine, come la Presidente Magnone ha definito le donne della F.I.D.A.P.A., piace al Sindaco di Cetraro l’idea delle donne protagoniste, le quali gli richiamano alla memoria l’esaltazione dell’arguzia femminile nel Decameròn del Boccaccio. Conclude il suo intervento, fatto piuttosto con il cuore del professore che con la logica fredda dell’oratore, esaltando il mare come elemento trasversale nella musica, nella poesia, nella letteratura di vario genere, nelle arti figurative e nelle altre espressioni della vita e dell’opera degli uomini; per questo bisogna tutelarlo e difenderlo. È un dovere dell’uomo. A questo proposito richiama l’opera “Dei doveri dell’uomo” di Giuseppe Mazzini, nella quale l’Autore sostiene che prima di chiedere i diritti gli uomini devono compiere i loro doveri. In seguito prende la parola Giusy Porchia, Segretaria Distrettuale F.I.D.A.P.A., la quale, espressi i saluti ed i ringraziamenti di rito, rivendica all’Associazione la funzione di pungolo alle istituzioni ed augura alla nave della Guardia Costiera di navigare sempre innanzi nel compimento della propria opera a difesa del mare, di fronte al quale la relatrice invita a chiudere gli occhi e ad ascoltarlo. “Il mare chiede rispetto, l’acqua deve essere pulita e voi dovete mantenerla pulita, perché il mare è vostro, è la vostra memoria storica per costruire il presente ed il futuro”. Chiude il suo appassionato intervento con le parole di Jim Morrison: “Siate sempre come il mare, che infrangendosi contro le rocce trova sempre la forza di riprovarci”. Prima di ridare la parola alla Dirigente, la dott.ssa Magnone, moderatrice del convegno, ritiene significativo ed esplicativo dell’argomento trattato ricordare le parole di Charles Baudelaire: “Uomo libero, tu amerai sempre il mare. Il mare è il tuo specchio, contempli la tua anima nello svolgersi infinito della sua onda”. Conclude i lavori la Dirigente, rivolgendo i saluti finali ed i ringraziamenti a quanti si sono prodigati per portare a conclusione il lavoro iniziato, a quanti hanno partecipato al convegno portando il loro valido contributo, agli alunni ed ai presenti. Chiude l’intervento con il brano “Quando fu il giorno della Calabria” di Leonida Rèpaci.

Pubblicato in Primo Piano

Sfatiamo le “credenze” alle quali ci hanno abituato e cominciamo a dircela, finalmente, questa verità!

Il nostro mare è sporco, sporco, sporco.

Lo si vede dalla schiuma che è presente vicino a riva, ed in particolare vicino agli scogli ed alle barriere a terra, quando il mare è lievemente mosso.

Una schiuma che si presenta in tutta la sua cruda drammaticità

La differenza è che, non essendo estate, oggi, coloro che sembrano essere pagati per addormentare il popolo, non vengono emessi i soliti comunicati o note rassicuranti, che spiegano che la schiuma non è pericolosa, che non è indice di inquinamento perché i parametri di colibatteri rientrano nella norma.

Una vera e propria presa per i fondelli: classica della nostra legislazione e di quella europea

La legge non fa cercare i veri inquinanti ma semplicemente i batteri.

Ancora oggi la legge è orientata dalla famosa legge sul colera di Napoli e cerca i colibatteri, i colifecali, cioè il vero e proprio scarico della fognatura urbana

Nessuno che verifica la presenza dei nitrati, dei nitriti, dell’ossigeno disciolto. Nessuno che spieghi come e perché nasce questa schiuma. O perchè non nasce .

Nessuno che ci dica quale è l’indice di stato trofico TRIX, cioè quell’indice individuato dal D.Lgs. 152/99 e successivamente modificato dal D.Lgs. 258/00 (Allegato 1, par. 3.4.3) per conoscere lo stato di qualità delle acque marino costiere, cioè, ancora, quell’indice che considera le principali componenti degli ecosistemi marini che caratterizzano la produzione primaria: nutrienti e biomassa fitoplanctonica e riassume in un valore numerico una combinazione di 4 variabili ,Ossigeno disciolto, Clorofilla “a”, Fosforo totale e Azoto inorganico disciolto.

Possiamo dare atto che no si tratta di una situazione gravissima come quella che si vede molto spesso in tante spiagge europee e del mondo dove la schiuma arriva ad altezze incredibili!

Ma la Calabria ha solo il mare e dobbiamo difenderlo. Amantea pure!

Pubblicato in Cronaca

 

Se apriamo la televisione le TV pubbliche e private ci propinano la guerra tra i partiti, le bugie e fesserie della politica e dell’economia. Insieme i danni del maltempo in Inghilterra, Francia, Danimarca. Ed ancora il freddo, la pioggia e la nebbia in val Padana e sulle Alpi.

Cero non dimentichiamo che le cose ,da Roma in su, vanno molto meglio che da noi in Calabria.
Una Calabria che insieme ai politici bugiardi ed incapaci ha una economia surrettizia, che vive, cioè, solo insufflata abbondantemente da fondi pubblici, una disoccupazione altissima ed irreversibile, al punto che la emigrazione ha ripreso a correre come negli anni 50-60 , una distanza inibitiva di rapporti ed incontri facili, sia economici che culturali, una sanità politicizzata e per questo inefficiente, e tantissimi altri limiti.

 

Ma il Signore è giusto e non dimentica gli ultimi, come fanno gli uomini.

Ed allora ci regala un clima meraviglioso, un sole brillante, un mare eccezionale.

Qualche foto scattate oggi 30 ottobre.

La gente sulla spiaggia a prendere il sole ed a fare i bagni

Nella foto due romani ritornati dopo aver trascorso tutto agosto sulle spiagge amanteane.

Una scorsa al giornale, una chiacchierata e la considerazione che forse non è giusto che si sia solo noi a godere di queste giornate d’incanto.

Ed allora , ehi, voi del Nord (d’Italia e d’Europa) che aspettate a scendere ad Amantea ?

Gli alberghi sono vuoti ( salvo gruppi nutriti di Inglesi, Irlandesi, tedeschi, alcuni dei quali hanno anche comprato casa) ed in bassa stagione.

Scendere ad Amantea anche nei mesi autunnali ed invernali può sembrare una scommessa ma che molto spesso è facile vincere.

Scriveteci se vi torna comodo!

Che mare!

Romani in spiaggia

 

Pubblicato in Italia

Quale è il mese migliore per vivere ad Amantea? Forse un po’ tutti. Ma quello che sembra avere ma maggiore ricchezza di momenti speciali può essere questo meraviglioso ottobre, quando il caldo non è asfissiante ma dolce, tiepido, capace di riscaldarti prima dell’ umido inverno, ed ancora capace di farti camminare in brache di tela e maniche di camicia, scorazzando sul lungomare libero dalla teoria di auto e di caravan che lo ingombrano, mentre i ragazzi giocano chiassosi sul verde del parco della Grotta

Ottobre, quando le spiagge sono quasi vuote e piene di silenzi, ma sempre piene di sole, pronte per i tuoi ultimi benefici( stamattina ragazzi e meno ragazzi ci siamo tuffati piacevolmente facendo 4 bracciate e crogiolandoci poi al sole, noi insieme ai pochi turisti, qualcuno di Parigi),e quando è intensamente piacevole fare un giuro nel centro storico e salire sulla rocca per visitare il castello o sulla collina di Imbelli per visitare i luoghi dei templi Greci e per ammirare panorami del mare e delle brevi piane che si chiudono sempre con la visione delle fronteggianti isole Eolie e dello Stromboli fumante.

Ottobre, quando i tramonti sono rossi e pieni di speranza ed illuminano tutto intorno, e dentro anche i tuoi pensieri.

Ottobre, quando i pescatori ti portano sotto casa le alici ancora vive.

Ottobre, quando si fa la vendemmia e la raccolta delle olive e delle castagne. Quando si assaggiano le sorbe e si colgono i profumati porcini dell’Appennino calabrese.

Ottobre, quando la gente, ospiti compresi, fanno le provviste per l’inverno, come gli antichi, per ritrovare dopo mesi tutto il sapore dei nostri prodotti maturati al sole ed in pieno campo : le alici sotto sale, i tonnetti sott’olio, i fichi in trecce o corolle, i peperoncini sott’olio, le melanzane sott’olio, le olive al naturale, la mostarda per i bocconotti( il dolce tipico della città).

Ottobre, quando la natura è viva e comincia a colorarsi di rosso di cui si ammanterà sul tardi del mese.

Ottobre, il mese della fiera annuale, un tempo il più importante momento di scambi commerciali ,oggi solo un ulteriore momento vitale della Amantea commerciale dove compri a km zero , dove compri, tanto se non tutto, a prezzi contenuti e porti via anche il sorriso delle ragazze addette alla vendita.

Ottobre, quando la città è a misura d’uomo e tutta per lui!

Un ottobre speciale quando come stasera 13 ottobre il lungomare e via Margherita sono pienissimi di gente .

 

 

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