Quell’ uom tu sei che trent’anni or sono
cader facesti il muro di Berlino;
nel mondo diffondesti gran bel suono,
perché l’età finía di divisione.
Immemore or di festa universale,
muri piú alti costruisci ancora,
spartendo il mondo in modo diseguale,
che a te non ha donato la Natura.
Ti sei dimenticato che la guerra
figlia è dell’odio e della divisione.
Sappi che all’uom la sorte è sempre alterna
quand’Ares porta l’armi e Diche pena!
Separa un muro terre che per caso
abita una gente, ma potrebbe
un’altra possedere se il Caso
l’avesse favorita come avrebbe
voluto l’alternarsi del Destino
che toglie oggi a quei cui pria ha donato.
Sappi che altro Muro di Berlino
potrebbe a casa tua venire alzato
fra te e i figli tuoi e la consorte
amata cui vederti non sia dato!
Questo è il futuro che ti tocca in sorte
se la zizzania metti in seminato.
Non puote il colore della pelle,
lingua diversa o fede in altro dio
suscitar l’odio, generar procelle
e il bene e il bello porre nell’oblio.
Se questo accade, divisioni e guerra
porta e finiscon convivenza e pace;
gli uomini tutti un gran contrasto atterra
e dove pria scorréa la vita or tace.
Se invece in cuor di comprension la luce
s’accende e terre e mar son porti e ponti,
gli uni sarem degli altri membra e foce
sarà di umano amor la Terra e fonte.
Cleto, 20 gennaio 2019
Franco Pedatella
Blog: francopedatella.com