Dice l’ex sindaco di Cleto Peppe Furano:
Ho speso un po' del mio tempo di vacanze per leggere la sentenza n. 116/2013 della CORTE COSTITUZIONALE che alla fine così conclude
“LA CORTE COSTITUZIONALE
riuniti i giudizi, dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 18, comma 22-bis, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, come modificato dall’articolo 24, comma 31- bis, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,n. 214.”
In definitiva con la motivazione che tali norme violano apertamente gli articoli 3 e 53 della Costituzione. (ho letto anche questi articoli!)
Questa sentenza ha cancellato il “contributo di solidarietà“, ovvero il prelievo extra su tutte le cosiddette “pensioni d’oro“, quelle pensioni pubbliche e private superiori rispettivamente ai 90 mila, ai 150 mila e ai 200 mila euro lordi l’anno, che era stato introdotto nell’estate 2011 dal governo Berlusconi e poi confermato dal governo Monti.
Questa sentenza fa il paio con quella che aveva dichiarato incostituzionale il contributo di solidarietà sugli stipendi dei dipendenti pubblici sopra i 90 mila euro.
I magistrati di palazzo della Consulta hanno ritenuto irragionevole e discriminatorio, e quindi costituzionalmente illegittimo, il prelievo (rispettivamente del 5%, 10% e 15%) sulle pensioni di centinaia di magistrati, avvocati dello Stato, ambasciatori, docenti universitari, alti funzionari, dirigenti pubblici, ammiragli, generali, notai, giornalisti, ex politici,manager pubblici e privati (tutta gente che conta poco!).
Avranno tutti diritto al rimborso degli importi trattenuti dalle loro pensioni per 23 mesi e non dovranno più pagare nulla fino al 31 dicembre 2014. La restituzione sarà automatica da parte dell’Inps e degli altri enti previdenziali.
Io non sono né un giurista né un economista; so semplicemente fare un po' di conto e conosco un po' le leggi della fisica,quindi so che non è nelle mie competenze valutare o portare argomenti giuridici per controbattere questa “verità giuridica”!
Ma di una cosa sono certo : questa sentenza non è una “episteme”.
I filosofi greci chiamavano “episteme-ciò che sta su” ,una verità che si impone da sé, e che quindi non ha bisogno di appoggiarsi all'autorità di chi parla come accade nel linguaggio religioso, né alla persuasione seduttiva a cui ricorre il dire retorico, né alla mozione degli affetti come accade al linguaggio poetico,né all’autorità delle norme che regolano la convivenza in quella determinata epoca storica.
Ma ancora di più, sono convinto che questa sentenza, oltre a non essere una “episteme”, potrebbe considerarsi,in questo particolare momento storico, addirittura una offesa al buon senso e al più elementare senso di giustizia!
E al contrario,sono sicuro, che sia una “episteme” non solo e non tanto ritenere oggi ragionevole e non discriminatorio il prelievo (rispettivamente del 5%, 10% e 15%), ma anche che, mantenere pensioni e stipendi di quell’ammontare e più, sia, non un diritto acquisto da tutelare, ma un furto finora consentito da far cessare!
Il furto è a scapito di tutta la società,ma sopratutto delle giovani generazioni che pagano per permettere queste pensioni e per non avere loro domani pensioni dignitose!
Ci vorrebbe qualcuno (economista-politico-di una sinistra che non c’è!) autorevole e che avesse il coraggio di usare la “parresia”.
Per Foucault usare la “parresia”, dire la verità, è una sfida al potere e l'origine dell'esercizio della critica.
Prendo solo ad esempio, una categoria, ma sono certo che vale per tutte le categorie sopra riportate!
Un deputato nazionale o regionale che fino al 2010 abbia fatto una legislatura ha versato per la sua pensione circa centomila euro.
Un normale cittadino che eserciti una attività privata e versi all’inps una somma simile, a 65 anni prenderà dall’inps una pensione inferiore a 600,00 euro mensili.
I nostri invece,anche a 40 anni, prendono vitalizi di 3000,00-5000,00 euro!
Certo la Corte Costituzionale mi dimostra che questa è la legge,ma nessun mi potrà convincere che sia una “episteme” mantenere questi privilegi!
E ancora mi chiedo come mai la Corte Costituzionale non ha valutato la costituzionalità del non adeguamento annuale delle pensioni superiori a 1400,00 euro?
Io ritengo al contrario che è una “episteme” rifare per tutte le pensioni, che superano i 3000-4000 euro/mese, i calcoli e poi dare a ciascuno il corrispettivo di quanto versato con il combinato di ammettere un limite alla pensione percepibile!
Le leggi non sono mai “episteme”,sono semplicemente regole, frutto di lotte,confronti contrapposizioni di interessi ecc., tra le parti sociali che sono contingenti e relative a un determinato tempo storico!
In fondo le leggi dell’antica Roma, ritenevano pericoloso eversivo Spartaco, che chiedeva semplicemente di essere un uomo libero e quelle leggi permisero al potere di crocifiggere 8000 schiavi ribelli!
Se la nostra Carta Costituzionale ritiene legittime queste pensioni e questi stipendi,non legittimo il contributo di solidarietà, allora io come semplice cittadino, alla mia parte politica chiedo: cambiamo la Carta Costituzionale!
Cambiamola,introduciamo un articolo, un capitolo che stabilisca dei tetti a pensioni e stipendi (8-10 volte le pensioni e gli stipendi minimi? discutiamone!)!Altro che modifica dell’art. 138!
Se mai ci fosse una sinistra seria, questi e altri,senza paure,sarebbero i temi del confronto!
E abbiate un minimo di stima per l’intelligenza di tutti quelli che vivono con stipendi e pensioni inferiori ai 3000-4000 euro/mese e non cercate di convincerci che,alla luce delle regole della concorrenza e del mercato bla..bla,se stabiliamo di dare,per esempio, a un direttore generale di una ASP uno stipendio di 80000,00 euro/anno al posto dei circa 200000,00 euro/anno, allora ci troveremmo ad avere come direttori delle ASP persone meno qualificate e competenti!
Saremmo ingenui ma non proprio fessi e sapendo come vanno le cose, potremmo incazzarci!
Teoricamente oggi,a differenza di Spartaco che per chiedere la sua libertà aveva come unico strumento la sua spada contro la spada dei romani,noi dopo tanti morti e tanto sangue versato dai tanti “Spartaco” della storia,abbiamo a disposizione una matita!
Ma non è così banale! Ci sono tante spade, invisibili ai più, a disposizione dei poteri e dei potenti che le utilizzano con le mille astuzie di Odisseo!
E quando queste spade infide sono utilizzate anche da quelli che si presentano come gli “Spartaco” moderni, allora cambiare la società nel verso della giustizia con la matita è solo un inganno!