L’amministrazione comunale di Lago guidata dal sindaco Vittorio Cupelli, particolarmente sensibile alle problematiche sociali, ha approvato una delibera che consente l’erogazione di un pasto caldo giornaliero ad alcune persone particolarmente indigenti.
Le loro storie sono simili a quelle di molte altri “invisibili” che vivono ai margini della collettività e che vivono ogni giorno come se fosse l’ultimo. L’adozione di questa misura, già adottata in altre città, è figlia dell’accordo che l’ente municipale ha stipulato con l’azienda che prepara le pietanze servite nelle mense scolastiche situate nell’area urbana.
«Il prolungarsi della crisi economica – sottolinea il primo cittadino – ha generato sacche di indigenza che non possono essere sottaciute, ma che devono essere combattute e annullate. L’accesso al cibo è un diritto che lo Stato e gli organi locali sono chiamati a tutelare e garantire. Sulla base di questo scenario, di concerto con gli amici della giunta e con i consiglieri che sostengono questa maggioranza, abbiamo deciso d’istituire un servizio di mensa sociale.
Saranno almeno una decina le persone, attualmente non in grado di provvedere al proprio sostentamento, che potranno sfamarsi mangiando qualcosa di caldo, alleggerendo in questo modo il proprio dolore psichico e fisico.
Si tratta di un’iniziativa che si protrarrà fino alla fine della refezione e che verrà certamente rinnovata negli anni an venire».
«Siamo particolarmente soddisfatti – prosegue Cupelli dell’adozione di questo provvedimento. Così facendo, infatti, non solo restituiamo un minimo di dignità a quei soggetti che la società non considera, ma diamo seguito ad un progetto di assistenza sociale che si realizza direttamente sul campo. Non ci sono intermediazioni di alcun tipo, non c’è nessuno spreco di risorse pubbliche, ma soprattutto si coglie appieno il senso di solidarietà che è una componente portante di Lago e dei suoi abitanti. Rivolgo un particolare ringraziamento ai titolari ed agli operatori della ditta che gestisce la preparazione dei pasti. Se questo progetto ha potuto concretizzarsi uscendo dal recinto delle idee il merito è soprattutto loro».