In Italia si irridono i più elementari principi della democrazia, ma tutto discende dall’equivoco PD!
Il quattro dicembre c’è stato il referendum, il No ha preso il 60% e il SI’ il 40% e quindi, inequivocabilmente , ha vinto il NO! Ma se un qualche cittadino italiano avesse seguito tutta la campagna referendaria fino a sabato tre dicembre e per qualche motivo non avesse potuto seguire le vicende politiche dal quattro dicembre in poi fino ad oggi, aggiornandosi, ne dedurrebbe che il referendum è stato vinto dal SI’!
Le due madrine della riforma “costituzionale” , Boschi e Finocchiaro le ritrova promosse l’una a Sottosegretario Unico della Presidenza del Consiglio e l’altra promossa a Ministro per i Rapporti con il Parlamento.
Il governo è sostanzialmente lo stesso, compresi i sottosegretari inquisiti, Renzi non c’è più, ma il suo successore dichiara continuità con il governo Renzi.
Per dire chiaro agli italiani che Renzi si è allontanato un pò dalla “sua” poltrona ma ha lasciato un cappello su quella poltrona, perché quel posto, checché ne possa dire il popolo italiano con il voto, è di sua maestà Renzi, perché cosi ritengono, PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV!
Il popolo italiano il 4 dicembre, chiamato a un vero e proprio voto costituente, si è espresso in modo inequivocabile: ha rigettato la riforma e insieme Renzi e il renzismo.
Ma il Presidente della Repubblica e tutto il blocco di potere che ha sostenuto il SI’ hanno fatto finta che quel voto fosse un banale incidente parlamentare.
Renzi invece che prendere atto della sconfitta, si sta preparando a rilanciare perché ha l’ossessione di ritornare al più presto a Palazzo Chigi.
E nessuno osa ricordare, a lui e a tutta la corte, che avevano solennemente promesso che se avessero perso il referendum si sarebbero ritirati a vita privata!
Quasi tutti i giornali e tutte le TV per circa tre anni hanno prodotto saliva a iosa per inneggiare al rottamatore che stava salvando l’Italia con le sue strabilianti riforme.
Poi vai a verificare e ti accorgi che la riforma Costituzionale era una “schiforma” che il popolo italiano, non seguendo i consigli di PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV, ha giustamente e sonoramente bocciato.
La riforma elettorale, il così detto italicum , fatta sulle esigenze che erano allora del PD, approvata con la fiducia, è stata sbandierata da Renzi e compagnia, con la complicità di quasi tutti i giornali e TV, come la migliore del mondo, che tutti ci avrebbero invidiato.
Nessuno,grande stampa,TV,tanti intellettuali e giuristi pro-Renzi,Presidente della Repubblica, aveva notato che questa legge oltre ad avere evidenti profili di incostituzionalità, era valida solo per la Camera dei Deputati, come a dire che il voto del popolo italiano doveva essere solo una noiosa formalità!
Oggi Renzi, tutta la sua corte e tutti i giornali e TV, considerato che i sondaggi dimostrano che l’Italicum potrebbe avvantaggiare il M5S e non più il PD, scoprono che è, assurdamente, valida solo per la Camera dei deputati, che ha grande probabilità di essere giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.
E ora tutti la vogliono cambiare e la grande riforma che tutti ci dovevano invidiare è per tutti un’altra “schiforma” partorita dal rottamatore e dalla sua corte toscana.
In un paese dove la democrazia funzionasse e non fosse sempre irrisa basterebbero già questi due fallimenti per decretare che il rottamatore e tutta la sua corte hanno fallito e devono andare a casa, devono passare la mano!
E se poi si vanno a vedere tutte le altre riforme sempre osannate da PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV?
La buona-scuola è buona solo per PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV e cattiva-scuola per tutti i lavoratori della scuola.
Il jobs act (fatto da un partito che si dice di sinistra!) piace solo a PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV ed è contestato da gran parte del mondo del lavoro.
Che dire delle politiche e delle riforme portate avanti dal governo del rottamatore sulle Banche, che da MPS a Banca Etruria sono state un disastro e hanno rovinato tanti piccoli risparmiatori e in compenso hanno salvato e fatto arricchire tanti speculatori e banchieri incapaci.
E quello che è successo nella Sanità lo soffre e lo paga ogni cittadino che deve fare una analisi o un’altra qualsiasi indagine per patologie o per prevenzione. E infine un velo pietoso sulla grande riforma della Pubblica Amministrazione della Madia!
Dopo i tanto decantati 1000 giorni in Italia il debito pubblico è aumentato di circa 110 miliardi di euro (peggio di quanto avvenuto con Berlusconi-Letta e Monti) la disoccupazione è al 12% e quella giovanile al 40%,ci sono quattro milioni e mezzo di persone che vivono in stato di povertà assoluta e tra loro tanti bambini!
E’ assolutamente necessario porsi alcune domande:
Ma come è possibile che un governo che si è sempre definito di sinistra ha adottato quasi sempre provvedimenti che sono stati graditi a Confindustria e alta finanza (vedi tra gli altri Marchionne e Serra!) e sgraditi ai lavoratori e agli ultimi?
Ma come mai dopo 3 anni di governo che si dice di sinistra aumenta il debito pubblico e insieme aumenta la povertà assoluta?
Ma come mai il segretario di un partito che si definisce di sinistra ha ottimi rapporti e convergenze con Marchionne,Confindustria,Serra ecc. ed è invece ai ferri cortissimi con la Camusso e con Landini?
Potrebbe essere solo immaginabile un Berlinguer che aveva attimi rapporti con Agnelli,Cuccia ecc. e essere ai ferri cortissimi con Trentin o Lama ecc.?
Io penso che da questo equivoco PD ha origine la confusione e l’irrisione della democrazia in Italia!
In una epoca di post-tutto è vietato rifarsi alle definizioni destra e sinistra,ma io ritengo che, senza una chiara e semplice definizione tra destra e sinistra (comprensibile “anche alla cuoca”!), non si può uscire dall’equivoco e dall’irrisione della democrazia.
Penso che oggi sia più che mai necessario stabilire degli indicatori che possano essere utilizzati per collocare un partito o un movimento a destra o a sinistra.
Bobbio affermava che la vera distinzione tra destra e sinistra è tra chi avverte “lo scandalo della disuguaglianza” e chi non l’avverte.
La sinistra dovrebbe fare proprie le ragioni e le esigenze di chi sta in basso nella scala sociale, senza se e senza ma!
Il PD renziano ha fatto proprie le ragioni e gli interessi di chi sta in alto nella scala sociale.
E’ per questo che non ha più i voti delle periferie e prende i voti nelle zone residenziali vip!
Altri tre indicatori forti potrebbero essere il rispetto degli elettori (le regole della democrazia), il rifiuto della clientela e della corruzione (Berlinguer docet!).
Cosa sarebbe successo se un governo Berlusconi avesse confermato il comandante dei Carabinieri, indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento, insieme a Lotti (ministro)?
Non è né un peccato né un reato essere di destra o di centro o altro, ma la confusione e la conseguente irrisione della democrazia si realizza quando si afferma di essere un governo di sinistra e poi si attuano provvedimenti che sono applauditi da Confindustria-e grande finanza e rigettati dal mondo del lavoro!
Di fatto oggi non c’è un solo PD,ma due PD, quello Renziano, che è un partito di centro che guarda a destra (non lo dico io, ma lo affermano intellettuali e studiosi tra questi Cacciari) e il PD Bersaniano che potrebbe definirsi come un partito di sinistra che potrebbe guardare alla sua sinistra e al M5S.
Una separazione consensuale potrebbe fare chiarezza nella politica italiana, giovare alla nostra democrazia e potrebbe aiutare anche il M5S a uscire dal suo isolamento.
E si potrebbe abbandonare definitivamente l’idea del bipolarismo in quanto i dati e i fatti dimostrano che in Italia non è oggi percorribile senza azzoppare la rappresentanza.
La responsabilità di Bersani è che continuare in questa situazione di separati in casa confonde e disorienta tanti militanti PD provenienti dal PCI e tanti cittadini.
Il protrarsi di questa convivenza ha due effetti negativi.
Il primo, meno grave per la democrazia e la sinistra, di allontanare da questo PD chi, attrezzato culturalmente, rimane dentro un orizzonte culturale di sinistra.
Il secondo, molto più grave culturalmente per la sinistra e in generale per la democrazia, di disorientare i meno attrezzati facendoli scivolare lentamente dentro l’orizzonte culturale e politico del PD renziano con la convinzione che sia quello della sinistra.
E’ come far morire nel cuore e nella mente di tante persone la speranza che un mondo meno diseguale, diverso e migliore sia possibile!
Giuseppe Furano