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Nell'ambito dei servizi di controllo messi in atto dai militari della Compagnia di Lamezia Terme (Catanzaro), sono state svolte alcune perquisizioni sulla fascia costiera di Gizzeria.

 

 

Durante una di queste attività, nell'area demaniale dove un tempo era ubicato il porto turistico, l'attenzione dei carabinieri è stata attirata da alcuni tubi e lamiere posizionate in modo ordinato che spuntavano dal suolo.

Insospettiti, i militari hanno contattato le unità cinofile dell'Arma e i vigili del fuoco che, con l'ausilio di un mezzo escavatore, hanno proceduto a rimuovere il terreno circostante per capire cosa si celasse sotto quei cumuli di metallo.

Le operazioni hanno portato alla luce un vero e proprio magazzino sotterraneo, ormai in disuso, che in passato è stato utilizzato quale serra nascosta per le coltivazioni di marijuana.

Il locale, infatti, al cui interno sono stati rinvenuti vasi e boccacci per contenere lo stupefacente, era munito di lampade, temporizzatori e apposito impianto di areazione realizzato mediante un groviglio di tubi che permettevano all'area dalla superficie di incanalarsi nel sottosuolo.

Sono in corso le indagini per chiarire chi e quando abbia avuto nella disponibilità il magazzino.

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Ecco cosa scrive il sindaco di Lago Enzo Scanga:

La minoranza anziché chiedere scusa ai cittadini, attacca per difendersi da un grave errore.

“È finito il tempo delle prese in giro, delle “magie”, delle approssimazioni e dei discorsi da bar.

Se i consiglieri di minoranza, ignorano le stringenti regole che disciplinano la struttura di un piano economico finanziario di carattere aziendale qual è quello imposto dalla legge per la Tari e, in tutta ignoranza, snocciolano numeri privi di ogni fondamento tecnico /normativo, non meritano neanche una risposta.

Non si può infatti rispondere a qualcuno che in una giornata di sole ti chiede: "quando pioverà?"'. Al di là della totale infondatezza delle dichiarazioni rese, la minoranza, prima di fare uscite del genere, si dovrebbe porre una semplice domanda che gli basterebbe ad evitare magre figure.

La domanda è semplice, ed è questa: se in Italia, nei Comuni come il nostro, di circa 2.500 abitanti, il costo MEDIO del servizio di smaltimento rifiuti si attesta a 357.000 euro, come potrebbe mai il costo del Servizio rifiuti a Lago attestarsi a 180.000 euro, con un territorio comunale più vasto di circa il 30% rispetto a quello dei Comuni italiani analoghi.

Il fatto che il costo a Lago sia stato portato da questa amministrazione a 309.000 euro, ossia ben al di sotto della media nazionale, costituisce già un grande successo del quale noi tutti cittadini di Lago dovremmo essere orgogliosi.

Peraltro, poi, la minoranza, in uno stato di schizofrenia da sconfitta, prima dice che abbassare i costi del fondo rischi, avrà gravi conseguenze e che quindi non bisognava abbassarlo, lasciando i costi complessivi invariati, poi, contemporaneamente, in un moto di pura follia, propone l'abbattimento dei costi complessivi a livelli che neanche i Comuni più virtuosi d'Italia potrebbero permettersi. Delle due l'una.

Vi è più. Nel Consiglio comunale del 30 marzo 2018 è stato spiegato, in maniera elementare e specificato per ben due volte, che il risparmio ottenuto da questa amministrazione è stato complessivamente pari ad euro 54.000 rispetto al 2016.

Di questo risparmio, però, si è potuto utilizzare per ridurre la tariffa, solo 30.000 euro, poiché la restante parte è servita a coprire il buco provocato dalle previsioni del tutto sballate fatte per il 2015 dall’Ex sindaco con delega all’ambiente e bilancio:

Previsione per conferimento in discarica anno 2015 :Euro 60.000

Spesa realmente pervenuta: Euro 95.000

(questa è stata la VERA CAUSA dell’impossibilità di ridurre le tariffe più di quanto abbiamo fatto per il 2018).

Che prendano una decisione e mettano in pace la propria coscienza, cercando di elaborare il lutto elettorale e mettere in campo competenze migliori, prima di dare alle stampe le prime cose che gli vengono in mente pur di gettare fango su un'amministrazione che sta cercando di fare, pur con tutti i propri limiti, il massimo del proprio sforzo per il Paese e per porre rimedio ad un mare di debiti da contenziosi che il consigliere Cupelli (Ex Sindaco), ha tirato il più possibile per le lunghe evitando di chiuderli e pensando bene di lasciarli come ricca eredità ai posteri.

D'altronde se ci sono problemi perché affrontarli quando è possibile lasciarli agli altri?
Su questo e su altro siamo pronti a discutere nelle sedi appropriate con atti e leggi. Senza tavolini o imbrogli.

Il sindaco di Lago Enzo Scanga

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Mercoledì 25 aprile a Cleto torna il Trekking Urbano.

Cleto, su iniziativa dell’ associazione culturale “La Piazza”, è uno dei primi comuni della provincia di Cosenza a promuovere questa iniziativa che, partita da Siena, porta appassionati a spasso tra i misteri e le leggende dei più suggestivi centri storici d’Italia.

Giunto alla sua quinta edizione, il trekking urbano di Cleto vuole essere una festa del turismo sostenibile, offrendo un programma di iniziative per scoprire camminando gli angoli più suggestivi di uno borghi più caratteristici della Calabria attraverso un percorso che unisce arte, cultura e prodotti tipici.

L’iniziativa vuole essere un modo nuovo per visitare e conoscere Cleto, un incantevole borgo di origine medievale, coniugando il piacere per una sana pratica fisica all’amore per la storia e lo stare all’aria aperta, lontano dai caotici centri commerciali.

Le guide illustreranno, lungo il percorso studiato, la storia e i monumenti più rilevanti dell’antico borgo di Pietramala, secondo un itinerario che si snoda tra vicoli suggestivi e panorami stupendi dove la vista sugli uliveti si perde all’orizzonte.

Lungo l’itinerario del trekking urbano, i partecipanti avranno l’opportunità di ammirare dal Castello Medioevale, dell’anno mille, fino alla Chiesa della Consolazione, eretta nel 1600 con cupola a cuspide maiolicata, vera e propria rarità; poi ancora la Chiesa di Santa Maria Assunta, importante testimonianza architettonica del 1500, nonché le numerose grotte e cisterne presenti nel centro storico.

Questi sono solo alcuni dei luoghi oggetto della visita.

L’appuntamento con i visitatori è il 25 aprile alle h 9.30 in piazza Aldo Moro.

Il percorso si svilupperà ad anello per circa 2,5 km intorno e dentro le mura del borgo.

Per tutti gli appassionati di enogastronomia segnaliamo inoltre il ricco “aperitivopranzo” ovvero un momento conviviale con degustazione di prodotti tipici locali.

La giornata continuerà con balli e canti della tradizione popolare calabrese grazie allo spettacolo dei Giamberiani, formazione guidata dall’etnomusicologo Alessio Bressi, che propone al pubblico un repertorio curato nei minimi particolari per essere il più possibile vicino all’originale che i contadini della campagna calabrese eseguivano nella loro quotidianeità fatta di cose semplici.

«Il trekking urbano, nella piccola ma “grande ” comunità cletese, si colloca come una giornata di condivisione e di grande allegria in quanto nel corso degli anni Cleto è sempre più riuscito a mantenere quel rapporto familiare che da anni caratterizza le manifestazioni targate associazione La Piazza».

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