
È stato avviato il nuovo canale informativo del Comuni di Lago "WhatsLago" per raggiungere i cittadini, sul proprio smartphone.
Continua il cammino intrapreso dall'amministrazione che intende cogliere la sfida dei tempi e le opportunità offerte dalla rete per comunicare al meglio le notizie di interesse pubblico e garantire una maggiore partecipazione.
Oltre ai tradizionali canali, dal sito, alla presenza su facebook attraverso i due profili "Comune di lago" e "Lago Eventi",
alla App che diffonde notizie istituzionali, il Comune di Lago potrà ora contare anche sull'applicazione tra le più diffuse per avere un contatto diretto con i propri cittadini e non solo .
Parte da oggi la campagna di comunicazione per invitare i cittadini ad iscriversi.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, pertanto nessun utente potrà visualizzare gli altri contatti iscritti, interagire con loro o rispondere ai messaggi inviati dal Comune.
Ogni numero telefonico resterà anonimo e sarà utilizzato nel rispetto della legge sulla privacy.
I cittadini interessati devono memorizzare sul proprio smartphone il numero 3486165450 e iscriversi al servizio inviando, tramite WhatsApp, un messaggio scrivendo “ATTIVAMI”.
Entro due giorni lavorativi successivi dall’invio del messaggio si riceverà la conferma dell’avvenuta iscrizione con un messaggio di benvenuto.
In qualsiasi momento gli utenti potranno cancellarsi dalla lista inviando un semplice messaggio di rinuncia con il testo “DISATTIVA”.
Il numero di cellulare è valido solo per il servizio descritto.
Per qualsiasi comunicazione del cittadino verso il Comune restano pertanto confermati i canali tradizionali.
Il Comune di Lago utilizzerà l’applicazione per diffondere notizie di interesse pubblico che richiedono grande capillarità: in particolare news relative a disservizi temporanei, eventi, iniziative, comunicazioni di pubblica utilità.
Prosegue incessantemente il lavoro e l’impegno dell’Amministrazione comunale di Lago su molteplici settori, ma risulta essere di primaria importanza la comunicazione e la vicinanza con la propria comunità.
Il sindaco Enzo Scanga
Il gup distrettuale Claudio Paris, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Graziella Viscomi, ha rinviato a giudizio sedici imputati convolti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro Robin Hood, che ha scoperchiato quello che gli inquirenti hanno definito un comitato d’affari che avrebbe avuto pieni poteri sui fondi europei destinati al credito sociale, sottratti ai veri destinatari, alle famiglie più disagiate per soddisfare scopi di natura personale
Le accuse a vario titolo sono truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d’asta ed abuso d’ufficio
A processo:
- l’ex assessore regionale Nazzareno Salerno, 52 anni di Serra San Bruno;
l’ex direttore generale del dipartimento Lavoro della Regione Vincenzo Caserta, 60 anni di Lamezia Terme;
l’ex presidente di Calabria Etica Pasqualino Ruberto, 46 anni di Lamezia Terme;
Maria Francesca Cosco, 47 anni di Catanzaro;
il commercialista Antonio Cusimano, 57 anni di Catanzaro;
l’intermediario finanziario Bruno Dellamotta, 69 anni, originario di Genova, ma residente a Firenze;
l’imprenditore Gianfranco Ferrante, 53 anni di Vibo;
l’avvocato, già componente del Comitato di gestione del Credito sociale, Martino Valerio Grillo, 65 anni di Vibo;
l’ex componente della struttura speciale dell’assessorato al Lavoro della Regione Calabria Claudio Isola, 38 anni di Vibo;
ex amministratore delegato della Cooperfin Spa Ortensio Marano, 43 anni di Belmonte Calabro;
Patrizia Nicolazzo, 43 anni di Lamezia Terme;
Michele Parise, 44 anni di Castrolibero (Cs);
l’impiegato di Equitalia Vibo Vincenzo Spasari, 56 anni di Nicotera;
il figlio Saverio Antonio Spasari, 28 anni di Nicotera;
il cognato del boss Luigi Mancuso,
Damiano Zinnato, 50 anni, di Nicotera.
Nell’elenco dei rinviati a giudizio anche la Società Cooperfin Spa con sede in Belmonte Calabro.
A difendere gli imputati gli avvocati difensori Giancarlo Pittelli, Francesco Iacopino, Nunzio Raimondi, Vincenzo Gennaro, Francesco Gambardella, Danilo Iannello, Pasquale Naccarato, Angelo Spasari, Giovanni Marafioti, Francesco Sabatino e Anselmo Torchia.
Le posizioni degli avvocati Francesco Masciari, 52 anni di Catanzaro e Avolio Castelli, 60 anni di Roma, difesi rispettivamente dai legali Giovanni Merante e Giuseppe Viola, che lo scorso 5 gennaio hanno optato per il rito abbreviato, verranno discusse l’11 aprile, mentre, per quanto riguarda la posizione della società M&M Management srl con sede legale a Milano e con unità operativa a Belmonte Calabro, stralciata per difetti di notifica è già stata fissata una nuova udienza preliminare per il 26 gennaio prossimo.
In udienza non si è costituita parte civile la Regione Calabria, mentre si è costituito il dirigente generale del dipartimento n° 10 (Lavoro e Politiche sociali) Bruno Calvetta, rappresentato dall’avvocato Giusy Caliò.
La questione della distanza tra “Cesare e Dio” è antichissima e lo stesso Gesù fu posto alla prova, ma ne usci alla grande pronunciando la lapidaria frase "Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio".
Fu l'inizio della separazione tra religione e politica, fino ad allora inscindibili presso tutti i popoli e i regimi
E’ di questi giorni che Giancarlo Pellegrino sembri cogliere un ritorno all’antico nel comportamento del parroco di Belmonte Calabro che contesta con la seguente nota:
“Oggi, il pastore errante della nostra amata madre Eclesiae, si è superato, pronunciando una omelia” Magistrale” a favore delle istituzioni locali belmontese, per la bravura e per essere veramente all’altezza del ruolo e, soprattutto pregando il Signore che li conservi a lungo alla guida del nostro paese per il grande lavoro sociale svolto non solo ora ma anche negli anni.
A prescindere che i miglioramenti ,nel nostro piccolo borgo , riesce ad apprezzarli solo lui, “unto “ , magari tra le ricche ed alte meditazioni e valutazioni ,passeggiando sul lungomare non di Belmonte ,bensì di Amantea ma, io credo e ne sono certo, farebbe cosa buona e giusta se, invece di preoccuparsi dei problemi di “Cesare”, come espressamente invitato e sollecitato da Papa Francesco e constatato lo stato di abbandono della nostra parrocchia da molti ,se non da tutti i fedeli paesani, si interessasse dei mali che affliggono la nostra comunità parrocchiale, ormai abbandonata e derisa da una intera popolazione, la stessa messa alla berlina da un ministro obsoleto e, soprattutto, avulso dalla nostra comunità Cristiana.
Farebbe bene , a questo punto del suo ministero improprio, ad abdicare e lasciare la nostra amata parrocchia in mani più sagge, sante e, soprattutto più capaci pronte a guidare con amore il popolo di Dio di Belmonte.
Se ciò non dovesse avvenire perché insensibile ,arrogante e saccente, saremmo sempre pronti a portare le nostre rimostranza a chi di competenza per mandarlo via , tanto perché’ possa capire il nostro modo di essere belmontesi e soprattutto di non essere disposti ad essere presi in giro.
Belmonte Calabro li 25/12/2017 Dott. Giancarlo Pellegrino
NdR Se il parroco vorrà rispondere noi saremo lieti di pubblicare le sua nota.