“ammuccia, ammuccia, ca ci pare tuttu” . Sembra questa la sintesi della vicenda dell’Ora della Calabria e di Andrea Gentile e dintorni.
Un giorno, forse, scopriremo anche chi ha tirato i fili della vicenda.
Come dicono i latini “mors tua, vita mea”, ieri come oggi, soprattutto in politica.
Ora la nomina di Antonio Gentile a sottosegretario ( anche se non alla Giustizia) sta creando ulteriore scandalo.
Ne parla Gramellini( fintamente interessato alla Calabria) che invita Renzi ad essere gentile con gentile e di accompagnarlo alla porta.
Ne parla Mimmo Talarico, Consigliere regionale della Calabria, che invita il PD calabrese a pronunciarsi sulla nomina di gentile a sottosegretario.
“ Stupisce ancora di più in queste ore, tuttavia, il basso profilo del Pd calabrese sulla vicenda, il silenzio dei suoi principali esponenti, a cominciare dal neoeletto segretario regionale”.
Ed aggiunge :” Senza spirito polemico, allora, mi permetto di fare questa domanda al segretario Magorno: non sarebbe il caso di chiedere le dimissioni del senatore Gentile, la cui nomina nel governo Renzi, oltre a stridere con i propositi di rinnovamento del giovane premier, costituisce, come in molti ormai pubblicamente sostengono, un’offesa alla dignità della Calabria?”.
E Magorno , probabilmente “uso ubbidir” è passato da un silenzio omissivo ad una decisa presa di posizione dichiarando : «Non condivido la nomina di Gentile». Fulminato sulla via di damasco? Forse. O forse è cambiato qualcosa in alto.
Parla anche il reggino Massimo Canale il quale dichiara: «Gentile e De Rose si dimettano dai rispettivi incarichi».
Cauto Canale quando afferma che : «Abbiamo atteso dice Canale di conoscere tutti gli aspetti della vicenda prima di esternare le nostre perplessità, ma con la pubblicazione dell'audio della telefonata tra Umberto De Rose ed Alfredo Citrigno, pensiamo di aver sentito abbastanza e ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra preoccupazione su un episodio tanto delicato quanto pericoloso per la tenuta della democrazia in Calabria. Davanti a quella che ci appare come una vera e propria prepotenza e di cui hanno parlato autorevoli quotidiani nazionali, però non ci aspettavamo che il neo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, potesse ritenere opportuno nominare il sen. Gentile – al centro del ciclone proprio per la vicenda relativa alla censura de L'Ora della Calabria, per il tramite dello stampatore De Rose, da quanto si evince dall'audio originale della telefonata – nella sua compagine di Governo, con il ruolo di Sottosegretario alle Infrastrutture. Una scelta politicamente inopportuna che Gentile stesso dovrebbe rifiutare in attesa di chiarire la sua posizione, soprattutto ai calabresi che hanno visto leso il loro diritto ad essere informati».
Una felice occasione per attaccare Renzi.
Solo una voce, che di solito parla, parla, parla, sta in religioso silenzio.
E questo silenzio fa pensare!
E non è dato sapere se si tratta di un silenzio opportunistico o di un silenzio da paura di reazione.