La diversità tra alcuni decenni fa ed oggi sta probabilmente solo nella conoscenza della drammaticità della situazione calabrese
In sostanza oggi sappiamo che la Calabria ha tutti i record negativi.
Ieri sapevamo soltanto di essere poveri
Ma ieri la risposta più ovvia era la ricerca del lavoro fuori della regione. Dovunque. In Italia quando possibile , in Europa, se possibile,( soprattutto la Francia, la Germania, la Svizzera), o diversamente nelle Americhe, a cominciare dagli Stati Uniti, dal Venezuela, dall’Argentina. Una rispsota triste ma dignitosa e coraggiosa
Oggi invece la risposta è la politica. La pèolitica che ti offre un posto di lavoro a spese dell’erario, ovviamente precario e poi con l’aiuto delle OOSS con la stabilizzazione un posto che diventa definitivo.
Un sistema che non premia i migliori ma solo gli amici, i parenti, i sodali, i figli delle amanti.
Un sistema che non induce i calabresi a studiare, a diventare migliori, a crescere culturalmente.
Un sistema che ci ripropone costantemente una politica che continua a mangiarsi la nostra terra ed il futuro dei figli della Calabria.
E così nel 2013 la Calabria ha avuto una disoccupazione del 22.2 % ( il più alto d'Italia) contro una media Ue del 10,8% ed una nazionale del 12,2%.
Dopo la Calabria il tasso più alto lo si vede in Campania 21,5%; in Sicilia 21%; in Puglia 19,8%; ed in Sardegna 17,5%.
Nel 2013 si nota un incremento del livello di disoccupazione in tutte le Regioni italiane rispetto all'anno precedente: da quello più basso del territorio di Bolzano +0,3% (da 4,1% a 4,4%), a quelli più pesanti di Puglia +4,1% (da 15,7% a 19,8%); Molise +3,8% (da 12% a 15,8%) e Calabria 2,9% (da 19,3% a 22,2%).
E non basta .
La Calabria ha anche il primato negativo per la disoccupazione giovanile che è al 56,1%, contro una media europea del 23,4% , e del 40% italiana.
Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, le situazioni più difficili, dopo quella della Calabria , si rilevano in Basilicata (55,1%); Sardegna (54,2%); Sicilia (53,8%); e Campania (51,7%).
Lo rivelano i dati di Eurostat.
Ben diversa la situazione nelle altre parti d’Italia .
Parliamo di Bolzano con il 4,4 % di disoccupazione( il territorio italiano col tasso di disoccupazione più basso) , della provincia di Trento con il 6,6%, del Veneto con il 7,6%; del Friuli Venezia Giulia con il 7,7% e della Lombardia con l’8,1%.
In europa invece il quadro è il seguente:
Il tasso di disoccupazione più basso delle Regioni Ue si rileva in Germania, a Oberbayern, al 2,6%. Il più alto in Spagna, in Andalusia, al 36,3%.
Per la disoccupazione giovanile, il livello più basso è ancora in Germania a Oberbayern e Tubinga (4,4%), quello più alto, in Spagna, a Ceuta (72,2%).