Il malato di Celiachia è una persona del tutto normale con standard di vita elevatissimi che deve però affrontare questa patologia soprattutto dal punto di vista alimentare.
Partendo da questo presupposto si è svolto ad Amantea, presso il centro congressi del Mediterraneo Palace Hotel, un corso di formazione dedicato non solo agli operatori della ristorazione ed agli albergatori, ma anche a coloro che direttamente e indirettamente devono rapportarsi con questa malattia. L’appuntamento in questione è stato organizzato dalla Regione Calabria e dall’Asp di Cosenza ed ha visto tra i principali relatori Francesco Dignitoso, dirigente dell’Unità operativa “Igiene, alimenti e nutrizione” del distretto Tirreno, Dario Macchioni, responsabile ufficio “Igiene e bevande Regione Calabria” e Antonio Cantaffa, referente dell’”Associazione italiana celiachia”.
Nel corso della sua relazione, chiara ed esauriente, Dignitoso ha messo in rilievo le problematiche di questa patologia che cresce di anno in anno e che coinvolge un numero sempre maggiore di utenti, con gravi ripercussioni sul sistema sanitario nazionale. «Da questo punto di vista – ha aggiunto il dirigente medico – è necessario conoscere nel dettaglio le conseguenze di questa malattia, allo scopo di prevenirle, rispettando una dieta ad hoc e dando modo agli operatori della ristorazione di creare dei piatti che consentano al celiaco di svolgere la propria vita sociale in tutta tranquillità. La celiachia, infatti, è un’intolleranza alimentare permanente al glutine e colpisce in media una persona su cento. Il glutine è una sostanza contenuta nei chicchi di avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale che vengono utilizzati per produrre alimenti di uso quotidiano: pane, cereali da colazione, pasta, pizza, pasticcini, biscotti, ma anche prodotti a base di carne, salsicce e hamburger. La celiachia non deve rappresentare una condizione di inferiorità: il celiaco non è figlio di un dio minore ecco perché la collaborazione degli operatori della ristorazione è di primaria importanza. Tocca a loro e alla loro competenza strutturare menu alternativi che possano consentire al celiaco di mangiare fuori casa o di recarsi con tranquillità ad un ricevimento nuziale».
Anche il comune di Amantea ha colto questa sfida. Al corso di formazione, infatti, hanno partecipato il presidente del civico consesso con delega alle mense scolastiche Ermelinda Morelli ed i cuochi che preparano i pasti per gli alunni delle scuole. «Il nostro personale – ha spiegato la Morelli – è stato adeguatamente formato per rispondere a questo tipo di esigenza. Purtroppo un caso su due di celiachia non viene diagnosticato, appare dunque essenziale per un ente pubblico essere preparati sulle metodologie di preparazione dei piatti e sugli alimenti da utilizzare. Un motivo in più per garantire ai genitori dei bambini che frequentano la scuola la tranquillità che deriva dall’affidare i propri figli ad una struttura pubblica. Personalmente farò tesoro di quanto appreso, facendomi a mia volta portatrice delle indicazioni apprese durante il corso. Mai come in questo caso è corretto dire che è la conoscenza a fare la differenza».
Comunicato stampa comune di Amantea