Iacchitè continua ad essere il punto di riferimento per chi cerca una giustizia che la Giustizia stenta a garantire.
Ecco cosa scrive:
Ci arriva una grave segnalazione dal Vibonese.
“Sono un amministratore di un comune vibonese, da anni partecipo al bando del servizio civile ed è da anni che mi ritrovo a leggere sempre le stesse graduatorie, sempre gli stessi che entrano…
Il servizio civile è stato gestito e valutato da Fondazione Calabria Etica per anni ma da quest’anno sembra sia opportunamente passato in maniera diretta alla Regione ma la realtà è completamente diversa.
Gli ex coordinatori e lavoratori di Calabria Etica redigono progetti, con tanto di compenso, in alcuni Comuni e come per magia vengono approvati dalla Regione, che dovrebbe vedere come il fumo negli occhi questa gente, visto quanto è accaduto.
E invece i responsabili che controllavano Calabria Etica sono rimasti all’ufficio servizio civile senza che nessuno (e quindi anche la procura) se ne sia accorto.
La questione è molto grave perché questo atteggiamento significa che la storia non cambia.
E che la procura di Catanzaro non è attenta come dovrebbe.
Mi chiedo e vi chiedo: Calabria Etica è ancora viva e gestisce dietro le quinte il servizio civile?
Di conseguenza, chi vuole dare un’opportunità a giovani ragazzi per entrare nel
servizio civile deve sborsare 1700 euro per un progetto di 20 paginette…
Se fosse vero che la Regione controlla le attività del servizio civile perché non nota la graduatoria copia di ogni anno per il servizio civile?
Quien sabe.
Lettera firmata”
Permetteteci di non fare commenti sulla vicenda ma di attendersi una qualche risposta da parte della regione e del governatore.