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Mimmo talaricoRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa

Con una lettera inviata al prefetto di Cosenza, dott. Gianfranco Tomao, il consigliere regionale Mimmo Talarico ha espresso il suo disappunto per il mancato rispetto dell’accordo siglato un anno fa tra l’Azienda ospedaliera di Cosenza e l’Associazione del Bambino Microcitemico, in rappresentanza di pazienti talassemici e politrasfusi cronici della nostra provincia. “Nell’intesa – è scritto nella lettera - veniva esplicitamente richiamato l’impegno dell’Azienda ospedaliera di Cosenza sia a garantire condizioni adeguate per lo svolgimento delle attività, che, trascorsi otto mesi dall’intesa e comunque non oltre il 30.08.2014, a trasferire il Servizio presso i locali dell’adiacente plesso F ex Sotros, nelle more della realizzazione del nuovo Centro. A distanza di un anno né è stato realizzato il nuovo Centro né è stato effettuato il trasferimento del Sevizio presso i locali dell’ex Sotros”. “Sarebbe opportuno – conclude la missiva - un Suo intervento, affinché gli impegni sottoscritti nell’intesa di che trattasi vengano nel più breve tempo possibile rispettati, rimediando ad una situazione che sta arrecando non pochi disagi ai pazienti che giornalmente usufruiscono del Servizio trasfusionale”.

Rende, 14,11.2014

www.mimmotalarico.it

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VittorioSgarbiCaro Vittorio, apprezzo la vicinanza a Fare Ambiente e che sia amico del nostro Presidente, Prof. Vincenzo Pepe.

Altre volte ho apprezzato le tue prese di posizioni anche, sui Bronzi, nei confronti dei quali siamo stati sempre mentalmente aperti, sia come Fare Ambiente che come calabresi per trasferire in esposizione i Guerrieri di Riace in altre località quali ambasciatore della nostra terra di Calabria.

Queste cose le abbiamo anche scritte.

Cosa che invece non possiamo accettare e che tu, parli male della Calabria insultando la gente che ci vive.

Che dire poi della tua frase infelice che “ la Calabria non è in Italia” .

Solo per ricordarti, ma questo tu dovresti ben saperlo:   l’Italia che non sarebbe esistita se non ci fosse stata la Calabria.

« La regione, che ora chiamasi Italia, anticamente tennero gli Enotri; un certo tempo il loro re era Italo, e allora mutarono il loro nome in Itali; succedendo ad Italo Morgete, furono detti Morgeti; dopo venne un Siculo, che divise le genti, che furono quindi Morgeti e Siculi; e Itali furono quelli che erano Enotri » (Antioco di Siracusa, in Dionigi di Alicarnasso 1, 12 vg)

Dal re Italo, quindi, deriverebbe il nome Italia: dato prima alla regione corrispondente al suo regno, ovvero a quasi tutta la Calabria e successivamente, a tutta la penisola, come narrano Tucidide, Aristotele, Antioco di Siracusa e Strabone.

Non senza un pizzico d’orgoglio voglio ricordare ai più, ed anche e soprattutto ai miei conterranei, i quali devono riscoprire l’orgoglio di essere Calabresi, che la nostra terra era il cuore pulsante della Magna Grecia.

“ La cultura fu il fiore all’occhiello della Magna Grecia ed ogni città aveva almeno una biblioteca e svariati centri per lo studio delle arti, della filosofia, dell’ingegneria e della medicina. Basti pensare a personaggi come Pitagora, Filippo di Medma (segretario particolare di Platone), Nosside (poetessa locrese) ed il medico Alcmeone, fondatore insieme ad Ippocrate della medicina moderna, che intuì per primo la funzione di comando sul corpo operata dal cervello.

Oltre alle scienze ed alle arti anche lo sport fu un campo di eccellenza per le città calabresi della Magna Grecia: ricordiamo ad esempio il pugilatore Milone da Crotone, che detiene tuttora il record di 5 ori olimpici in 5 edizioni diverse. Gli atleti crotoniati erano celebrati come divinità….”

La Magna Grecia, possiamo dirlo con orgoglio, influenzò e permeò la cultura ed il sapere dell’ Europa intera.

Come vedi, Vittorio, la Calabria ha dato tanto all’Italia ed all’Europa, anche se lo stesso noi non possiamo dire dell’Italia e dell’Europa !!!

Nonostante ciò, mai abbiamo rinnegato la nostra Patria anche quando, in nome dell’Unità, ci hanno depredato dei nostri tesori, delle nostre ricchezze e delle nostre fabbriche, anche quando hanno messo a ferro e fuoco i nostri villaggi, ucciso i nostri uomini e violentato le nostre donne.

Imposto le loro tasse e le loro leggi.

Abbiamo continuato a dirci italiani e a morire fieri ed orgogliosi al grido di Viva l’Italia.

Ed affinché nessuno dimentichi, neanche Sgarbi, concludo questi miei brevi e confusi pensieri, con le parole di Giovan Battista Vico: "Quando Roma era un villaggio di pastori, a Crotone insegnava Pitagora".

Orgoglioso e fiero grido viva la Calabria, viva i Calabresi.

Cosenza, 12.11.2014 Il responsabile di Fare Ambiente Calabria Avv. Antonio Iaconetti

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E’ con vero piacere che leggiamo un Mario Oliverio che dichiara : «Di fronte al dramma che decine di migliaia di calabresi stanno vivendo, è immorale constatare che nel chiuso del Palazzo della Regione si lavori affannosamente a affidare incarichi e prebende a fini elettorali».

Spiega Oliverio, candidato del centrosinistra, che : «A poche settimane dalle elezioni la giunta regionale uscente sta emanando bandi per posizioni organizzative in alcuni Dipartimenti della Regione e sta assegnando incarichi in alcuni enti sub regionali in modo clientelare e illegittimo».

Secondo Oliverio “ si tratta di nomine fatte da una giunta regionale in carica solo per gli affari ordinari e pertanto per tali nomine, si configura un danno erariale per la Regione Calabria che sarà puntualmente segnalato alla Corte dei Conti».

I casi più eclatanti riguarderebbero il Dipartimento Personale e le nomine che in queste settimane si stanno facendo all’Arsac.

Ed a tal proposito Oliverio dichiara «Sappia la signora Stasi che qualora da Presidente f.f., avalli tali nomine e non revochi i bandi, ne risponderà direttamente di fronte alla legge».

E poi la affermazione che se venisse eletto governatore della Calabria : «il giorno dopo il mio insediamento, annullerò tutte queste nomine illegittime e invierò gli atti alla magistratura ordinaria e contabile affinché accerti ogni responsabilità. Chi ha commesso abusi ne deve rispondere personalmente».

Come non essere d’accordo. In particolare davanti a palesi mostruosità amministrative che sorreggono veri e propri scambi di impegni e piaceri

Poi conclude : «Organizzare la macchina burocratica della Regione sarà uno dei miei impegni prioritari, metteremo al primo posto la trasparenza e il merito, non ci sarà spazio per chi pensa di acquisire posizioni di potere e prebende attraverso consunte pratiche clientelari»

Ne prendiamo atto

Ma ci chiediamo : Oliverio parla davvero solo alla Stasi o parla anche a qualcuno dei suoi che potrebbe assumere impegni verso grandi elettori che li avvicinano sperando in nomine ed incarichi, per esempio nella sanità?

Ci sembra che sia stato spesso(se non sempre) così e sarebbe davvero un miracolo se non avvenisse più dalle prossime elezioni, da chiunque vinte!

E poi ci permettiamo di segnalare ( chissà mai che ci leggano?) che insieme trasparenza e merito si impone anche una approfondita valutazione sul passato di ogni candidato, per evitare che una scelta sbagliata faccia entrare nel sistema coloro che i candidati rappresentano e che non sono sempre le cose migliori senza sorprendersi poi se nella Pubblica amministrazione c’è malaffare o peggio!

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