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«Come mai sono stati convocati i dirigenti delle Aziende sanitarie ed ospedaliere per porre mano ad un piano di riordino dei servizi sanitari?»

E poi di seguito: «Circolano notizie, che se confermate sarebbero di una gravità inaudita, secondo le quali presso gli uffici del Commissario per la gestione del Piano di rientro nel settore della sanità in queste ore sarebbero stati convocati i dirigenti delle Aziende sanitarie ed ospedaliere delle diverse province della Calabria per porre mano ad un piano di riordino dei servizi sanitari».

Si legge quanto sopra in un comunicato della segreteria politica del presidente eletto della Regione, Mario Oliverio.

Inoltre si aggiunge: «Il fatto è grave perché iniziative di questa portata, con implicazioni evidenti in un settore vitale per la Calabria ed i calabresi, vengono assunte in evidente dispregio delle più elementari regole democratiche e del buon senso. Il commissario Pezzi ed il sub commissario Urbani dovrebbero sapere che giorno 23 novembre in Calabria ci sono state le elezioni e, con nettezza di consensi, sono stati eletti il nuovo presidente della Regione ed il nuovo consiglio regionale. Il decreto di nomina dei commissari attualmente in carica prevede esplicitamente la loro decadenza nel momento dell'elezione del nuovo presidente della Regione».

Infine si evidenzia che :«Anche se la formale proclamazione del presidente Mario Oliverio non è ancora avvenuta - si sostiene ancora nella nota - non è assolutamente corretto, sul piano istituzionale e rispetto alle più elementari regole del buon senso, assumere iniziative tese ad esautorare il ruolo ed i poteri del nuovo presidente della Regione, democraticamente scelto dai cittadini calabresi. A nessuno, quindi, può essere consentito di assumere decisioni così delicate ed importanti per la nostra regione attraverso un'evidente ed ingiustificata forzatura. I rappresentanti delle istituzioni sono tenuti, in ogni momento, al rispetto delle regole elementari della vita democratica».

E la conclusione: «Ci si augura che le notizie sopra richiamate siano infondate e che si eviti che vengano assunte iniziative che violano le normali condizioni di rispetto delle regole»

Una diffida vera e propria

“La calabria è mia e guai a chi la tocca” sembra poter leggere dietro questa nota stampa

Ma la cosa più sorprendente e che la stampa regionale nemmeno sfiora il fatto che Oliverio abbia così “snobbato” il Generale e commissario Pezzi da far parlare la sua segreteria.

E non è certamente cosa da poco!

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foto grotta

Una data, il 7 dicembre; una città, Milano. Si terrà nel capoluogo meneghino, in due diversi appuntamenti, la presentazione del CP Cal 2015, realizzato con gli abiti degli stilisti che hanno preso parte alla decima edizione della Grotta dei desideri, l’evento di arte, moda e cultura che si svolge ad Amantea nel mese di agosto nella suggestiva cornice del Parco della Grotta.

 

Alle ore 19, presso il centro congressi del Klima Hotel, avrà luogo la conferenza stampa; mentre alle ore 22, presso il Just Cavalli, si terrà il party che celebrerà l’uscita del calendario.

Il calendario, interpretato dall’attrice e showgirl Claudia Borroni e dedicato al binomio “wine & fashion”, intende unire in tal senso due eccellenze del sistema economico nazionale. Tre le location d’eccezione utilizzate per gli scatti: le fattorie iGreco, il Grand hotel La Tonnara e l’Art place la Pecora Nera. Queste tre aziende, oltre ad offrire ambientazioni fotografiche di altissimo livello, sono in grado di trasmettere la positività, il fascino e la laboriosità della Calabria. Presentare il calendario a Milano serve ad invertire quel concetto di centro-periferia che ha consentito la nascita dieci anni addietro della Grotta dei desideri, divenuta in pochissimi anni un appuntamento di assoluto rilievo nel panorama dei fashion contest nazionali ed internazionali. L’edizione 2015 prevede una borsa di studio al primo classificato di 1.300 euro e al secondo da 700. I primi tre stilisti, inoltre, conquistano il diritto a partecipare gratuitamente ad uno shooting fotografico che si terrà in autunno con modelle e fotografi professionisti.

Gli scatti fotografici del calendario, diretti da Pasquale Catanzaro e Franz Mazza, hanno incantato per sensualità e bellezza, restituendo all’obiettivo la magia dell’alta moda. Oltre ai tre stilisti che hanno vinto la decima edizione della Grotta dei desideri, Marco Maisto, Annalisa Di Lazzaro e Marco Sfregola, sono stati inseriti nel CP Cal gli abiti di Maria Chiara Saraceno, Anna Calviello e le creazioni Sposa Lucy di Claudia Ferrise.

«Chiaramente – spiega il direttore artistico Ernesto Pastore – con questa presentazione ci proiettiamo idealmente all’undicesima edizione della Grotta dei desideri. È stato già pubblicato, infatti, il bando che dà accesso alla selezione degli stilisti che prenderanno parte al progetto. L’iniziativa, nata dall’idea di celebrare e approfondire la relazione tra la moda, l’arte e la cultura, è realizzata con il supporto dello studio di comunicazione Emmedia (www.emmediaonline.com), di Agc Agency, del blog Modi di Moda (modidimoda-mapi.blogspot.it) e dello studio di consulenza legale dell’avvocato Ilaria Dolores Lupi. L’obiettivo è valorizzare e promuovere i giovani talenti emergenti del mondo della moda e dar loro una possibilità di confronto, formazione, crescita professionale e visibilità. I partecipanti al concorso possono esprimere la propria espressività in massima libertà, senza temi fissi. Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di cinque anni. La commissione esaminatrice delegata dalla direzione artistica sceglierà i concorrenti ritenuti, a suo insindacabile giudizio, più meritevoli di partecipare all’evento, sulla base di criteri di scelta predefiniti quali: stile, fattibilità, originalità, innovazione e sperimentazione. I prescelti dovranno partecipare al concorso presentando gli abiti proposti, realizzati su taglia 42».

Per scaricare il bando, disponibile anche in lingua inglese, basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook https://www.facebook.com/lagrottadeidesideri.

 

Ufficio Stampa - La Grotta dei Desideri - Maria Francesca Calvano - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

http://lagrottadeidesideri.wordpress.com

https://www.facebook.com/lagrottadeidesideri

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Incredibile. Il Job acts ora si applica anche in politica.

 

L’articolo 18 della legge 300 garantiva un po’ tutto. Forse anch i politici. Oggi invece i soci possono licenziare i dirigenti.

 

Anche quelli del M5S.

È quanto sta succedendo al senatore Francesco Molinari ed al deputato Sebastiano Barbanti di cui il meet up di Cosenza chiede ufficialmente le dimissioni.

I due scontano anche il brutto clima che si respira tra gli eletti della Calabria. Dalila Nesci e Nicola Morra sono da tempo in rotta di collisione con il duo Barbanti/Molinari. Al punto che per la campagna elettorale di Reggio Calabria si dovettero organizzare appuntamenti elettorali distinti.

A dare notizia della richiesta è lo stesso Molinari che, però, non incassa in silenzio anzi punta l'indice sulla «malsana attenzione da parte del senatore Morra e dei suoi fanatici sostenitori, che alimentano maldicenze sul mio conto come su quello di Barbanti».

In sostanza la sfiducia sarebbe stata votata la scorsa notte ma «senza coinvolgere i diretti interessati né gli altri portavoce del territorio: un mirabile esempio di giustizia sommaria» prosegue Molinari. 

«Una votazione di sole 27 persone, un vero e proprio blitz consumatosi nella notte»dice il deputato Sebastiano Barbanti contestando la decisione del meetup di Cosenza per poi aggiungere che «le motivazioni, in realtà, non sono state nemmeno spiegate pare che il mio peccato originale sia stato chiedere chi ci sia dietro lo staff. Ma stiamo scherzando? Credo questa sia un’offesa e se davvero sono queste le motivazioni stiamo scadendo nel ridicolo. E poi c'è un’altra cosa da mettere in chiaro: i meet-up sono legittimati o meno? Perché anche questo è da capire. Se sono legittimati solo quando conviene, allora abbiamo un problema. L'ennesimo.  A questo punto vorrei sentire tutto il M5S Calabria - incalza - perché se è vero che in 27 ci hanno sfiduciato, sono certo che sono molti, molti di più quelli che ci appoggiano e sono disposti a fare manovre contrarie. Oltretutto, il documento di sfiducia è stato reso pubblico 12 ore prima della votazione, un vero e proprio blitz. Un documento redatto dal nipote del senatore Morra e dalla sua fidanzata. Non voglio pensare ci sia di mezzo lui, ma certo questa cosa non gli fa onore. Siamo alla faida, alla guerre tra bande, e io francamente mi tiro fuori»

"Io spero che non facciano sciocchezze - allarga le braccia sconsolato il senatore Francesco Molinari - ma non mi meraviglierei affatto se a breve ci troviamo un post sul blog con il loro allontanamento d'imperio".

"Chi dice che l'onda è passata e da adesso si procederà con più calma nella tolleranza del dissenso interno sbaglia ci aspettano settimane difficili, sono segnali precisi in vista della partita sul presidente della Repubblica".

Sia Molinari sia Barbanti non sono mai stati teneri con la linea scelta da Grillo e da Casaleggio. "Non c'è alcun criterio in quello che sta succedendo. Mi perdoni l'espressione, dopotutto sono un grillino, ma abbiamo mandato completamente affanculo lo stato di diritto, che è il baluardo a tutela di tutti, in primis dei più deboli, il corpus di regole fondamentali da non violare. Le nostre innanzitutto. Qui invece è saltata qualunque tipo di regola".

Sulla rete si ironizzava: "Espulsione in 3, 2, 1...".

Diversa concezione del Movimento, rapporto e gestione dei meetup locali, diverso approccio sulle politiche regionali. Un mix esplosivo che ha generato un'incomunicabilità che oggi i due si trovano a scontare.

Molinari non ci sta: "Il gruppo M5s di Cosenza è in mano a chi fa della delazione un mestiere e del millantare lavoro inesistente un'opera di distrazione di massa. C'è una visione politico-familisitica da parte del collega Nicola Morra per la ridicola richiesta di sfiducia da parte di ascari, solo per aver osato fare una critica politica. Nessuno conti sulla mia inerzia nel tollerare e nello stare zitto di fronte a ciò". L'ex capogruppo glissa: "Non penso e non credo che meriti commentare le posizioni del collega" dice assicurando che in assoluta autonomia i ragazzi di Cosenza hanno evidentemente deciso che era arrivato il tempo di procedere in quel modo". All'assemblea congiunta di domani per il momento non è prevista la discussione su ulteriori espulsioni. Ma gli occhi sono piuttosto puntati sul blog di Grillo

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