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caligiunoRiceviamo e pubblichiamo

“Il mio impegno quale rappresentante istituzionale del territorio sarà prevalentemente incentrato sulla difesa e la valorizzazione di tutti quei presidi indispensabili per la salute e la sicurezza delle popolazioni dei piccoli comuni del basso jonio cosentino (Bocchigliero, Cropalati, Longobucco, ecc.) che meritano di ricevere il giusto ascolto e le adeguate risposte in termini di salvaguardia dei diritti più elementari per ogni cittadino”.È quanto afferma Maria Josè Caligiuri, candidata al Consiglio Regionale della Calabria nella lista “Casa delle Libertà – Ferro Presidente” a sostegno di Wanda Ferro.  “Massima priorità dovrà essere garantita nei confronti dei cosiddetti “ospedali di frontiera”, ossia di quelle strutture ospedaliere la cui presenza – dichiara Caligiuri – si rende a dir poco utile e necessaria per soddisfare i bisogni più urgenti ed impellenti dei cittadini-utenti, altrimenti privi di qualsivoglia assistenza sanitaria. Non è un caso che il candidato Wanda Ferro, sensibile a questa problematica, abbia inserito tale questione nell’agenda politica del Centrodestra che andrà a governare la Regione Calabria, e per la quale assicuro fin d’ora il mio personale impegno poiché ben conosco le esigenze e le aspettative di questa ampia fetta di territorio della provincia cosentina”.“Altra priorità della massima importanza – spiega Caligiuri – è costituita dalle cosiddette “aree interne” che rappresentano una grande risorsa per il nostro territorio, come è dimostrato dalla programmazione europea 2014-2020. Come sostenuto recentemente anche dal neo-Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto, una valorizzazione adeguata di tali aree, per troppo tempo bistrattate, delle loro risorse naturalistiche e paesaggistiche, delle opere dell’uomo integrate nel territorio, della cultura locale, può consentire nuove e significative opportunità di produzione e di lavoro nei comparti del turismo, dei servizi sociali, dell’agricoltura, della rivitalizzazione e valorizzazione degli antichi mestieri, dove possono combinarsi sapere stratificato e innovazione. Nel contempo, tali azioni, se coerenti con la storia e la cultura dei luoghi, contribuiscono a riscoprire e rafforzare un’identità condivisa, vera anima del territorio. Per fare tutto ciò, è indispensabile dotare tali aree di infrastrutture e di servizi pubblici, affinché sia garantito il miglioramento delle condizioni di vivibilità di crescita. La programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 offre l’opportunità di costruire una strategia che, muovendo da azioni private e pubbliche e unendosi a politiche nazionali, dia loro forza ed efficacia”.

4 novembre 2014

Maria Josè Caligiuri – Ufficio Stampa

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E’ un Mario Oliverio preoccupato quello che parla a Lamezia dopo aver letto il rapporto Svimez ed aver saputo la verità sulla grave situazione della Calabria.

Ovviamente i dati negativi presentati dalla Svimez sono relativi a Catanzaro, Vibo, Crotone e Reggio non certamente a Cosenza che è stata gestita proprio da Oliverio.

Ed infatti Oliverio ha dichiarato che:

-"Con l'incontro di oggi parte un percorso intenso di confronto sulle condizioni della Calabria per la definizione del programma che porremo a base della nostra azione di governo alla guida della Regione.

Le condizioni economiche e sociali della Calabria sono gravi ed il rapporto Svimez pubblicato proprio ieri ne ha dato un quadro allarmante.

In questi anni la Calabria è stata messa in ginocchio in tutti i campi arretrando persino rispetto a tre anni fa relativamente ad alcuni parametri che erano già espressione di una condizione di difficoltà e di ritardato sviluppo.

È' necessario aggredire le ragioni che sono alla base di questo trend che spinge la nostra terra in una condizione di vera e propria "desertificazione" e che costringe nuovamente decine di migliaia di calabresi , in particolare giovani e ragazze, a riprendere la strada dell'emigrazione, come ha evidenziato lo stesso rapporto della Svimez.

Il cuore dell'azione del nuovo governo della regione dovrà essere il lavoro ed il sostegno alle imprese. In questa direzione bisognerà utilizzare con intelligenza tutte le risorse disponibili a partire da quelle destinate dall'Unione Europea alla nostra regione e bisognerà altresì aprire un confronto positivo con il governo del Paese e con le forze sociali nazionali perché la Calabria- la regione più sofferente d'iItalia- trovi l'attenzione necessaria nelle politiche e nei programmi di investimento nazionali.

Per questo è necessario un impegno straordinario dal governo della Regione e da parte delle forze sociali e dell'insieme dei rappresentanti istituzionali calabresi per determinare le condizioni di una inversione radicale delle tendenze e delle pratiche negative che hanno contrassegnato l' azione di governo in questi anni.

Utilizzare risorse dell'Unione Europea per obiettivi di lavoro e di crescita in tempi certi e rapidi sulla base di regole trasparenti deve essere il primo obiettivo a cui lavorare. Il sistema delle imprese costituisce un fattore decisivo per riscattare la Calabria da questa condizione alla quale è stata inchiodata da una cultura e da pratiche politiche e di governo che devono essere definitivamente sepolte per fare spazio ad una impostazione culturale, politica ed a pratiche di governo in netta rottura con quanto è avvenuto sinora."

" La nostra non è una visione catastrofista ma semplicemente la consapevolezza di una situazione grave , come si evince dalla realtà supportata purtroppo dalle analisi di autorevoli istituzioni come la Svimez ed altre.

Ci proponiamo entro pochissimo tempo , due , tre mesi dal nostro insediamento alla guida della Regione, di fare una necessaria operazione verità perché i calabresi hanno bisogno di sapere qual è la situazione nella quale versa la regione e da cui si riparte per costruire una prospettiva nuova per mettere la nostra terra al passo con altre realtà e per bloccare e invertire il trend negativo prima richiamato .

La situazione è grave, tuttavia abbiamo risorse e strumenti che devono essere utilizzati con intelligenza, primi fra i quali i fondi comunitari.

La prima questione che avremo davanti è quella di assumere iniziative urgenti per salvare buona parte delle risorse dei fondi europei del programma 2007-2013 a rischio disimpegno, come da più parti è stato evidenziato proprio in queste settimane."

"Ci sono nodi strutturali che devono essere affrontati a partire dagli strumenti di programmazione, sino allo snellimento burocratico e delle procedure.

Molto spazio dovrà essere dato a forme di automatismo nella utilizzazione delle risorse in particolare destinate alle imprese.

Dovremo impegnarci a chiudere definitivamente la stagione dei commissariamenti che in settori fondamentali della vita regionale hanno soppiantato il governo regionale per evidente incapacità di governare i processi e di utilizzare le risorse destinate alla nostra regione.

Commissariamenti che a ben vedere non hanno prodotto alcun risultato positivo per la Calabria ma anzi hanno in alcuni casi (rifiuti) dilapidato notevoli risorse ( 1 miliardo e 200 milioni di euro) ed in altri casi non sono stati in grado di utilizzare le risorse ( oltre 200 milioni di euro) destinati alla sistemazione idrogeologica.

"Per ciò che attiene al sistema delle imprese di primaria evidenza è tutta la problematica dell'accesso al credito ed in particolare del sistema delle garanzie.

È' necessaria una attenta riflessione sulla funzione della finanziaria regionale. Una riflessione ed un confronto che hanno necessità dell'apporto delle forze produttive”.

"Daremo priorità alla riorganizzazione della macchina regionale nel quadro di un progetto di riordino istituzionale necessario per determinare un forte alleggerimento della Regione che deve essere liberata da funzioni gestionali e di una incisiva sburocratizzazione.

Il parametro a cui bisognerà fare riferimento per la valutazione dei dirigenti e della burocrazia regionale sarà quello della realizzazione degli obiettivi nei tempi previsti e nel rispetto delle procedure che dovranno essere snelle e trasparenti e rispondenti al rispetto delle garanzie di pari opportunità per tutti. "

" E’ necessario investire sulle imprese spostando nettamente l'asse dagli enti alle aziende e ad esperienze innovative anche esterne alla regione per consentire una formazione finalizzata alla occupazione ed alla acquisizione di conoscenze e di profili necessari a compiere un salto di qualità del nostro sistema economico e produttivo: meno enti e più imprese.

La formazione come fattore di innovazione al sistema delle imprese, nell'ambito di un percorso di creazione di crescita e sviluppo."

E' questo l'inizio di un percorso che costituirà parte integrante del metodo di lavoro che seguiremo dal governo della Regione.

Un percorso che richiede più fatica ma che non ha alternative se si vogliono davvero affrontare i problemi difficili di questa terra con il necessario apporto delle forze sociali e della rete istituzionale ed associativa della Calabria”

Esattamente come Renzi.

Parole!

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tartarugaSi è conclusa senza alcun problema nella tarda serata di ieri l’operazione di trasferimento, da Pizzo a Napoli, delle uova di tartaruga non schiusesi e, pertanto, a rischio di perdita, a seguito dell’abbassamento delle temperature. La nidificazione di una Tartaruga marina sul litorale di Pizzo ha rappresentato un evento eccezionale che non ha mancato di suscitare l’attenzione degli studiosi, dei volontari del WWF e della gente comune che hanno atteso la schiusa delle uova, per oltre due mesi, a partire dal 21 agosto, data della deposizione. Da parte sua il Comando della Capitaneria di Porto di Vibo, sin dal primo momento, ha manifestato concretamente il proprio impegno per la tutela del nido collaborando, attivamente con gli enti scientifici e le associazioni ambientalistiche. Secondo gli esperti, quello di Pizzo è stato, sin dal principio, un nido a rischio, proprio a causa della data tardiva in cui erano state deposte le uova (86 in tutto), con conseguente maturazione degli embrioni in un periodo che coincideva con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, con l’immancabile abbassamento della temperatura. Inoltre, nel corso di questi mesi il nido era stato investito da due mareggiate che hanno rischiato di compromettere in maniera irreparabile la schiusa delle uova. Per fortuna, a cominciare da domenica scorsa, quattordici tartarughine hanno avuto la forza di sgusciare via e di prendere il mare, sotto il controllo dei volontari del WWF e della locale Guardia Costiera di Pizzo.Però con il passare dei giorni le speranze di poter vedere tutti o buona parte degli embrioni  completare lo sviluppo e fare capolino tra la sabbia, si sono affievolite. Da qui la decisione, adottata dal responsabile del Progetto TartaCare dell’Università della Calabria, Prof.  Antonio MINGOZZI, di operare il prelievo di tutto il materiale contenuto nel nido e trasferirlo presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli .Il trasferimento degli esemplari, è stato richiesto dall’Università della Calabria e dal WWF al Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia – C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE, che ha interessato il Comando Regionale della Direzione Marittima della Calabria – C.V. (CP) Gaetano MARTINEZ, il quale ha subito condiviso la necessità di organizzare il trasferimento delle uova a Napoli. Un’operazione delicata, una delle poche mai compiute in Italia, che ha visto impiegati i militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia, i quali prima hanno assistito il personale dell’Università della Calabria e del WWF, nella delicata operazione di prelevamento delle uova non schiuse e del posizionamento delle stesse in appositi contenitori e successivamente hanno preso in consegna e trasportato i preziosi contenitori. Il prezioso carico, trentacinque uova non ancora schiuse, dodici piccoli nati, ma con evidenti segni di immaturità e ventuno piccoli ancora nel guscio, è stato così trasferito dal litorale di Pizzo, fino all’ultimo comune a nord della Provincia di Potenza, confine territoriale del vasto Compartimento Marittimo di Vibo, dove è stato preso in consegna dal personale della stazione Zoologica partenopea. Giunto infine, in serata, senza alcun problema, presso la struttura, per l’adozione delle dovute cure.L’operazione rappresenta un ottimo esempio di collaborazione tra Enti che, a vario livello, operano sinergicamente per la tutela e la salvaguardia del nostro delicato e prezioso patrimonio naturalistico.-

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