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Tutto parte dalla delibera della Giunta regionale che ha sollevato Scarpelli dall’incarico di DG dell’Asp di Cosenza

Una giunta presieduta dalla vice presidente Antonella Stasi

Una delibera adottata con il voto favorevole degli assessori scopellitiani, il voto contrario di F.I., l’ astensione dell’UDC.

Nella stessa giunta la nomina di Alessandro Moretti, ex dirigente dell'ASl di Roma.

La viceda però è arrivata sul tavolo del procuratore di Catanzaro.

Scarpelli ha presentato una querela contestando il provvedimento di rimozione, ritenuto palesemente illegittimo perchè assunto da una giunta che non ha “rappresentanza legale dell’ente in quanto nello statuto regionale non è previsto che in caso di dimissioni ovvero sospensioni del presidente i poteri di rappresentanza vengano esercitati dal vice presidente”.

Inoltre, Scarpelli denuncia la presenza dell’ex governatore per ben 4 ore nella sede di palazzo Alemanni in cui avrebbe fatto una pre-riunione di giunta e che la sua rimozione non era nei punti all’ordine del giorno.

Ma nella querela si va oltre. Molto oltre.

Scarpelli afferma di avere ricevuto forti pressioni per impegnarsi nella campagna elettorale a favore di Scopelliti, ma di non averlo fatto per il ruolo tecnico che svolgeva.

Il provvedimento pertanto sarebbe un atto ritorsivo.

Non solo ma Scarpelli nella querela si chiede come mai il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Paolo Gangemi, sebbene già rinviato a giudizio non sia stato revocato.

Insomma, siamo agli inizi di una storia che potrebbe avere fortissime ed imprevedibili ripercussioni

E non basta la delibera sarebbe stata assunta “ in totale spregio alla normativa di settore che impone specifici ed ineludibili adempimenti procedimentali. Sarebbe cioè stata approvata senza alcuna preventiva contestazione ed in assenza di contraddittorio.”

Da qui la possibile ricadenza della fattispecie di reato d'abuso in atti ufficio nei confronti anche degli assessori che hanno votato la illegittima ed illecita delibera, non inserita all'ordine del giorno.

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Raffaella Di Grazia

Grotta dei desideri, scelte le modelle ed i modelli della decima edizione

AMANTEA (Cs) – Raffaella Di Grazia e Francesca Amato dalla Campania e Fabiola Redavide dalla Calabria. Sono loro le tre modelle selezionate dalla giuria tecnica della Grotta dei desideri tra le tante che nello scorso mese di aprile hanno risposto alla selezione pubblica lanciata dagli organizzatori.

Come si ricorderà, la direzione artistica della manifestazione, che avrà luogo nel prossimo mese di agosto ad Amantea (Cs) e che quest’anno celebrerà la decima edizione, aveva pubblicato un bando per individuare le modelle ed i modelli che sfileranno sia nel corso della serata di Anteprima in programma per il 1° agosto, sia per la serata di gala del 4. L’obiettivo era semplice e diretto: applicare anche per queste importanti figure professionali il principio della meritocrazia e della bellezza. «Ad onore del vero – spiega il direttore artistico Ernesto Pastore – siamo andati oltre le più rosee aspettative. Hanno presentato domanda di iscrizione un centinaio tra ragazzi e ragazze ed alla fine ne abbiamo scelte tre che andranno a completare il casting già in parte formato negli anni scorsi». Oltre ai nuovi volti, la Grotta dei desideri vivrà del fascino di Anna Greco (team leader), Fiorella Stoia, Marilena Scaramozzino, Pasqualina Bruno, Valeria Fabbiano, Milena Ratti, Miriam Strangis, Giulia Angotti. Per quanto riguarda la moda uomo, confermatissimi Giacomo Conti e Andrea Marrara.

«Sarà – conclude lo stesso Pastore – un’edizione indimenticabile. Siamo pronti a confrontarci col neo sindaco di Amantea Monica Sabatino non per chiedere fondi ma per organizzare tutto al meglio. Quest’anno le novità non mancheranno ed una è possibile già diffonderla: alla kermesse parteciperà anche una giovane artista del gioiello contemporaneo, la calabrese Pasqualina Tripodi (in arte Pasly, nome datole da Marta Marzotto), che presenterà per l’occasione due sue creazioni: la prima dedicata alla città di Amantea e la seconda, nello specifico, alla Grotta dei desideri».

Per essere sempre informati su quanto sta per avvenire basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook ufficiale https://www.facebook.com/lagrottadeidesideri.

 

Ufficio Stampa

La Grotta dei Desideri

Maria Francesca Calvano

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http://lagrottadeidesideri.wordpress.com

https://www.facebook.com/lagrottadeidesideri

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Riceviamo e pubblichiamo( con piacere ) la seguente nota di www.difendiamolacalabra.org

I comitati calabresi: “Pugliano farebbe meglio a tacere. Invece di battere cassa, obblighi i Comuni alla differenziata”

Nella giornata di ieri, mercoledì 28 maggio, si è tenuto un nuovo incontro dei comitati calabresi che si oppongono all’attuale modello dissennato di gestione dei rifiuti in Calabria e che, dopo la splendida manifestazione regionale che si è tenuta il 10 maggio a Cosenza, stanno mettendo in cantiere ulteriori iniziative.

L’assemblea non ha potuto però esimersi dal commentare le recenti affermazioni dell’assessore Pugliano che ha prefigurato l’ennesima emergenza rifiuti, nel caso in cui i Comuni non paghino le spettanze regionali, e minacciato il commissariamento per i morosi. Anche se ci sarebbe da discutere, e parecchio, sulla qualità del servizio corrisposto, le perplessità non derivano da una generica difesa delle amministrazioni comunali.

Quello che fa indignare è l’atteggiamento di Pugliano e del dirigente Gualtieri - diventato di fatto, con l’ultima ordinanza firmata dalla Vice Presidente, il nuovo commissario alla gestione dei rifiuti - che a parole spingono sulla differenziata, bacchettando sulla stampa i Comuni, mentre nei fatti si preoccupano solo di garantire i denari alle ditte private che operano nel settore.

Non bastano gli appelli ai Comuni e alla sensibilità dei cittadini!

Che la Regione adotti gli strumenti per obbligare i Comuni al raggiungimento delle soglie minime di raccolta differenziata previste dalla Legge, e che prefigurano anche il Commissariamento ad acta in caso di inadempienza.

Un commissariamento per queste finalità sarebbe comprensibile e condivisibile. Certo, questo significherebbe abbattere nettamente la quantità di rifiuti da gestire per le varie società coinvolte, così come significherebbe ridimensionare nettamente il nuovo milionario piano dei rifiuti e, infine, significherebbe non poter più minacciare prossime emergenze al fine adottare assurde ordinanze straordinarie e promulgare leggi illegali. Allora meglio continuare a battere cassa...

Terre di Calabria, 30 maggio 2014. Coordinamento regionale dei Comitati Rifiuti.

Ndr L’Europa fissa gli obiettivi minimi, lo Stato norma in materia di obiettivi minimi statuendo le relative sanzioni gravanti sui cittadini quando non si riesce a raggiungerli( guarda caso non sugli

amministratori), la regione sollecita il pagamento dei costi di smaltimento dai comuni che li impongono ai cittadini ( guarda, sempre, caso).

 

Ora i cittadini chiedono alla regione di imporre ai comuni di effettuare la raccolta differenziata ed eventualmente di disporre il commissariamento dei comuni.

 

Bene! Meraviglioso! Finalmente si comprende che i responsabili di questa vergognosa situazione sono nei comuni sono gli amministratori.

 

Allora non solo commissariamo i comuni ma se possibile mandiamo gli amministratori incapaci.

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