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Potremmo rispondere che noi per nostra fortuna li abbiamo entrambi e godiamo di entrambi, ma sarebbe una risposta sciocca ad una domanda che è invece fortemente ( seppur tardivamente) provocatoria.

Dietro questa domanda c’è invece una forte contestazione al TG3 ed in particolare alla caporedattrice Annamaria Terremoto.

La terremoto avrebbe la responsabilità di aver omesso più o meno totalmente i grandi scandali che investono la regione Calabria

Secondo Laratta il TG3 avrebbe “negato al popolo dei telespettatori calabresi l'esistenza di un "caso-Reggio" (al Tg Calabria risulta ancora in carica il sindaco Scopelliti, mentre avrebbe accertato l'esistenza in vita della povera Orsola Fallara), il Tgr Calabria ha mai saputo degli scandali a Catanzaro, Vibo e Cosenza? Ha mai documentato la vicenda Gentile-Ora della Calabria? Sa che esiste un gigantesco scandalo che riguarda la sanità calabrese? Conosce quello che è accaduto all'Asp di Cosenza? È a conoscenza che Scopelliti balla sui processi?».

Una prova potrebbe essere nel fatto di aver totalmente ignorato la trasmissione di Servizio Pubblico di ieri 20 marzo”

In realtà i calabresi sanno che della vicenda del comune di Catanzaro il TG3 ha parlato; eccome.

Allora le omissioni sono territorialmente parziali?

Non solo ma Laratta contesta alla terremoto di “trasmettere le immagini di sagre paesane, processioni ed inutili convegni».

Ed infatti la chiusura è ancora più sarcastica: «Passiamo ora al prossimo servizio: “Sono più buoni i fichi di Amantea o le cipolle di Tropea? La linea al nostro inviato”»

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Lo sapevamo in tanti che Sandro Ruotolo era stato in Calabria e che si era diviso tra Amantea, Paola e Cosenza.

Obbiettivo Antonio e Giuseppe Gentile.

Un obbiettivo raggiunto.

Grazie allo schiaffo da parte di Pietro Calvano al giornalista Paolo Orofino mentre Sandro Ruotolo intervistava l’avvocato Nicola Gaetano , schiaffo sul quale la procura di Paola sta indagando alla ricerca dei mandanti e delle vere ragioni di quello che appare a tutti come un vero atto di intimidazione.

Un obbiettivo per raggiungere il quale Ruotolo è anche venuto al comune di Amantea, offrendoci una bella immagine della “Taverna” e le riprese del centro storico e di una porta che viene chiusa al cameramen: qui non si entra.

Solo le parole del ragioniere Sabatino che racconta quanti soldi siano stati pagati ad Andrea Gentile ed a Nicola Gaetano ( e quanti ancora devono essere pagati) ma senza che si sapesse chi li aveva incaricato e perché. Ma Sandro non era a conoscenza….

Un obbiettivo raggiunto vista la pesante denuncia da parte Pietro Citrigno che improvvisamente scopre che parlando dei Gentile dice «I fratelli sono più pericolosi della 'ndrangheta».

Pietro “ fulminato ed illuminato” come Paolo di Tarso sulla via di Damasco che passa da sodale ad accusatore e gola profonda? Avremo l’inizio della evangelizzazione anche in Calabria ?

Un crollo improvviso ed irreversibile del potere dei Gentile?

Forse. Visto che anche Tursi Prato molti anni dopo, anche lui “illuminato”, dopo aver scontato una pena a 6 anni di reclusione per voto di scambio, confessa che: «I terreni furono intestati a me da parte di Tonino e Pino Gentile, che mi chiesero questo favore in quanto lui (Pino, ndr) era sindaco della città»

Forse. Visto che De Rose, ex candidato a sindaco di Cosenza per la coalizione di centrodestra, lo stampatore dell'Ora della Calabria, presidente di Fincalabra, la società per lo sviluppo economico regionale, quando Ruotolo gli chiede della assunzione di Lory Gentile, l'altra figlia dell'ex sottosegretario, ribalta la domanda e chiede a Rutolo «Perché, non potevamo? Cioè – argomenta De Rose – essere figlio di un politico significa essere esclusi dalla possibilità di fare attività lavorative nel settore pubblico?».

Scandaloso che i politici “tutelino” i loro fogli e parenti. In Calabria lo fanno tutti. Lo scandaloso è che nessun PM sia mai intervenuto!

Forse visto che quando Ruotolo chiede a Piero Citrigno «Le hanno chiesto di fare assunzioni?» e Citrigno dichiara. «Nelle aziende ci saranno almeno 100 persone loro».

Scandaloso? Macchè . In Calabria lo fanno tutti. Lo scandaloso è che nessun PM sia mai intervenuto!

Forse visto che si accenna alle stabilizzazioni ( un velo mai sollevato) e capace di cambiare la intera politica calabrese.

Scandaloso? Macchè. Lo scandaloso è che nessun PM sia mai intervenuto! Lo scandaloso è che non esista lo scandalo e la vergogna.

Ed infine lo scandalo sta nel fatto che tutta questa vicenda sia nata da un direttore di quotidiano che è calabrese ma ha vissuto fuori dalla Calabria ed ha reagito come un calabrese “tosto” alle violenze.

Lo scandalo sta nel fatto che tuta questa vicenda sia nata da uno schiaffo intimidatorio in piena faccia ad un giornalista locale.

Che sia l’inizio di una rivoluzione di costume o la punta di un iceberg che sta per sollevarsi ed emergere su questo mare magnum di vergogne di cui si sa tanto ma che Ruotolo ha semplicemente ricordato?

Vedremo. Vedremo se la magistratura allargherà il suo orizzonte a tutto il malaffare, compreso quello politico.

E sia chiaro che in Calabria c’è tanto altro! Non vorremmo che questa vicenda fosse il culmine e si dimenticasse tutto il resto, tanto resto.

Avanti Calabria. Avanti Ruotolo.

Tra gli argomenti trattati anche i 300 mila euro che il Comune di Amantea avrebbe in parte dato a Nicola Gaetano, CLICCA QUI per leggere l'articolo in merito

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Riceviamo e pubblichiamo

Si è svolto sabato 14 marzo a Spadola il terzo convegno di presentazione, in Calabria, della lista civica di scopo TERRA NOSTRA, con la partecipazione dei candidati calabresi alle prossime elezioni europee, Carmen Altilia, Rosella Cerra e Francesco Tassone, quest’ultimo proprio nativo di Spadola.

Ha illustrato i lavori il responsabile regionale di Unione Mediterranea Roberto Longo. Il tema del convegno è stato introdotto dalla proiezione del cortometraggio “In Attesa dell’Avvento”, dei registi calabresi Arturo Lavorato e Francesco D’Agostino, vincitore della sezione Orizzonti al Festival del Cinema di Venezia nel 2011.

La parola è quindi passata al Sindaco di Spadola, Giuseppe Barbara, il quale ha plaudito al coraggio avuto con la presentazione di una lista meridionalista come TERRA NOSTRA, in controtendenza con l’andazzo politico odierno. Ha inoltre spiegato il perché dell’aumento di popolazione di Spadola nell’ultimo decennio, tra i pochi paesi calabresi che non hanno subito uno spopolamento, definendo il suo come un popolo attivo e produttivo , che vive in un luogo bello e fornito di servizi.

La capolista Carmen Altilia ha centrato il suo intervento sulla mala-politica accomodante e funzionale ad uno stadio di colonialismo che ha nei condizionamenti mafiosi un utile sostegno. Certo anche una finta storia ha favorito il mantenimento della condizione di colonia interna, che certo l’attuale sistema elettorale non aiuta a debellare.

L’altra candidata, Rosella Cerra, ha posto il discorso sulla definizione stessa di colonia, cioè luogo dal quale attingere manodopera e risorse, dove è utile e funzionale al colonizzatore, mantenere le genti deboli in uno stato di avvelenamento e inquinamento onde scongiurare qualsiasi tentativo di ribellione. Cita quindi alcuni esempi di nuovo colonialismo, come il caso ENI che a Crotone estrae il 15% del fabbisogno nazionale di gas metano , mentre di contro la media nazionale dei malati di tumore è circa il 30% in più.

Riprendendo direttamente il titolo stesso del convegno, nel suo intervento Francesco Tassone lo ha voluto ribaltare , omettendo il punto interrogativo, asserendo quindi che “L’avvento lo possiamo determinare noi”. Si parte certo da una presa di coscienza della condizione di colonia, ma ora che abbiamo finalmente visto l’affermarsi della verità sulla storia del Meridione, bisogna portare avanti la lotta per liberarsene. Il nostro popolo è impregnato dalla grande cultura contadina, di accoglienza, in grado di dare l’esempio di come raggiungere la pace nel mondo. Qualcosa è iniziato. Perché siamo colonia? A livello di diritti siamo tutti uguali, quindi siamo tratti in inganno; noi votiamo ed eleggiamo i nostri rappresentanti che poi non tutelano gli interessi del Sud. “In attesa dell’avvento”, uno scritto di Nicola Zitara del 1968, ha dimostrato la nostra situazione di colonia interna, e non è mai stato smentito.

Le motivazioni che hanno portato al perdurare negli anni una situazione di pseudo-arretratezza, che ha avuto origine sicuramente dall’inganno dell’Unità d’Italia, sono da ricercare anche nella spoliazione delle risorse e nell’induzione alla emigrazione. Una situazione che si è poi aggravata nel dopoguerra. In un parallelismo con la situazione attuale globale, dove l’esistenza dei paesi sviluppati avviene perché esistono i luoghi sfruttati e rapinati, lo sviluppo viene quindi definito come l’altra faccia del sottosviluppo. Mentre l’analisi sulla nostra situazione attuale prevede uno stato di dominazione attuato anche nel sistema bancario italiano, riformato nel 1989 con le Fondazioni Bancarie, le quali percepiscono gli utili sui nostri versamenti: il 96% va al Nord, il 4% al Sud! Non appare quindi per nulla eccessivo se giunge ad affermare che: la battaglia nel Meridione è quindi una battaglia per l’umanità.

È seguito un interessante e partecipato dibattito dai quali è emersa la necessità di coinvolgere il mondo culturale e scolastico affinchè la storia venga rivista e riscritta e quindi conosciuta, perché la verità non sta di mezzo, ma dalla parte dei deboli. Guardare all’Europa, certo, ma rimarcando quindi la nostra identità e soggettività.

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