"Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'interno, ha deliberato lo scioglimento, ai sensi della normativa antimafia di 6 Consigli comunali: Polizzi Generosa (Palermo), Mascali (Catania), Quarto (Napoli), Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), Siderno (Reggio Calabria), San Calogero (Vibo Valentia), nonché la proroga per 6 mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia)".
A distanza di pochi mesi dalle iniziative dei prefetti calabresi arriva la decisione del Consiglio dei Ministri che ha sciolto i Consigli comunali di Melito Porto Salvo e Siderno, nel reggino, e San Calogero, nel vibonese. Il 25 febbraio scorso il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, aveva sospeso il Consiglio comunale di Melito Porto Salvo ,avviando la procedura per lo scioglimento dell'organismo per infiltrazioni mafiose: il Consiglio era già stato sciolto dopo le dimissioni della maggioranza dei componenti l'organismo che avevano fatto seguito all'arresto, con l'accusa di associazione mafiosa, del sindaco Gesualdo Costantino. Il 28 giugno del 2012 lo stesso Prefetto di Reggio aveva sospeso il Consiglio comunale di Siderno dopo le dimissioni del sindaco Riccardo Ritorto. L'ex sindaco si era dimesso per gravi e importanti motivi di salute, dopo aver però ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria "Falsa politica", che ha svelato i presunti intrecci tra la cosca della 'ndrangheta dei Commisso ed esponenti della politica locale. Nel settembre del 2012, infine, il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, aveva disposto l'accesso antimafia nel Comune di San Calogero al fine di accertare eventuali condizionamenti della 'ndrangheta sull'attività del Comune. (ANSA
Impugnata anche la Legge Regione Calabria n. 5 del 15/02/2013 “Sottoscrizione quota di capitale sociale della società Aeroporto S. Anna”
Meno auto si vendono più auto si rubano
In Italia lo scorso 2012 sono aumentati i furti di auto ed è diminuito il numero delle auto recuperate
Ma cominciamo dal quadro europeo: ( numero di furti ogni 10 mila auto)
Il maggior numero di furti avviene in Francia (37), seguita dall’ Italia (31), terza posizione per la Gran Bretagna (30). Di seguito la Russia e la Spagna con 28, la Svezia con 27, la Norvegia con 21, il Belgio con 19, i Paesi Bassi con 14, la Germania con 10.
I Paesi più sicuri per gli automobilisti sono la Polonia (9 furti ogni 10.000 veicoli) insieme a Tailandia (6) e Giappone (4).
Ora il quadro italiano:
Le auto più rubate: ( anno 2012)
L’auto più rubata è la Fiat Panda con 11.004 . Seguono la Fiat Punto con 10.116, la Fiat Uno con 5854, la Fiat 500 con 5.837, la Lancia Ypsilon con 4.567, la Ford Fiesta con 3481, la Volkswagen Golf con 3295, l Smart Fortwo coupè con 2215, la Opel Corsa con 1790 e decima la Grande Punto con 1.651.
I furti ( anno 2012)
In Italia sono state rubate 115.451 auto. Praticamente più di 316 auto al giorno, cioè più di 13 ogni ora, più di 5 al minuto.
I furti per regione
Prima tra le regioni italiane( guarda un po’) la Campania con 22.350. Segue il Lazio con 20663, la Sicilia con16453, la Lombardia con 16017, la Puglia con 14981.
Sotto i 10.000 eventi troviamo il Piemonte con 6412, la Calabria con 4295, l’Emilia Romagna con 3178.
Il minor numero di furti avviene in Val d’Aosta con 26 eventi, segue il Trentino con 184, la Basilicata con 307, il Molise con 309, il Friuli con 408, l’Umbria con 564, la Liguria con 1050.
Aumenti e diminuzioni nelle regioni
Nelle regioni gli aumenti più rilevanti di furti nel 2012 sono stati la Campania (+6,70%), la Calabria (+26,25%), l’Abruzzo (+9,10%), la Sicilia (+4,56%) e la Toscana (+4,40%).
Le maggiori flessioni si sono avute in Liguria (-2,42%), in Puglia (-5,17%), in Sardegna (-2,90%) e in Piemonte (-4,71%).
Ed ora i furti per province:
Nelle province il primato spetta a Roma Capitale con 18.951 furti , seguita da Napoli con 17.155 episodi, Milano con 9.815, Catania con 8.720 , Bari con 5.690, Torino con 5.427 e Palermo con 4.699
Nota: Ovviamente i dati non tengono conto dei cosiddetti “ cavalli di ritorno” molto frequenti in Campania, Puglia, Calabria.
E’ incredibile quanto avviene in Calabria. Diminuiscono i posti di docente e viene data la colpa solo alla riforma Gelmini!. Non uno che tenga mente al fatto che la popolazione in Calabria diminuisce, che diminuiscono i nati e quindi gli scolari e studenti, e che di conseguenza diminuiscono i posti di docente.
Qualche dato nudo.
Per l’anno 2012-2013 ci sono stati 1700 pensionamenti e poiché le cattedre in meno sono state 277 i posti a concorso sono stati poco più di 1400.
Per il prossimo anno 2013-2014 il numero dei pensionati è notevolmente più basso ed andranno in pensione solo 629 persone. Continuerà il tagli di 281 cattedre e quindi saranno assunte poco più di 350 docenti.
Tra la perdita di popolazione scolastica e quindi di classi e l’effetto del ridimensionamento in Calabria sono scomparse circa 5000 cattedre e 3000 posti di personale ata.
Ma il confronto lo stiamo facendo tra le classi-docenti degli anni …anta e le classi-docenti di oggi!