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Gerocarne. La donna, madre di due figli, si è accasciata al suolo nell’incredulità dei presenti.

Si chiamava Laura Meccariello e stava prendendo parte alla processione del Corpus domini nel suo paese, Gerocarne, quando è stata colta da un malore improvviso che l’ha strappata alla vita nel giro di pochi minuti.

 

Accasciatasi al suolo, la donna non si è più ripresa nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118 che nulla hanno potuto fare se non constatarne il decesso tra l’incredulità dei tanti suoi concittadini presenti alla processione.

Un infarto fulminante ha portato via la giovane madre che ora lascia due giovani figli.

La sua drammatica fine ha gettato nello sconforto l’intera comunità gerocarnese.

“Un infarto fulminante ha portato via una giovane amica, Laura, donna simpaticissima e solare, madre di due figli e moglie di una persona a me molto cara” così ha dichiarato il sindaco Papillo . “Non ho parole: il Signore oggi nell'attuare il suo disegno ha "ecceduto".

Sia sempre lodato e possa accogliere tra le sue braccia quest'altra giovane e nobile anima.

Un pensiero ed un abbraccio al marito, ai figli e alla famiglia - ha concluso Papillo - affinché riescano a superare questo difficilissimo momento».

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Il 29 Giugno 2016 Oliverio ha istituito il CORAP.

Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha firmato oggi il Decreto con cui viene istituito il Consorzio regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive (CORAP).

 

 

 

 

Si tratta del nuovo ente della Regione che accorpa i Consorzi Asi di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo e Reggio, regolamentati dalla normativa in materia.

Il CORAP, che succede, per tutti i rapporti attivi e passivi ai cinque Consorzi provinciali, è soggetto agli indirizzi, al controllo ed alla vigilanza, da parte della Regione, ed ha la sua sede legale presso il Dipartimento regionale “Sviluppo Economico e Lavoro”.

Sono organi del nuovo Consorzio, il direttore generale, il comitato di programmazione ed il revisore unico dei conti.

Nelle more della conclusione delle procedure, sarà il Commissario straordinario in carica, la dirigente regionale Rosaria Guzzo, ad esercitare i poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria dell’Organismo per tutti gli adempimenti conseguenti e derivanti dall’applicazione del Decreto presidenziale.

Secondo il consigliere Gallo il Corap rischia di fallire.

Si tratta dell’ennesimo flop della giunta Oliverio.

«La giunta regionale – afferma Gallo capogruppo della Cdl – finora ha strumentalmente celato le proprie responsabilità dietro le presunte incongruenze di una legge di riforma, quella che disciplina la vita del Corap, sempre criticata eppure mai modificata, sebbene ormai Oliverio ed i suoi siano al governo da 5 anni.

«Da quando Oliverio è alla guida della Regione, dunque dal 2014, non si è provveduto – osserva Gallo – ad approvare i bilanci del Corap, né sorte migliore è toccata allo Statuto, ancora chiuso in qualche cassetto. Neppure si è ancora provveduto al trasferimento dei fondi stanziati con la Legge Finanziaria e che, a questo punto, anche qualora trasferiti, potrebbero rivelarsi inutili».

In tutto questo tempo, al contrario, hanno omesso di fare ciò che era loro dovere fare e che, ancor oggi, sia pur tardivamente, potrebbe riportare la situazione se non altro fuori dal perimetro dell’emergenza».

Pure perché, aggiunge l’esponente della Cdl, «ai piani alti della Cittadella pare non esservi alcuna intenzione di procedere all’adozione di altre due misure che potrebbero contribuire a frenare la caduta: da un lato il via libera al piano industriale, dall’altro il placet alla pur prevista ricapitalizzazione. Insomma, negligenze tante e tali da affossare il Corap sebbene esistano soluzioni che, se trasformate in azioni finalmente concrete, potrebbero essere d’aiuto a superare le difficoltà presenti», da ultimo acuite anche dal mancato pagamento degli stipendi, con i lavoratori che accreditano almeno 3 mensilità. «Sono evidenti, nella vicenda, le responsabilità della giunta regionale», chiosa Gallo, invitando «Oliverio e i suoi a rinsavire e ad individuare le misure idonee a garantire l’operatività del Corap e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, valutando in alternativa di provvedere all’assorbimento dei lavoratori in altri enti regionali, come richiesto anche dai sindacati. L’importante, a questo punto, è preservare professionalità e posti di lavoro che rischiano di andare in fumo per l’immobilismo della giunta».

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A chi dire grazie?

Catanzaro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti e il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza hanno constatato che nell’esercizio 2018 la Regione Calabria e la Regione Molise non hanno raggiunto gli obiettivi previsti nei rispettivi piani di rientro dai deficit sanitari.

Quindi, per l’anno d’imposta 2019, in queste Regioni si sono realizzate le condizioni per l’automatica applicazione delle maggiorazioni dell’aliquota Irap nella misura di 0,15 punti percentuali e dell’addizionale regionale all’Irpef nella misura di 0,30 punti percentuali.

La maggiorazione avrà effetto sull'acconto dell’Irap per il 2019 che dovrà essere determinato: con il metodo storico, assumendo quale imposta del periodo precedente quella determinata applicando l'aliquota del 2018 maggiorata di 0,15 punti percentuali; con il metodo previsionale, assumendo come imposta di riferimento quella determinata applicando al valore della produzione previsto l’aliquota d’imposta maggiorata di 0,15 punti percentuali.

La maggiorazione delle aliquote dell’addizionale regionale Irpef –

Per quanto riguarda l’incremento di 0,30 punti percentuali dell’addizionale regionale Irpef, per l’anno d’imposta 2019, previsto per le Regioni Calabria e Molise, si precisa che lo stesso produce effetti nell’anno 2020.

Tuttavia, in relazione ai lavoratori dipendenti che cessano il rapporto di lavoro in corso d’anno, i datori di lavoro trattengono, in sede di conguaglio, l'importo dell’addizionale regionale 2019 applicando l’aliquota maggiorata, e quello delle rate residue dell’addizionale regionale 2018, alle quali si applica la previgente aliquota.

In particolare, in caso di cessazione del rapporto di lavoro avvenuta nel corso del 2019, i sostituti d’imposta dovranno applicare l'aliquota maggiorata pari a 2,03 punti percentuali per il versamento dell’addizionale regionale con riferimento alla Regione Calabria mentre, per la Regione Molise, la maggiorazione delle aliquote è prevista sulla base degli scaglioni di reddito come di seguito indicata: fino a 15.000 euro 2,03%; da 15.001 a 28.000 euro 2,23%; da 28.001 a 55.000 euro 2,43%; da 55.001 a 75.000 euro 2,53%; oltre 75.000 euro 2,63%.

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