
Catanzaro - Il dirigente Giovanna La Terra ha rinunciato all'incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e di responsabile della trasparenza della Regione Calabria.
La decisione di La Terra, nominata dalla Giunta regionale lo scorso 4 febbraio dopo essere stata selezionata in seguito a un avviso pubblico riservato ai dirigenti di ruolo dell'amministrazione, e' stata dettata, spiega il dirigente, da "motivi personali".
Il ruolo di responsabile dell'Anticorruzione della Regione Calabria da mesi e' sottoposto a continui cambi; prima di questa nomina, la Giunta, lo scorso 10 gennaio, aveva preso atto della "volonta' di non proseguire" nell'incarico da parte di un'altro dirigente, Francesca Palumbo.
In precedenza, a ottobre, un'altro dirigente responsabile dell'Anticorruzione della Regione, Maria Gabriella Rizzo, era stata coinvolta in un'inchiesta della magistratura con l'accusa di corruzione.
Fonte Illametino
Molto strano!!!
Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo Carabinieri Forestale “Calabria” di Cosenza la seguente nota:
Cosena 13 febbraio 2019 – Due impianti di depurazione sono stati posti sotto sequestro dai Carabinieri Forestale nel Comune di San Martino di Finita.
Il sequestro è avvenuto a seguito di controlli predisposti dalla Procura della Repubblica di Cosenza, effettuati dai militari delle Stazioni di Montalto e Cerzeto, e finalizzati a verificare le condizioni dei due impianti di proprietà comunale.
Uno ubicato in località “Brugnano e il secondo in località “Timpe”.
In entrambi i casi il controllo ha accertato il mancato funzionamento degli impianti.
In particolare gli stessi sono risultati privi di energia elettrica, sprovvisti di autorizzazione allo scarico e, per struttura, per funzionamento e per lo stato manutentivo, non rispondevano all’attuale normativa ambientale.
Entrambi gli impianti, sono risultati in totale stato di abbandono con una presenza infestante di vegetazione che denotava il mancato utilizzo degli stessi e delle aree di accesso.
Non vi era pertanto alcun trattamento di depurazione dei reflui urbani che vengono scaricati sul suolo e poi attraverso apposite condotte nei torrenti “Coscinello” e “Finita” corsi d’acqua pubblica appartenenti al bacino idrografico Fiume Crati.
Si è quindi proceduto al sequestro preventivo degli impianti.
Sono in corso ulteriori indagini per stabilire eventuali responsabilità di amministratori e dirigenti.
Un giovane italiano di 28 anni è stato trovato cadavere intorno alle 17.30 nella sua abitazione in via Zamboni.
Il ragazzo non viveva a Bologna, ma era di passaggio in città, ospite di alcuni amici.
La tragica scoperta è stata fatta dagli amici che lo ospitavano.
Gli stessi, da quanto si apprende, avrebbero chiamato il 118.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri che indagano sull'episodio.
Sul corpo non ci sarebbero segni di violenza, ma non si esclude, al momento, nessuna ipotesi.
Da un'indagine preliminare del medico legale, sarebbe deceduto a seguito di un arresto cardio-circolatorio.
Il magistrato ha disposto l'autopsia che servirà a fare chiarezza sulla morte.
La Procura ha aperto un fascicolo.
Da quanto trapelato non si esclude che a provocare la morte possa essere stato l’abuso di sostanze un’assunzione di stupefacenti.
Il giovane aveva trascorso il sabato sera in un locale, poi il giorno successivo avrebbe avvertito un improvviso malore.
Nella casa in cui era stato ospitato i carabinieri non hanno trovato alcuna traccia di droghe, ciò però non è stato necessario ad escludere che il 28enne abbia potuto assumerne durante la serata precedente prima di rientrare.