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Continuano uno dopo l’altro i rinvenimenti in Calabria di piantagioni di canapa indiana.

Tanti da lasciar supporre che la canapa indiana stia per diventare tra le maggiori produzioni calabresi dopo olio e vino e pari alla famosa cipolla dolce.

I carabinieri del gruppo di Gioia Tauro hanno rinvenuto, in circostanze diverse, oltre 3.200 piante di canapa indiana in terreni ubicati nei Comuni di Laureana di Borrello, Rosarno, Cosoleto e Cittanova ed arrestato due persone.

In particolare, i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, in un terreno agricolo ubicato al confine tra i Comuni di Laureana di Borrello e Rosarno, hanno rinvenuto una maxi piantagione di canapa indiana composta da oltre 3.000 piante, della varietà olandese nana, dell’altezza media di circa 1 metro, in pieno stato vegetativo, disposte su un terrazzamento di 23 filari.

La piantagione, di difficile accesso e ben occultata tra la vegetazione circostante, era alimentata da un complesso sistema di irrigazione.

Tutte le piante rinvenute sono state distrutte mentre i campioni prelevati sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al Ris di Messina per le analisi tossicologiche del caso. i Carabinieri della compagnia di Palmi, in area boschiva della località Serro Rungi di Cosoleto, hanno tratto in arresto un 51enne di Delianuova, per coltivazione di una piantagione di canapa indiana composta da circa 200 piante, dell’altezza media di circa 1,2 metri in pieno stato vegetativo ed un peso complessivo di 2.500 kg circa.

L’uomo, sorpreso mentre era intento a curare la coltivazione mediante attrezzi agricoli e un sistema per l’irrigazione, ha tentato la fuga gettandosi in una scarpata, dove è stato poi recuperato e soccorso dai carabinieri che hanno chiesto l’intervento di personale medico per le cure del caso.

La piantagione, nascosta tra la vegetazione e raggiungibile unicamente tramite un piccolo sentiero sterrato, era suddivisa in tre differenti piazzole per essere meno visibile, anche dall’alto, in caso di controlli delle forze dell’ordine. Le piantine sono state distrutte.

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa

Gran Premio Manente i 5 Finalisti sono già al lavoro per produrre il VideoClip da presentare alla finalissima di Sabato 25 Agosto a Crucoli (KR)

 

presso il Santuario della Madonna di Manipuglia. Cinque gruppi musicali, cinque videomaker sono solo loro che hanno avuto accesso alla serata finale e che si contengono il premio Manente in assoluto anno 2018. Conosciamoli:

POMPILIO TURTORO BAND nasce con l’idea di supportare al meglio il repertorio di Pompilio Turtoro – che dal 1998 collabora come autore di testi e musiche per i Nomadi – dando una impronta decisamente più rock ai brani. Una band crotonese con la scelta dei brani che segue sempre una linea precisa: canzoni che cercano di raccontare storie mai banali. La Band è abbinata al regista, sceneggiatore e produttore cinematografico PIER LUIGI SPOSATO di Spezzano Albanese, amplia il suo punto di vista sul mondo tra i molti viaggi attraverso l'Europa, Costa Rica / America Centrale, ritorna in Italia per concludere gli studi in Tecnologie della Comunicazione a Milano, qui comincia una collaborazione per la RAI come Regista Programmista, a Roma per lavorare al suo primo lungometraggio dal titolo "Il Colore Verde della Vita", film entrato nel 2015 in concorso ai David di Donatello, a Berlino dove partorisce la sceneggiatura “Spiral Vortex " tante esperienze di alto livello. Pier Luigi Sposato è un professionista in costante movimento. Attualmente sta terminando la sua opera più sperimentale: un film sul Vangelo Apocrifo di Giuda Iscariota.

RITTANTICO dalla CAMPANIA nel Cilento nascono nel 2009, per opera di un gruppo di amici, che perseguiva gli stessi interessi musicali, e che decide di avviare un nuovo progetto di musica popolare. Dopo un breve periodo di assestamento si stabilizza la formazione definitiva e nel gennaio del 2010 viene ufficialmente fondata l'Associazione Culturale Musicale RittAntico. Il nome RittAntico sta per "detto antico", che rimanda all'obiettivo perseguito dal gruppo, fondato sulla ricerca di testi, dialetti e detti antichi della terra Cilentana e di aree limitrofe. Il gruppo diventerà, in poco tempo, rinomato e conosciutissimo in tutto il Cilento, apprezzato in tante piazze della regione Campania e oltre. Il genere musicale proposto mantiene forti connotazioni tradizionali, sia per quanto riguarda i testi, prevalentemente in dialetto Cilentano, che gli strumenti suonati, in gran parte tipici della tradizione. Le diverse contaminazioni dei componenti, provenienti da stili musicali differenti, e l'utilizzo anche di strumenti elettronici, genera un sound comunque moderno, particolarmente apprezzato anche dalle nuove generazioni. Abbinati al regista VALENTINO MANGANELLI di Novi Velia (SA) Dal 2012 - Videomaker e Fotografo freelance. Specializzato nella direzione e nella realizzazione di video musicali. Realizzazione materiale video e fotografico per aziende e privati; catalogazione prodotti, servizi per documentazione interna, pubblicità, web, reportage per riviste e di performance artistiche. Specializzato in Video per artisti, Backstage, Video aziendali, Fotografia, Reportage, Action Photography.

HèLENA 23 anni di San Lucido (CS) . Cantante/cantautrice singola che nasconde in realtà un duo nei live e nella scrittura di buona parte dei pezzi, caratterizzati dai suoni particolari (acquosi, naturali, quasi fiabeschi) a metà fra il pop, il rock melodico e l'indie, su basi elettroniche miste all'analogico. Nel 2015, dopo aver pubblicato autonomamente diversi brani fra cui Twice (con quasi 20.000 views su YT) partecipa alla 9 edizione di XFactor, nella categoria gruppi di Fedez prima e poi sola, per scelta di Skin degli Skunkanansie, nelle Under Donna fino ai Bootcamp. Lei è abbinata al regista videomaker EMANUELE GIORDANO di Cosenza Inizi da videomaker per eventi e sfilate di moda, poi fotografo ufficiale per artisti affermati come Gemitaiz, Anna Falchi. Regista e videomaker di videoclip musicali della scena hip hop Calacrew – Giovanna D’arco, Sprydo - Visigoti,Eys Godson, Monkey Masa –Maradona.

SALVATORE BRACCIO di Spilinga (VV) della LIUTERIA BSM La bottega di Liuteria BSM nasce nel Dicembre del 1994, come naturale concretizzazione di una passione. Gli strumenti prodotti sono d'impostazione tradizionale, moderna, o copie di strumenti storici ricavati da iconografie. Sono tutti realizzati con metodi artigianali utilizzando solo legni di qualità, intarsi e intagli sono lavorati a mano e la finitura fatta con metodi tradizionali. Salvatore Braccio è musicista autodidatta insieme alla moglie Monica Ruffolo e sono i fondatori della liuteria e suonatori, musicisti. Negli anni 80 ha suonato con i Liristi del Poro in Italia, Grecia, Francia e Spagna. Abbinati al videomaker tropeano SAVERIO CARACCIOLO si appassiona alla fotografia all’età si 16 anni e dopo il diploma di maturità si trasferisce a Roma per perfezionare la sua passione iscrivendosi all’Istituto Europeo di Design. Dal 2015 inizia il suo percorso per realizzare documentari e cortometraggi. Tra i suoi lavori più noti: Nera la notte che ottiene numerosi riconoscimenti in vari festival nazionali; La Ciambra ripresa da alcune testate nazionali, come Il Fatto Quotidiano e Corriere Tv nel 2017. Vince anche il Premio nazionale Raf Vallone come miglior cortometraggio. Nel 2018 il suo documentario Tizzoni di Calabria vince il primo premio al festival il folklore e il fanciullo a Sessa Aurunca (CE).

ALESSANDRO SANTACATERINA di Brancaleone (RC) è un chitarrista e polistrumentista calabrese, genere Popular music, Musica sperimentale, Musica acustica. Frequenta il biennio di chitarra classica con il Maestro F. Tornabene e composizione a Napoli sotto la guida del compositore e direttore d'orchestra Italo-statunitense Keith Goodman. È stato inizialmente allievo per diversi anni del chitarrista battente di fama nazionale Francesco Loccisano. Nel 2016 si esibisce presso gli studi sky di Padova. Dal 2017 è ospite in diversi concerti del cantautore Eugenio Bennato. Abbinato ai videomakers ARIANNA VENTURA & SIMONE MORABITO un duo giovane e stimolante. Due ragazzi, Arianna si appresta a concludere la specialistica e Simone sta per finire il primo ciclo, entrambi frequentano il Dams all’Unical. Formano un duo per partecipare al Manente, ed è lo spirito giusto con il quale giovani talentuosi corteggiano la macchina da presa facendosi ispirare dalla musica. Arianna è anche una musicista dalla Viola ora in conservatorio nella classe di piano jazz si appresta a concludere la specialistica di cinema, fotografia e performance. Simone attualmente, oltre allo studio, si occupa della regia di spot e videoclip collaborando con varie produzioni musicali e videografiche.

“Ci sembra un quintetto di tutto rispetto - commenta Giuseppe Marasco ideatore del Premio e Direttore Generale di Calabria Sona - abbiamo voluto inserire una miscellanea di suggerimenti musicali, da quelli che trattengono tradizioni attraverso strumenti musicali antichi, a quelli che con le tradizioni guardano al futuro, a chi con il cantautorato calabrese è proiettato alla scena nazionale, al rock e addirittura siamo arrivati nel Cilento trasportando qui una bella fetta di musica popolare del Sud Italia.” Anche quest’anno ci sono arrivate tantissime richieste, questo è frutto di un grande lavoro dietro al Premio Manente – ci dice Virginia Marasco direttrice artistica – e non solo, il circuito in cui il Contest è inserito, Calabria Sona, è diventato un punto di riferimento a livello Nazionale e siamo orgogliosi di questi traguardi su tutti i fronti!”

Il Gran Premio Manente, un premio unico nel suo genere, è inserito nei più grandi circuiti della musica di settore: CALABRIA SONA la vetrina nazionale della musica Made in Calabria; IT-FOLK, nella “RETE DEI FESTIVAL NAZIONALE” che nasce nel corso del MEI 2008 (meeting delle etichette indipendenti). Partner ufficiale anche per il settimo anno Video Calabria, la grande emittente che da anni è al fianco del Manente! Il Gran Premio Manente ha un respiro nazionale e internazionale ed in Calabria è diventato un appuntamento da non perdere! Allora pronti a partire con le tre tappe Verzino, Santa Severina (a breve le date) e Crucoli per una settima Edizione con le parole d’ordine #manentetuttounaltropremio e #connessi!

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Basta con l’approssimazione comportamentale che porta ad abusi nella emissione delle bollette dell’acqua

Basta ai consumi presunti.

Lo ha deciso una sentenza del giudice di Pace di Catanzaro che ha annullato su ricorso del Codacons una cartella giunta a un consumatore con la quale si intimava il pagamento del servizio sulla base di un consumo presunto.

Sono i Comuni a dover dimostrare i consumi effettivi dell’acqua e non i cittadini.

Questa in sintesi la decisione del giudice di Pace di Catanzaro che ha accolto il ricorso di un consumatore del capoluogo annullando una cartella del Comune con cui si chiedeva il pagamento del canone dell’acqua.

A darne notizia il Codacons che ha supportato l’azione legale del catanzarese ottenendo l’annullamento della cartella. «Alzi la mano – spiega Francesco Di Lieto, vicepresidente dell’associazione di consumatori – chi non ha ricevuto bollette dell’acqua (ma il discorso vale, ovviamente, per tutti i rapporti di utenza) con importi di gran lunga superiori rispetto agli effettivi consumi. Il problema è dovuto al fatto che le somme vengono calcolate sulla base di consumi ipotetici e non di quelli reali».

«Tanto avviene nonostante ci sia un preciso obbligo di effettuare la lettura dei contatori almeno una volta l’anno ma, evidentemente – prosegue il vicepresidente nazionale del Codacons – è più comodo addebitare consumi presunti e maggiori, rispetto a quelli reali».

Così partendo da questa premessa il Codacons a proposito della vicenda del consumatore di Catanzaro, ricostruisce Di Lieto «ha chiesto l’intervento dell’Autorità Giudiziaria».

«Con la sentenza depositata il 3 maggio il Giudice di Pace di Catanzaro ha accolto le tesi difensive di un consumatore e ha dichiarato “la nullità della pretesa pecuniaria reclamata dal Comune di Catanzaro a titolo di canone acqua a mezzo ingiunzione di pagamento emessa da Soget SpA”.

Il giudice, inoltre, ha condannato il Comune di Catanzaro e la Soget SpA anche al pagamento delle spese del giudizio».

Secondo Di Lieto, «in buona sostanza il ragionamento svolto dal Giudice è il seguente: La bolletta dell’acqua è un atto emesso da chi pretende il pagamento e, pertanto, non dimostra assolutamente nulla».

«Sicché, in caso di contestazione – continua l’esponente del Codacons – è onere del Comune “dimostrare la correttezza della misurazione secondo gli effettivi consumi d’acqua da parte dell’utente”. Aver determinato i consumi in base a “criteri presuntivi”, senza aver accertato i consumi reali mediante la lettura periodica del contatore, rende inesigibile la pretesa relativa ai canoni acqua«.

«Finalmente – commenta Di Lieto – uno stop alla pratica odiosa di sovrastimare i consumi che non solo provoca bollette più alte, ma permette di gonfiare i bilanci comunali, evidenziando somme non dovute dai cittadini».

«Il Codacons – conclude la nota – invita tutti gli utenti a verificare l’effettività dei consumi riportati nelle bollette e protestare in caso di differenze con quelli effettivi.

Intanto l’associazione ha diffidato le amministrazioni locali ad effettuare le letture periodiche per scongiurare ulteriori abusi nell’addebito dei consumi»

Peraltro in questo modo i comuni DOVRANNO effettuare una attenta lotta alla evasione fiscale portata avanti da chi non ha allacci od ha allacci abusivi.

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