40 persone denunciate per aver incassato pensioni dei parenti morti.
Gli enti truffati sono “more solito” l'Inps ed il Dipartimento Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'Economia. A scoprire la truffa è “more solito” la Guardia di Finanza.
Questa volta quella di Catanzaro che ha denunciato 40 persone con l’accusa di aver percepito indebitamente le pensioni di parenti deceduti.
Nell’ambito dell’indagine sono state vagliate quattromila posizioni pensionistiche relative agli ultimi cinque anni.
La truffa ammonta complessivamente a 350.000 euro.
Tra i 40 denunciati figura un pregiudicato di Lamezia Terme, accusato di aver incassato la pensione di guerra di cui era titolare la madre, deceduta da tempo, percependo indebitamente oltre 80.000 euro.
Uno degli indagati ha percepito indebitamente da solo oltre 130.000 euro.
I denunciati, titolari di deleghe all’incasso delle pensioni quando i parenti che ne erano titolari erano ancora vivi, hanno attestato falsamente l’esistenza in vita dei loro congiunti in modo da poter continuare a percepire gli emolumenti.
Agli indagati, in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati sequestrati beni, ritenuti provento della truffa, per un ammontare complessivo di 250.000 euro
La Guardia di finanza ha denunciato le persone coinvolte nell'indagine anche alla Procura regionale della Corte dei conti per il danno erariale provocato.
1 dicembre 2014