Domenica mattina è la mattina degli incontri intorno ad una buona tazza di caffè.
Una occasione talvolta non comune per scambi informativi e valutazioni para politiche.
Ormai non è più tempo, infatti, di valutazioni sulla qualità della giunta in carica.
I giudizi, si sa, sono altamente e quasi totalmente negativi.
Difficile enucleare le ragioni, tanto esse sono numerose.
E’ giusto, comunque, ricordare che, come già in passato, la prima ragione è la lontananza, sempre più avvertita ed incisiva, della giunta, dalla città e dalla sua gente.
Una giunta, ieri ed oggi, che si loda da sé.
E si sa bene che chi si loda s’imbroda.
Ma non possiamo dimenticare che il medesimo giudizio negativo avvolge la minoranza che la comunità ( salvo, ovviamente, i sodali per destino) ritiene altrettanto lontana se non addirittura assente.
Un ex sindaco , a voce alta, ha palesato la sua perplessità chiedendo a se ed agli astanti se Amantea potrà mai avere una buona amministrazione.
“Già”. Ha notato qualcuno “ Le amministrazioni le eleggono i cittadini…..”, lasciando amaramente la frase appesa in aria e sollecitando inespresse riflessioni.
“ Io non sarei così negativista- ho aggiunto. Voi sapete che gli Amanteani vivono per il voto e che le elezioni sono il momento più importante della loro quotidianità, e questo perché i “potenti” salgono le loro scale, bevono il loro caffè od il loro vino, ascoltano le loro preoccupazioni e le loro richieste ( che poi dimenticano già nelle scale quando scendono), ma lasciano la speranza che faranno qualcosa per i loro elettori….”
Alcune risatine mi bloccarono.
“Intendo dire- conclusi- che comunque gli Amanteani andranno a votare e che nuove amministrazioni si formeranno. E’ il nostro amaro destino!”.
“Hai ragione….. Eccome se hai ragione- aggiunse uno dei presenti-
Ieri al matrimonio di Luca c’era la attuale e la passata amministrazione.
Due tavoli distinti e lontani.
Ma poi dal tavolo della nuova giunta si sono staccati due degli attuali amministratori …”
“ Si lo so- lo blocco e gli dico i due nomi”
Io mi sono sorpreso della sua sorpresa.
Avevo indovinato i nomi.
Infine il più ingenuo mi chiese “ Ma questo che significa ? Che la giunta attuale cade? “
“No, è solo un messaggio diretto a Pizzino, perché lui sappia che chi è andato a Roma può ritornarne, che Qui gladio ferit, gladio perit e che - come dico sempre- Uomo avvisato, mezzo salvato”.