Ci sono tante ragioni.
Li “ama” chi li sfrutta in agricoltura , nei servizi ed in commercio.
Li “ama” chi li ospita ricevendo i contributi statali
Li “ama” chi li ospita in gruppi eccessivamente numerosi nelle loro case senza agibilità. magari senza contratti e senza pagare tasse sui fitti incassati
Li “ama” l’amministrazione comunale che ha ricevuto somme rilevanti, libere di essere usate per tutti i bisogni della città
Per esempio per le feste cittadine come la notte bianca di Amantea e quella di Campora San Giovanni
Li “ama” anche la “quella chiesa parrocchiale” che grazie ai soldi dei migranti si sono avute le feste patronali di Sant’Antonio e di San Francesco.
E da oggi potranno “amarli” anche coloro che vorrebbero la riapertura della biblioteca
Ci giunge notizia, infatti, che il comune ha disposto il finanziamento di 25 mila euro delle somme ottenute grazie ai migranti per acquistare la stigliatura ed altre apparecchiature per la biblioteca cittadina che è chiusa ormai da oltre 10 anni.
Nella foto la biblioteca quando era aperta a Campora SG mentre viene visitata dal prof Sam Patti