Il terremoto fa paura.
Ancor prima di verificarsi.
Sia per le case di cemento armato, sia per quelle in muratura.
Ed è per questo che ormai si conducono attente ed approfondite indagini sugli immobili esistenti.
Ad iniziare da quelli pubblici.
E’ il caso delle scuole, e quello dei municipi.
Non potrebbe essere diversamente .
Le scuole, infatti, sono il primo posto principe per il rifugiarsi dopo il terremoto
E le case comunali sono in genere la sede della protezione civile.
Proprio per questo le prime indagini sono state effettuate sulle scuole.
E le seconde sui municipi.
Quasi ultime quelle sui nostri due municipi.
Il primo, come noto, costruito nel tardo diciannovesimo secolo.
Il secondo costruito intorno agli anni trenta del ventesimo secolo, sotto il governo fascista.
Due le perforazioni esterne finalizzate a rilevare la qualità delle fondazioni e del substrato
Ancora non sono stati ufficializzati i risultati ma le prime informazioni non appaiono soddisfacenti. Affatto! Le fondamenta sono quelle tipiche dei tempi di costruzione, e noi oggi le definiremmo insufficienti.
Ma la cosa più seria è che il substrato non è roccioso. Affatto.
Potrebbe essere il solito misto di arenaria e fango, pieni di acqua.
Migliore la situazione( sembra) dei muri.
Ovviamente siamo in attesa del responso ufficiale dei geologi
Non vorremmo che anche la casa comunale venisse dichiarata inagibile .
Sarebbe una iattura.
E porterebbe a credere che sono tante oggi le case a rischio terremoto, anche quelle che ai forti terremoti sono sopravvissute.