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“Il tempo è un galantuomo, rimette a posto tutte le cose”. Così scriveva Voltaire.

Talvolta è così, ma non ci sembra davvero che sia sempre così!

Ieri pomeriggio alle 16.30 circa il consigliere Giuseppe Maria Vairo, primo dei non eletti nel consiglio comunale di Amantea della Lista Pizzino, dopo la pronuncia del consesso, chiamato dalla Presidente Ciccia Caterina, entra tra i banchi e prende posizione negli scranni della maggioranza.

Un sentito applauso lo accoglie.

Giuseppe è subentrato a Marcello Socievole che si era dimesso il giorno prima dopo il suo arresto per voto di scambio ed altro.

Una vicenda questa che ha creato viva preoccupazione nella giunta Pizzino alla quale è venuto meno anche l’assessore Rocco Giusto, dimessosi per un avviso di garanzia relativo alla vicenda di Maurizio Vadacchino.

Giuseppe Maria Vairo prendeva parola e contestava quanti avevano approfittato della vicenda del suo subentro per spargere fango su di lui con inaccettabile violenza politica.

Rivendicava la sua professionalità, la sua correttezza etica ed appunto ricordava che il tempo gli darà ragione.

A tanti, non solo a lui.

E così è sicuramente sarà.

Nemmeno pochi minuti dopo, infatti, giungeva la notizia che il Tribunale della Libertà aveva annullato l’ordinanza del GIP di Paola e che Marcello Socievole stava arrivando ad Amantea, a casa.

E similmente Franco La Rupa.

Ci stiamo chiedendo come sarebbe stato il coniglio comunale di ieri 3 agosto se la notizia della libertà di Socievole e La Rupa fosse giunta prima del consesso?.

E non solo!

Pubblicato in Cronaca

Mutuiamo ancora una volta il gioco di “Tana, liberi tutti” per descrivere la decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro che ha annullato il provvedimento di arresto di Marcello Socievole, ex consigliere della Giunta Pizzino, e di Franco la Rupa, ex sindaco del comune di Amantea.

 

E così, ambedue sono stati scarcerati ed hanno raggiunto nel pomeriggio di oggi le proprie famiglie e le proprie abitazioni

Domani, al massimo dopodomani, saranno in piazza, davanti al bar a ricevere le felicitazioni dei loro amici e della gente comune, in particolare di quelli che non avevano capito, apprezzato od accettato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Paola su richiesta della Procura coordinata dal coordinatore capo Pierpaolo Bruni.

Marcello Socievole è stato difeso da Nicola Carratelli e Yvonne Posteraro.

Franco la Rupa è stato difeso daGregorio Barba .

Nella nota congiunta diffusa dagli Avvocati Nicola Carratelli, Yvonne Posteraro e Gregorio Barba si legge che sono state «Accolte pienamente le argomentazioni difensive che avevano insistito particolarmente nell’evidenziare come la conversazione “incriminata”, registrata da Fabio Innocenti (vicesindaco di Serra D’Aiello), che secondo l’accusa costitutiva la prova della formulazione di una minaccia di licenziamento per coartare la volontà dell’elettore, in realtà doveva essere inquadrata nell’ambito delle normali iniziative di campagna elettorale, senza la benché minima minaccia, intimidazione o costrizione».

«I difensori di Marcello Socievole (che nel frattempo aveva manifestato le dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere comunale) si sono strenuamente battuti affinché il loro assistito, soggetto assolutamente incensurato e mai raggiunto neppure da una denuncia per una semplice contravvenzione, potesse riappropriarsi della dignità di uomo e di imprenditore che lo ha sempre contraddistinto, invece gravemente minata dal provvedimento cautelare del GIP del Tribunale di Paola. Alla luce dell’esito del procedimento di riesame tale sforzo è stato certamente premiato»

Il TDL ha così annullato l’ordinanza di arresto facendo crollare i supposti reati di voto di scambio e tentata estorsione in concorso nonché, per l’ex consigliere comunale Marcello Socievole , anche quello di tentata violenza privata, e disponendo la remissione in libertà di Socievole e La Rupa senza alcun tipo di prescrizione.

Ricordiamo, a favore dei nostri lettori, che le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore della Repubblica di Paola Pierpaolo Bruni e dal pm Anna Chiara Fasano, avrebbero permesso di accertare come i due arrestati, nel corso della campagna elettorale per le elezioni dello scorso giugno, avrebbero esercitato “pressioni” , Socievole quale candidato poi eletto e La Rupa come sostenitore della relativa coalizione , nei confronti di un uomo al fine di indurre la sua fidanzata e la famiglia della stessa a votare per il consigliere comunale minacciandolo che altrimenti, alla ragazza, non sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro a termine in una scuola materna gestita dal comune di Amantea attraverso una cooperativa.

Socievole, inoltre, sarebbe è stato accusato anche di aver prospettato l’avvio di una ingiusta azione giudiziaria nei confronti dei genitori della ragazza, per impedire la divulgazione della registrazione del colloquio nel corso del quale erano state profferite le minacce.

Ora tutto il castello di accuse sarebbe venuto meno.

Da qui la remissione in libertà senza condizioni.

Ora la comunità si chiede più cose.

La prima : Questa pronuncia del TdL avrà la stessa risonanza che ha avuto quella del loro arresto mostrando una Amantea buia e negativa? E ne parleranno anche i giornali nazionali?

La seconda : Gli arresti sono davvero una misura necessaria soprattutto per chi non è mai stato in carcere?

La terza: Ora la giunta di Mario Pizzino potrà operare in tranquillità o deve attendersi ancora qualcos’altro?

Ed altro……

Pubblicato in Politica

Squilla il telefono.

Un amico mi chiama e piangendo mi annuncia che Marcello Socievole sta tornando a casa.

Sono lacrime di gioia, di felicità, lacrime di una persona per bene che ha sofferto quanto ha sofferto il buon Marcello per una condizione incredibile ed inaccettabile.

Un pianto liberatorio che pone fine a giorni di passione della famiglia di Marcello, dei suoi cari , dei suoi amici.

Figurarsi cosa ha potuto provare lui , Marcello privato della sua libertà , di quella libertà a lui connaturata.

Ma ora sta tornando a casa, libero, ad abbracciare la sua famiglia, i suoi figli, i suoi parenti, i suoi amici.

Libero di tornare a sorridere.

Libero di andare al suo lido balneare prima che l’estate fugga via come gli è fuggita per fortuna per poco la libertà di uomo corretto e giusto.

Ci fermiamo qui.

Ma oltre a formulargli gli auguri di una riconquistata libertà, di una ritrovata serenità, gli ricordiamo di poter ritrovare la fede nella giustizia umana oltre che divina.

Bentornato Marcello, bentornato.

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Pubblicato in Campora San Giovanni

Stamattina 1 agosto è pervenuta al comune ed è stata protocollata la raccomandata inviata da Marcello Socievole alle più alte cariche amministrative e politiche cittadine, contenente le sue dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere comunale.

 

Come previsto dal comma 8 dell’Art 38 del dlgs 267/2000 le dimissioni dalla carica di consigliere vanno indirizzate al rispettivo consiglio e devono essere assunte immediatamente al protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione.

Le dimissioni come previsto sempre dal comma 8 dell’art 38 del Tu sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci.

 

Da stamattina, quindi, Marcello Socievole non è più consigliere del comune di Amantea.

Gli subentrerà al primo consiglio comunale Giuseppe Maria Vairo.

Nessun comunicato è stato emanato dall’amministrazione comunale.

 

Silenzio assoluto, quasi tombale.

Certamente le dimissioni del consigliere Socievole sembrano connesse alla vicenda che lo ha visto coinvolto nell’arresto insieme all’ex sindaco Franco La Rupa.

Socievole ha voluto probabilmente dimostrare di non essere mai stato interessato alla carica di consigliere comunale.

E la sua candidatura obbediva esclusivamente al desiderio di fare qualcosa per amore del suo paese.

Pubblicato in Primo Piano

Gli avvocati hanno chiesto la loro scarcerazione.

Nessuna esagerazione se sosteniamo che tutta Amantea( e non solo) aspetta con ansia la pronuncia del Tribunale del Riesame di Catanzaro sulla vicenda della inchiesta della Procura di Paola sull'ultima campagna elettorale che ha portato al recente arresto dell’ex sindaco di Amantea Franco La Rupa e del neo consigliere comunale Marcello Socievole.

 

Ovviamente i cittadini sono divisi tra innocentisti e colpevolisti, tra i compassionevoli ed i preoccupati dello stato di salute del povero Socievole, in particolare, del quale giungono voci di una fortissima insofferenza verso il regime carcerario, e che invitiamo a pregare per resistere a questa terribile prova umana, e coloro che vorrebbero, per ragioni politiche e non, lasciarli marcire nelle patrie galere fino al giudizio e, se possibile, oltre.

 

Quand’anche positivo per loro.

Si sa che l’odio è molto più potente dell’amore.

E pochi ricordano che come diceva Victor Hugo “Quanto più piccolo è il cuore, tanto più odio vi risiede”

Ricordiamo che il gip di Paola ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Nicola Carratelli e Ivonne Posteraro (difensori di Socievole) e dal collega Francesco Gambardella (difensore di La Rupa).

 

Ma i legali ora si sono rivolti al Riesame per chiedere la scarcerazione o, in subordine, una misura restrittiva meno afflittiva.

Ora si attende l'esito del Tdl.

Pubblicato in Primo Piano

L’articolo di Paolo Orofino de Il quotidiano del sud sta facendo parlare tutta Amantea.

 

Un articolo che è riuscito a far passare in secondo piano perfino gli arresti di La Rupa e Socievole.

Correttamente il giornalista parla di “Un altro esponente del gruppo di maggioranza che sarebbe indagato in relazione ad una diversa vicenda, non collegata, però, all’attività politica, ma che, per tipologia di reato contestato, potrebbe andar ad intaccare le deleghe che il sindaco ha assegnato al suo collaboratore”

 

Detto così si potrebbe pensare anche ad un semplice consigliere comunale.

Ma poi si legge (nel titolo) che sarebbe “Indagato per false fatture un componente della Giunta” ed allora il nome potrebbe essere soltanto quello di uno dei seguenti assessori: Pati Emma, Concetta Veltri, Ferraro Luca, Ianni Palarchio Andrea, Giusta Rocco.

 

False fatture?

Ed allora tutta Amantea ha pensato e pensa che si possa trattare dell’assessore Rocco Giusta che potrebbe essere rimasto nelle maglie di una vicenda che riguarda uno dei suoi clienti.

Tanto più che si legge che “L’inchiesta in questione è condotta dalla Guardia di Finanza ( di Amantea?) e già verso la fine del 2016 era arrivata a buon punto”.

Una vicenda vecchia, allora, nata ben prima delle elezioni ed addirittura ben prima della caduta della giunta di Monica Sabatino.

False fatture? Ed il pensiero va prepotentemente ad un altro caso di false fatture che ha visto coinvolto un (povero) tipografo locale ed un “in- prenditore” amanteano con il quale è meglio non avere a che fare!

 

Se è così, prima di Giusta qualcun altro si è tutelato allontanandosi per tempo.

Nè si esclude che potrebbe trattarsi dell’evasore di 6 milioni di euro al quale nei giorni scorsi proprio la guardia di Finanza ha Paola eseguito un Decreto di sequestro per equivalente, emesso dal Gip presso il Tribunale di Paola, per evasione di imposte sui redditi pari a 1.732.294 euro.
(vedi - Ma chi e' l’evasore di 6 milioni di euro di redditi?)

 

E se è così la affermazione di Orofino “Fra qualche giorno, ne sapremo di più, anche perché non mancheranno le implicazioni politiche e la patata in mano al sindaco Pizzino, diventerà sempre più bollente”, può essere, letta, addirittura come una speranza se non una “promessa”.

E chissà che la questione non vada oltre e chi ha riso facendo piangere gli altri non pianga lui ora!

Pubblicato in Primo Piano

Amantea finora sembrava pervasa da un pace infinita.

 

La pace di chi fa finta di non vedere, di non sapere. Ad ogni livello, etico, sociale, politico e perfino giudiziario.

La pace di chi si tappa le orecchie per sentire le grida degli innocenti sacrificati all’altare del potere, che chiude gli occhi per non vedere le malefatte commesse quotidianamente per la affermazione del potere, di chi non parla per paura di essere distrutto dal potere.

 

Da qualunque potere, quello massonico, politico, mafioso, giudiziario.

Ma non era così. Affatto

Od almeno così sembra.

Non solo i due arresti di Franco La Rupa e di Marcello Socievole, ma anche altro.

Ne parla la penna di Paolo Orofino su Il quotidiano del sud nell’articolo “Amantea, nuova tegola per la maggioranza del sindaco Pizzino”

Un articolo nel quale anticipa che sarebbe “Indagato per false fatture un componente della Giunta”.

 

Ecco l’articolo:

“Amantea. Le rogne giudiziarie per l’amministrazione comunale di Amantea potrebbero non essere finite. Anche se non della stessa portata della misura cautelare applicata al consigliere di maggioranza, Marcello Socievole avantieri, sempre dalla procura di Paola, potrebbero arrivare a breve altre notizie, non buone, per l’amministrazione.

Sarebbe una nuova “tegola” sul gruppo guidato dal sindaco Mario Pizzino.

Un altro esponente del gruppo di maggioranza sarebbe indagato in relazione ad una diversa vicenda, non collegata, però, all’attività politica, ma che, per tipologia di reato contestato, potrebbe andar ad intaccare le deleghe che il sindaco ha assegnato al suo collaboratore.

Le indiscrezioni su tale circostanza circolano, ormai, da mesi. In questi giorni, però, potrebbero arrivare novità sostanziali.

L’inchiesta in questione è condotta dalla Guardia di Finanza e già verso la fine del 2016 era arrivata a buon punto.

L’eventuale avviso di garanzia ad un componente dell’esecutivo provocherebbe un ulteriore scossone all’equilibrio della maggioranza, già pesantemente minato dall’arresto del consigliere Socievole.

Fra qualche giorno, ne sapremo di più, anche perché non mancheranno le implicazioni politiche e la patata in mano al sindaco Pizzino, diventerà sempre più bollente.

 

L’attività investigativa riguarderebbe false fatturazioni.

L’indagine adesso potrebbe arrivare a compimento sotto il coordinamento del nuovo procuratore di Paola Pierpaolo Bruni.

Il che, visto quanto accaduto avantieri, mette, a prescindere, una certa apprensione in Municipio”.

Una dura denuncia della Lista Azzurra che ha portato Amantea in un tunnel senza uscita.

 

Ecco cosa scrive Tommaso Signorelli su Facebook:

“Il sindaco di Amantea e tutta la sua giunta dovrebbero dimettersi immediatamente alla luce dell’arresto del consigliere di maggioranza Marcello Socievole e dell’ex primo cittadino di Amantea, già consigliere regionale della Calabria Franco La Rupa, accusati di voto di scambio e tentata estorsione.

 

Durante la campagna elettorale dello scorso 11 giugno i soggetti coinvolti sono stati (alla luce dei fatti) influenti nella vittoria alle amministrative attraverso attività di pressione “elettorale”.

E il Circolo del Partito democratico di Amantea dovrebbe essere immediatamente commissariato.

 

Mi preme sottolineare che la Lista Azzurra ha fatto della legalità e della trasparenza i suoi cavalli di battaglia durante tutta la campagna elettorale dello scorso 11 giugno.

Si è rivelato invece un minestrone elettorale che ha certificato la loro appartenenza a quel vecchio modo di intendere la politica non come servizio alla cittadinanza ma come strumento per il soddisfacimento dei propri interessi.

 

La città di Amantea purtroppo e per colpa di irresponsabili, cade nuovamente in un tunnel senza uscita.

Vorrei fare i miei apprezzamenti al vicesindaco di Serra d’Aiello, Fabio Innocenti, che ha avuto il coraggio di denunciare questo stato di cose.

Purtroppo la campagna elettorale del giugno 2017 si è caratterizzata per una serie di episodi simili a quello denunciato dal vicesindaco di Serra d’Aiello.

 

Episodi che hanno influenzato la vittoria finale a favore del sindaco attuale, Mario Pizzino.

Vorrei ricordare a tutti che l’attuale sindaco, Mario Pizzino, il suo assessore Rocco Giusta e il consigliere comunale di maggioranza che è stato arrestato, Marcello Socievole, all’epoca dell’operazione Nepetia si dimisero dal consiglio comunale con gran clamore chiedendo fortemente le dimissioni del sindaco pro tempore Francesco Tonnara.

 

Adesso l’attuale primo cittadino, invece, rimane al suo posto, pur in presenza di fatti molto gravi che potrebbero portare all’arrivo della Commissione d’accesso in Comune.

Tommaso Signorelli

Pubblicato in Campora San Giovanni

La vicenda di Franco La Rupa e Marcello Socievole induce alcune riflessioni ed alcune considerazioni.

 

Non entriamo certamente nel merito della vicenda.

Lo ha fatto la Procura e lo faranno i giudici.

Ma lo sta facendo anche la società amanteana.

 

Non diciamo niente di scandaloso affermando che nella cittadina, e forse sarebbe stato così anche altrove, ci sono distinte fazioni, umane, politiche e sociali.

C’è chi si scandalizza e fariseicamente esclama “ Oh mio Dio!”

C’è chi esce con la faccia compunta , gli occhi sgranati e le sopracciglia alzate, ma pensa “miegliu a loro ca a nua!”

C’è chi afferma “ A noi queste cose non succedono!”,” Noi siamo politici seri!”

C’è chi addirittura ripete tra se e se “ ERE URA!”, ricordando offese che qualcuno gli ha porto e delle quali ora sembra essersi ripagato. Qualcuno che ha sturato lo spumante, qualcuno che ha festeggiato o festeggerà.

Quasi che il suo dolore trovi compensazione nel dolore degli altri.

Pochi quelli che pregano per i due politici tratti in arresto.

 

Tanti quelli che invocano una pulizia generale che pensano di poter trovare in nuove elezioni.

Come se il nuovo voto non si appartenesse, comunque, ai vecchi elettori

Sembra vincere la speranza che il popolo sappia cambiare da solo e trovare la strada della vera democrazia.

Nessuno, penso, che si chieda che cosa succederà alle prossime elezioni

Già, che cosa succederà.

Mi sto ponendo una domanda

 

Ma i prossimi candidati andranno nella case degli elettori a chiedere loro il voto?

Non dubiteranno di trovarsi in un salotto dove è in funzione un registratore se non, addirittura, il videoregistratore?

E come risponderanno alle grida di sofferenza dei cittadini elettori?

E come risponderanno quando sarà loro chiesto un posto di lavoro od un qualsiasi atto politico od amministrativo?

E se diranno di si e poi non lo faranno il cittadino non avrà una potentissima arma per indurre comportamenti faziosi, parziali , se non illegittimi?

In sostanza un cittadino elettore, magari perché non ha dimenticato una mancata promessa elettorale, potrà tentare di distruggere un qualsiasi candidato.

E’ guerra!

 

Una guerra senza prigionieri.

Saranno sempre pronti i plotoni di esecuzione?

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Pubblicato in Cronaca

Un Mario Pizzino dal volto serio ed addolorato quello apparso sul TG3 oggi.

 

Occhi tristi di chi ieri sera ha partecipato serenamente ad un incontro sul poeta romantico di Amantea Pasquale Furgiuele ma che poi ha passato od una notte insonne od una mattinata molto difficile

Un volto serio e parole misurate per commentare l’arresto di Marcello Socievole, consigliere di maggioranza accusato di voto di scambio, tentata estorsione e tentata violenza privata:

«La notizia che ho appreso questa mattina dalla stampa arriva come un fulmine a ciel sereno.

 

Sono rimasto basito.

Conosco Marcello come un imprenditore serio, ben inserito nella comunità, vicino ai giovani e all’associazionismo, soprattutto sportivo, quindi non mi spiego quanto accaduto».

Poi ha proseguito dicendo che: «Le accuse se vere sono gravi, ma per ora voglio credere nell’innocenza di Marcello e sono certo che proverà la sua estraneità ai fatti contestati.

 

Intanto, ho appena convocato una riunione con tutti i consiglieri di maggioranza per un confronto. Abbiamo cercato di dare un segnale alla città, offrendo una squadra di lavoro composta da cittadini onesti, quindi spero che quanto accaduto si possa risolvere nel più breve tempo possibile e con l’innocenza del nostro consigliere.

In merito all’ex sindaco non mi sento di rilasciare alcuna dichiarazione, perché posso esprimere un giudizio solo sulle persone con le quali ho collaborato direttamente».

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