Mutuiamo ancora una volta il gioco di “Tana, liberi tutti” per descrivere la decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro che ha annullato il provvedimento di arresto di Marcello Socievole, ex consigliere della Giunta Pizzino, e di Franco la Rupa, ex sindaco del comune di Amantea.
E così, ambedue sono stati scarcerati ed hanno raggiunto nel pomeriggio di oggi le proprie famiglie e le proprie abitazioni
Domani, al massimo dopodomani, saranno in piazza, davanti al bar a ricevere le felicitazioni dei loro amici e della gente comune, in particolare di quelli che non avevano capito, apprezzato od accettato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Paola su richiesta della Procura coordinata dal coordinatore capo Pierpaolo Bruni.
Marcello Socievole è stato difeso da Nicola Carratelli e Yvonne Posteraro.
Franco la Rupa è stato difeso daGregorio Barba .
Nella nota congiunta diffusa dagli Avvocati Nicola Carratelli, Yvonne Posteraro e Gregorio Barba si legge che sono state «Accolte pienamente le argomentazioni difensive che avevano insistito particolarmente nell’evidenziare come la conversazione “incriminata”, registrata da Fabio Innocenti (vicesindaco di Serra D’Aiello), che secondo l’accusa costitutiva la prova della formulazione di una minaccia di licenziamento per coartare la volontà dell’elettore, in realtà doveva essere inquadrata nell’ambito delle normali iniziative di campagna elettorale, senza la benché minima minaccia, intimidazione o costrizione».
«I difensori di Marcello Socievole (che nel frattempo aveva manifestato le dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere comunale) si sono strenuamente battuti affinché il loro assistito, soggetto assolutamente incensurato e mai raggiunto neppure da una denuncia per una semplice contravvenzione, potesse riappropriarsi della dignità di uomo e di imprenditore che lo ha sempre contraddistinto, invece gravemente minata dal provvedimento cautelare del GIP del Tribunale di Paola. Alla luce dell’esito del procedimento di riesame tale sforzo è stato certamente premiato»
Il TDL ha così annullato l’ordinanza di arresto facendo crollare i supposti reati di voto di scambio e tentata estorsione in concorso nonché, per l’ex consigliere comunale Marcello Socievole , anche quello di tentata violenza privata, e disponendo la remissione in libertà di Socievole e La Rupa senza alcun tipo di prescrizione.
Ricordiamo, a favore dei nostri lettori, che le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore della Repubblica di Paola Pierpaolo Bruni e dal pm Anna Chiara Fasano, avrebbero permesso di accertare come i due arrestati, nel corso della campagna elettorale per le elezioni dello scorso giugno, avrebbero esercitato “pressioni” , Socievole quale candidato poi eletto e La Rupa come sostenitore della relativa coalizione , nei confronti di un uomo al fine di indurre la sua fidanzata e la famiglia della stessa a votare per il consigliere comunale minacciandolo che altrimenti, alla ragazza, non sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro a termine in una scuola materna gestita dal comune di Amantea attraverso una cooperativa.
Socievole, inoltre, sarebbe è stato accusato anche di aver prospettato l’avvio di una ingiusta azione giudiziaria nei confronti dei genitori della ragazza, per impedire la divulgazione della registrazione del colloquio nel corso del quale erano state profferite le minacce.
Ora tutto il castello di accuse sarebbe venuto meno.
Da qui la remissione in libertà senza condizioni.
Ora la comunità si chiede più cose.
La prima : Questa pronuncia del TdL avrà la stessa risonanza che ha avuto quella del loro arresto mostrando una Amantea buia e negativa? E ne parleranno anche i giornali nazionali?
La seconda : Gli arresti sono davvero una misura necessaria soprattutto per chi non è mai stato in carcere?
La terza: Ora la giunta di Mario Pizzino potrà operare in tranquillità o deve attendersi ancora qualcos’altro?
Ed altro……