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Redazione TirrenoNews

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La vicenda delle Cooperative B di Cosenza ha assunto toni sempre più giudiziari che sociali. Di ieri le dimissioni dell’assessore alle cooperative Carmine Vizza.

Dall’altro lato, invece, la mossa strategica del sindaco Mario Occhiuto che ha deciso opportunamente di farsi assistere dal sig Prefetto. Una bella mossa che toglie spazio a qualsiasi interpretazione malevola e, nel contempo, garantisce le stesse cooperative da “errori”

Ed infatti il sindaco Occhiuto ed il Prefetto Raffaele Cannizzaro hanno sottoscritto un accordo in base al quale un gruppo di tecnici del ministero dell’Interno collaborerà il personale dirigenziale del Comune al fine di stilare il bando per l’affidamento dei servizi delle Cooperative ed ovviamente di guidare un percorso certificato di legalità e di legittimità.

Una occasione valida per tutti

Una occasione estensibile anche al comune di Amantea

Siamo certi che Tonnara, sempre alla dichiarata ricerca di correttezza amministrativa e politica coglierà l’occasione spegnendo sul nascere voci di possibili ricorsi ed esposti

Franco Morelli già consigliere regionale del PDL venne arrestato il 30 novembre 2011.

Franco Morelli, è stato condannato in primo grado, nel febbraio scorso, dal Tribunale di Milano, a 8 anni e 4 mesi di reclusione nell’ambito del processo sui presunti rapporti con la cosca di ndrangheta Valle Lampada e che ha coinvolto il giudice Giglio e il giudice Giusti.

Da quel momento è stato rinchiuso nel carcere di Opera

Ma Franco Morelli è stato così male da dover essere più volte ricoverato in ospedale.

Ora dopo diverse istanze di scarcerazione per incompatibilità tra il regime carcerario e le condizioni di salute dell’ex consigliere regionale della Calabria, presentate dall’avvocato Franco Sammarco, difensore di Morelli, il Tribunale di Milano ha concesso gli arresti domiciliari a Franco Morelli.

Un atto di giustizia giusta e umana” ha dichiarato il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che dal momento dell’arresto si era battuto quasi da solo a favore di Morelli e che il 27 novembre dello scorso anno ha testimoniato a Milano nel processo insieme al vescovo di San Marco-Scalea, a preti, associazioni di volontariato, avversari politici di Morelli.

I Finanzieri di Lecco con la collaborazione della direzione provinciale dell'Inps hanno esaminato tutte le posizioni pensionistiche, di circa 10.000 persone scoprendo che, mentre all'anagrafe dei Comuni della provincia risultavano deceduti, qualcuno continuava a percepire pensioni. Almeno 300 le pensioni incassate illecitamente. Un danno erariale di almeno 700mila euro.

300 le posizioni irregolari ,50 le persone denunciate penalmente alla Procura di Lecco sia per truffa aggravata, sia per il reato d'indebita percezione di denaro a danno dello Stato. L'intervento delle fiamme gialle ha permesso l'immediata sospensione delle prestazioni pensionistiche non dovute, consentendo il rientro nelle casse dello Stato di oltre 100mila euro, mentre sono in corso le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.

Emblematico il caso di un nipote che ha incassato, per novanta mensilità, la pensione del nonno morto da oltre sette anni.

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